mercoledì 2 aprile 2014

Marietta Robusti l'artista figlia del celebre pittore il Tintoretto


Marietta Robusti (circa 1554-1590) le origini e l'arte della figlia di uno dei più grandi maestri della pittura del Cinquecento, Jacopo Robusti detto il Tintoretto (1518-1594).
Quando si sente il nome di Marietta Robusti sono sicuro che molti appassionati di arte ritornano con la mente molto indietro nel tempo, esattamente in quei bellissimi anni per l'arte che furono gli anni del Cinquecento pensando a una delle donne di quell'epoca che riuscì pur avendo vissuto una vita breve a diventare una delle artiste più conosciute e apprezzate nella storia della pittura italiana. Tutto questo per Marietta fu possibile grazie a uno straordinario talento personale unito a una grande passione verso tutto ciò che era l'arte e la pittura artistica in quel periodo, una passione trasmessa sicuramente anche dall'amore e dal lavoro che svolgeva il celebre padre, appunto il pittore Jacopo Robusti entrato nella storia con il nome d'arte il Tintoretto. Qui sotto vediamo un celebre autoritratto attribuito quasi certamente a Marietta Robusti.

Marietta Robusti detta la Tintoretta Autoritratto


Sono sicuro infatti che qualche distratto lettore non aveva ancora collegato il cognome di Marietta ovvero “Robusti” con quello di un altro grande maestro della pittura italiana, un vero pezzo da 90 in questo campo. Invece per gli esperti dell'arte questo è un cognome che ha un grandissimo “peso”, un cognome davvero molto importante. Come detto sopra e come di solito avviene in modo molto naturale in quasi tutte le famiglie anche per Marietta la sua grande passione verso l'arte che poi la porterà ad avere una bella carriera come pittrice deriva soprattutto dai preziosi insegnamenti ricevuti con tanto amore da questo padre che era già tanto famoso e che fu il suo vero primo maestro per quanto riguarda le basi e le tecniche della pittura. Purtroppo la vita non è stata sempre rose e fiori per Marietta Robusti se pensiamo che quando morì nell'anno 1590 era ancora molto giovane, aveva soltanto una trentina di anni circa. Ma poi riusciamo a pensare che questa breve vita per Marietta sia stata sicuramente vissuta con grande intensità e una bellezza unica proprio grazie al lavoro del padre. Che fortuna e che gioia per lei mentre da piccola magari gioca o scherza col padre, col Tintoretto in persona. E ancora lui che magari cerca di far capire alla figlia quale possa essere la forza che riescono a dare i vari toni dei colori stesi sul supporto o come la luce stessa viene espressa in un dipinto. Che bella immagine questa tra la figlia unita dall'amore e dall'arte con questo padre, Jacopo Robusti (ecco ritornare e collegarsi il famoso cognome) un artista attivo durante il secolo Cinquecento e che passo alla storia col nome d'arte di Tintoretto.
Come molti sapranno purtroppo l'arte e la pittura sin dall'antichità e fino ad un certo momento è stata molto povera se non addirittura assente di nomi al femminile. In passato e per molti millenni si è sempre pensato che il mondo dell'arte era un qualcosa di prettamente maschile, un qualcosa che doveva essere concepito, realizzato e quindi anche capito dai soli uomini. Poi per fortuna un certo momento tutto cambiò per l'arte. Durante il Rinascimento per esempio si iniziò a sentir parlare e a vedere qualche opera eseguita dalle prime artiste donne. Ed ecco che tra quelle rare e poche donne troviamo anche la nostra Marietta che divenne una bravissima pittrice italiana.



Non ci sono molte molte notizie o testimonianze storiche sulle origini e la vita artistica di Marietta Robusti o la Tintoretta, come veniva a volte chiamata simpaticamente dagli amici e dai conoscenti per il mestiere che faceva la sua famiglia. Si sa comunque che lei era la primogenita del pittore Jacopo Robusti. Era nata nella splendida città di Venezia in una data imprecisata che dovrebbe aggirarsi intorno agli anni che vanno dal 1554 al 1560 da quella che fu una precedente relazione avuta dal Tintoretto prima di sposarsi con la moglie Faustina.
Il nomignolo di Tintoretta come facilmente si può intuire deriva da quello celebre del padre e il suo significato è dovuto al tipo di lavoro fatto dal nonno di lei, il tintore colui che tinge e colora le varie stoffe che era uno dei lavori più comuni in quel tempo.

Come per la data di nascita di Marietta Robusti vi sono dei dubbi da parte degli esperti di arte anche sulla paternità di alcune sue opere della pittura. Qualche confusione su alcune delle opere di Marietta ci arriva soprattutto per la naturale vicinanza o la partecipazione a esse del celebre padre, e questo fa si che per la precisione dell'arte portano ad attribuzioni non certe. Quello che è sicuro è che il Tintoretto amava follemente la sua bambina e con pazienza insegnò le tecniche e tutti i vari trucchi della pittura alla figlia. Sembra che Marietta sin da piccola manifestò un particolare talento naturale e la sua bravura si vedeva nei suoi primi disegni e schizzi. Si racconta addirittura che il Tintoretto travestisse la figlia ancora bambina come fosse un maschietto portandola poi con se nella sua famosa bottega dell'arte o in giro in altri posti dove potesse respirare quella particolare aria che sembra solo gli artisti riescono a percepire. In questi posti Marietta divorava con gli occhi tutto quanto fosse utile e apprendeva come il primo degli studenti. Con la naturale sensibilità femminile che di solito manca ai maschi Mariettà imparò ad amare tutto ciò che c'è di artistico, dedicandosi però con tanta passione e studio soprattutto alla pittura ma anche alla musica e alle canzoni. Col tempo divenne molto brava in pittura al punto da essere chiamata per realizzare dei bellissimi ritratti di persone anche famose della società veneziana di allora. Divenne quasi una moda all'epoca per le nobildonne e le signore più agiate di Venezia che facevano a gara per farsi fare un ritratto dalla ormai famosa artista la “Tintoretta”. Arrivarono per Marietta delle richieste anche da fuori Italia come quelle del re di Spagna Filippo II o di Massimiliano II d'Austria. Entrambi la volevano come ritrattista ufficiale per le Corti reali ma sembra che il padre per quanto era attaccato e non voleva dividersi dalla figlia non accettò queste richieste. Infine Marietta Robusti morì in giovane età nel 1590 quando aveva all'incirca soltanto poco più di trent'anni. L'artista venne sepolta nella Chiesa di Santa Maria dell'Orto a Venezia dove alcuni anni dopo verrà messo anche il suo celebre padre.
Tra le opere di Marietta che hanno una attribuzione quasi certa troviamo un suo famoso autoritratto dove si raffigura insieme a uno strumento musicale chiamato spinetta, una sorta di piccolo pianoforte dell'epoca. In questo modo l'artista sembra che volesse descriverci e farci arrivare tutta la bellezza e la gioia che possono darci due forme di arte che amava davvero molto, la pittura e la musica. In alto vediamo questo suo autoritratto mentre più in basso vediamo l'opera Il vecchio e il giovane quasi certamente attribuita alla “Tintoretta”.

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