Arte,
storia e idee di architettura durante il secolo Quattrocento.
Durante
tutti gli anni del Quattrocento avvengono nell'Europa e quindi anche
nella nostra Italia degli eventi e delle scoperte importanti grazie
alle conoscenze e al genio di alcuni uomini straordinari che oggi noi
celebriamo e ammiriamo perché sono entrati di diritto nella leggenda
e nella storia. Sono fatti e eventi così importanti per la storia
dell'uomo che gli esperti giustamente definiranno il secolo
Quattrocento come uno dei secoli d'oro per i tanti cambiamenti
positivi portati sia nella società che nella cultura, dopo che si è
usciti da quell'oscuro periodo che erano stati gli anni del Medioevo.
Sul territorio dell'Italia questi anni per quanto riguarda il campo
della cultura coincidono con quel meraviglioso periodo di rinascita
per l'arte che indichiamo col nome di Rinascimento italiano.
Città ideale di anonimo del 400 |
In
questi decenni assistiamo a una grande innovazione dell'arte in tutte
le sue forme. Questo avviene anche grazie all'aiuto di alcuni potenti
nobili italiani che capiscono che le loro Corti e le loro Signorie
composte da vasti possedimenti italiani governati da nobili Famiglie
possono accrescere la loro forza e il loro nome invitando e
proteggendo presso di loro i più celebri artisti e letterati
dell'epoca. In questo modo vedremo che le residenze italiane dei
grandi nobili come i Medici a Firenze, gli Sforza a Milano o i
Gonzaga a Mantova diventeranno un punto importante e centrale dove si
parla di arte. In questo modo gli artisti lavorando in piena libertà
e non avendo freni per il loro grande talento riusciranno a dare il
meglio di se realizzando quelle che oggi sono considerate come degli
straordinari capolavori dell'arte. Anche per quanto riguarda
l'architettura in Italia durante gli anni del Quattrocento
avrà molti cambiamenti e novità. Alcuni architetti cercano di
uscire dalle vecchie idee del recente passato cambiando le regole e
lo stile usato sino ad allora che era quello Gotico. Facendo questo i
nuovi architetti cercano di allontanarsi da quell'idea di verticalità
esagerata e accentuata che era la caratteristica principale portata
in passato, per pensare e passare a qualcosa di nuovo che abbia un
perfetto equilibrio tra le varie parti e gli elementi che compongono
la nuova costruzione.
Architettura:
Le città ideali del Rinascimento.
Vengono
intensificati gli studi su nuove tecniche e su nuovi materiali da
parte dei più importanti architetti dell'epoca che sognano di
realizzare il capolavoro della loro vita. Si progettano e si
pianificano anche nuovi interventi sulle città che già esistono per
sviluppare e celebrare meglio la forza e il potere delle Signorie
oltre che in qualche caso di progettarne di nuove. Durante il
Rinascimento le idee degli architetti vanno verso la direzione di
aprire delle vie molto più ampie in città vecchie e che potessero
avere anche un corso più lineare e regolare. Inoltre vengono pensate
delle belle Piazze con forme più regolari che potessero anche
allinearsi con i futuri Palazzi rinascimentali che dovranno essere
costruiti. Qui sopra vediamo con una visuale ad angolo il famoso
Palazzo Strozzi di Firenze.
Si iniziò a pensare così a fare progetti su come poteva essere
vista una possibile città ideale. Una città che doveva
riflettere appieno tutti i principi e le idee del Rinascimento.
Doveva essere innanzi tutto oltre che bella una città in piena
armonia e molto ordinata anche visivamente. La città poi doveva
essere funzionale e soprattutto utile alla società che la abitava e
la viveva. Nacquero in questo modo alcuni ottimi progetti, dei
disegni e delle opere da parte di tanti artisti dell'epoca che
illustravano le porzioni o le piante di città ideali dalle forme
regolari a stella, quadrate o magari circolare. In alto vediamo
nell'immagine una delle più celebri opere dipinte a olio su tela di
Scuola italiana che ritrae una parte di una possibile città ideale
di fine secolo Quattrocento. In Toscana si trova una stupenda
cittadina costruita secondo queste particolari e nuove idee
architettoniche del Rinascimento. Il suo nome è Pienza nella
provincia Senese che venne commissionata all'architetto Bernardo
Rossellini da Papa Pio II Piccolomini intorno all'anno 1459 come
nuovo centro religioso e di rappresentanza.
I
più importanti architetti italiani del Quattrocento.
In
Italia e più precisamente nella stupenda città di Firenze ove ebbe
inizio il Rinascimento italiano colui che diede inizio a questa
importante fase di cambiamento per l'architettura è sicuramente
l'artista Filippo Brunelleschi (1377-1446). Questo grande
architetto viene considerato dagli storici dell'arte come uno degli
iniziatori del Rinascimento italiano per quanto riguarda il campo
dell'architettura, così come avviene per Masaccio nella pittura e
per Donatello per la scultura. Filippo Brunelleschi ha la fortuna di
avviare i suoi studi e i suoi progetti proprio nella sua stupenda
città natale di Firenze. Questa è una città artisticamente ricca
che in quel periodo è anche considerata come il centro del sapere e
dell'arte, e sta attraversando una straordinaria fase di crescita e
di ampliamento con tanti nuovi progetti di costruzioni
architettoniche.
Attraverso importanti commissioni per nuovi cantieri
che vengono date dal comune o dai ricchi signori che li finanziano,
l'architetto Brunelleschi riesce a dare con il suo talento e la sua
opera un volto più estetico e moderno a Firenze. L'artista con il
nuovo linguaggio rinascimentale che fa vedere nei suoi lavori riesce
in poco tempo a diventare celebre e a essere imitato da altri artisti
anche fuori dai confini, in altre importanti Signorie come per
esempio quella di Urbino, quella di Mantova o di Milano. Qui sotto
vediamo una immagine relativa a uno dei massimi capolavori
rinascimentali, la bellissima Cupola realizzata da Filippo
Brunelleschi per la Chiesa di Santa Maria del Fiore nella città di
Firenze.
Tra
gli artisti un ottimo architetto che seguì le orme del Rinascimento
è stato Luciano Laurana (1420-1479 circa) che realizzò
alcuni importanti lavori nella città di Urbino. Un altro grande
architetto del Rinascimento è anche Leon Battista Alberti
(1404-1472). Alberti tra l'altro fu anche un grande teorico della
materia architettura scrivendo molto e mettendo nei suoi trattati
come quello famoso del “De re aedificatoria” le nuove idee e le
caratteristiche dell'architettura di quel periodo. In questo ricco
trattato si trovano espresse le tre norme principali
sull'architettura rinascimentale.
Queste
sono brevemente: ogni edificio deve mostrare la funzione cui è
destinato. Ogni edificio deve dare o suggerire l'idea di una
monumentalità, attraverso il riferimento di forme classiche. La
bellezza dell'edificio deve derivare dall'armonia di tutte le parti e
gli elementi che lo compongono.
Tutto
questo servì a sviluppare precisi criteri per la costruzione nelle
generazioni future rinascimentali. Si ritorna a utilizzare
nell'architettura degli elementi e delle forme classiche come
colonne, archi e trabeazioni. Inoltre a differenza del periodo
passato del Medioevo in cui le varie maestranze e gli operai
riuscivano ad avere molta libertà di azione e anche di scelta nel
lavoro e nei materiali per la costruzione, nel Rinascimento gli
architetti erano coloro che avevano la massima responsabilità sia
del progetto che anche sul lavoro, in tutte le sue fasi di
costruzione e quindi con tutte le conseguenze del caso nel bene e nel
male. L'architetto rinascimentale così come l'artista pittore o
scultore per le proprie opere prendeva coscienza che se riusciva a
realizzare un grande capolavoro era colui che veniva osannato e
celebrato con tutti gli onori, ma poteva anche andar male e quindi
avere la carriera distrutta.
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