Marietta
Robusti (circa 1554-1590) le
origini e l'arte
della figlia di uno dei più grandi maestri della pittura del
Cinquecento, Jacopo Robusti detto il Tintoretto
(1518-1594).
Quando
si sente il nome di Marietta Robusti sono sicuro che molti
appassionati di arte ritornano con la mente molto indietro nel tempo,
esattamente in quei bellissimi anni per l'arte che furono gli anni
del Cinquecento pensando a una delle donne di quell'epoca che riuscì
pur avendo vissuto una vita breve a diventare una delle artiste più
conosciute e apprezzate nella storia della pittura italiana. Tutto
questo per Marietta fu possibile grazie a uno straordinario talento
personale unito a una grande passione verso tutto ciò che era l'arte
e la pittura artistica in quel periodo, una passione trasmessa
sicuramente anche dall'amore e dal lavoro che svolgeva il celebre
padre, appunto il pittore Jacopo Robusti entrato nella storia con il
nome d'arte il Tintoretto. Qui sotto vediamo un celebre autoritratto
attribuito quasi certamente a Marietta Robusti.
Marietta Robusti detta la Tintoretta Autoritratto |
Sono
sicuro infatti che qualche distratto lettore non aveva ancora
collegato il cognome di Marietta ovvero “Robusti” con quello di
un altro grande maestro della pittura italiana, un vero pezzo da 90
in questo campo. Invece per gli esperti dell'arte questo è un
cognome che ha un grandissimo “peso”, un cognome davvero molto
importante. Come detto sopra e come di solito avviene in modo molto
naturale in quasi tutte le famiglie anche per Marietta la sua grande
passione verso l'arte che poi la porterà ad avere una bella carriera
come pittrice deriva soprattutto dai preziosi insegnamenti ricevuti
con tanto amore da questo padre che era già tanto famoso e che fu il
suo vero primo maestro per quanto riguarda le basi e le tecniche
della pittura. Purtroppo la vita non è stata sempre rose e fiori per
Marietta Robusti se pensiamo che quando morì nell'anno 1590 era
ancora molto giovane, aveva soltanto una trentina di anni circa. Ma
poi riusciamo a pensare che questa breve vita per Marietta sia stata
sicuramente vissuta con grande intensità e una bellezza unica
proprio grazie al lavoro del padre. Che fortuna e che gioia per lei
mentre da piccola magari gioca o scherza col padre, col Tintoretto in
persona. E ancora lui che magari cerca di far capire alla figlia
quale possa essere la forza che riescono a dare i vari toni dei
colori stesi sul supporto o come la luce stessa viene espressa in un
dipinto. Che bella immagine questa tra la figlia unita dall'amore e
dall'arte con questo padre, Jacopo Robusti (ecco ritornare e
collegarsi il famoso cognome) un artista attivo durante il secolo
Cinquecento e che passo alla storia col nome d'arte di Tintoretto.
Come
molti sapranno purtroppo l'arte e la pittura sin dall'antichità e
fino ad un certo momento è stata molto povera se non addirittura
assente di nomi al femminile. In passato e per molti millenni si è
sempre pensato che il mondo dell'arte era un qualcosa di prettamente
maschile, un qualcosa che doveva essere concepito, realizzato e
quindi anche capito dai soli uomini. Poi per fortuna un certo momento
tutto cambiò per l'arte. Durante il Rinascimento per esempio si
iniziò a sentir parlare e a vedere qualche opera eseguita dalle
prime artiste donne. Ed ecco che tra quelle rare e poche donne
troviamo anche la nostra Marietta che divenne una bravissima pittrice
italiana.
Non
ci sono molte molte notizie o testimonianze storiche sulle origini e
la vita artistica di Marietta Robusti o la Tintoretta, come
veniva a volte chiamata simpaticamente dagli amici e dai conoscenti
per il mestiere che faceva la sua famiglia. Si sa comunque che lei
era la primogenita del pittore Jacopo Robusti. Era nata nella
splendida città di Venezia in una data imprecisata che dovrebbe
aggirarsi intorno agli anni che vanno dal 1554 al 1560 da quella che
fu una precedente relazione avuta dal Tintoretto prima di sposarsi
con la moglie Faustina.
Il
nomignolo di Tintoretta come facilmente si può intuire deriva da
quello celebre del padre e il suo significato è dovuto al tipo di
lavoro fatto dal nonno di lei, il tintore colui che tinge e colora le
varie stoffe che era uno dei lavori più comuni in quel tempo.
Come
per la data di nascita di Marietta Robusti vi sono dei dubbi da parte
degli esperti di arte anche sulla paternità di alcune sue opere
della pittura. Qualche confusione su alcune delle opere di Marietta
ci arriva soprattutto per la naturale vicinanza o la partecipazione a
esse del celebre padre, e questo fa si che per la precisione
dell'arte portano ad attribuzioni non certe. Quello che è sicuro è
che il Tintoretto amava follemente la sua bambina e con pazienza
insegnò le tecniche e tutti i vari trucchi della pittura alla
figlia. Sembra che Marietta sin da piccola manifestò un particolare
talento naturale e la sua bravura si vedeva nei suoi primi disegni e
schizzi. Si racconta addirittura che il Tintoretto travestisse la
figlia ancora bambina come fosse un maschietto portandola poi con se
nella sua famosa bottega dell'arte o in giro in altri posti dove
potesse respirare quella particolare aria che sembra solo gli artisti
riescono a percepire. In questi posti Marietta divorava con gli occhi
tutto quanto fosse utile e apprendeva come il primo degli studenti.
Con la naturale sensibilità femminile che di solito manca ai maschi
Mariettà imparò ad amare tutto ciò che c'è di artistico,
dedicandosi però con tanta passione e studio soprattutto alla
pittura ma anche alla musica e alle canzoni. Col tempo divenne molto
brava in pittura al punto da essere chiamata per realizzare dei
bellissimi ritratti di persone anche famose della società veneziana
di allora. Divenne quasi una moda all'epoca per le nobildonne e le
signore più agiate di Venezia che facevano a gara per farsi fare un
ritratto dalla ormai famosa artista la “Tintoretta”. Arrivarono
per Marietta delle richieste anche da fuori Italia come quelle del re
di Spagna Filippo II o di Massimiliano II d'Austria. Entrambi la
volevano come ritrattista ufficiale per le Corti reali ma sembra che
il padre per quanto era attaccato e non voleva dividersi dalla figlia
non accettò queste richieste. Infine Marietta Robusti morì in
giovane età nel 1590 quando aveva all'incirca soltanto poco più di
trent'anni. L'artista venne sepolta nella Chiesa di Santa Maria
dell'Orto a Venezia dove alcuni anni dopo verrà messo anche il suo
celebre padre.
Tra
le opere di Marietta che hanno una attribuzione quasi certa troviamo
un suo famoso autoritratto dove si raffigura insieme a uno strumento
musicale chiamato spinetta, una sorta di piccolo pianoforte
dell'epoca. In questo modo l'artista sembra che volesse descriverci e
farci arrivare tutta la bellezza e la gioia che possono darci due
forme di arte che amava davvero molto, la pittura e la musica. In
alto vediamo questo suo autoritratto mentre più in basso
vediamo l'opera Il vecchio e il giovane quasi certamente
attribuita alla “Tintoretta”.
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