Il Bacchino malato una
delle bellissime opere della pittura italiana realizzate dal grande
artista Caravaggio: descrizione.
Il bacchino malato opera del Caravaggio |
Quello che molti
appassionati di arte conoscono col
nome di Bacchino malato fa parte degli straordinari lavori che sono
il frutto di un grande maestro nella storia dell'arte e della
pittura, un vero e proprio talento artistico chiamato Michelangelo
Merisi meglio noto e amato come
il Caravaggio un nomignolo preso dalla località italiana dove egli è
nato (oggi nel Bergamasco). Il Caravaggio è vissuto in un momento
storico a cavallo tra due importanti secoli, ossia il Cinquecento e
l'inizio del Seicento, dedicandosi con passione nella sua (purtroppo)
breve vita a realizzare delle opere che sono dei veri capolavori
della pittura che lo hanno reso uno dei più grandi artisti di
sempre. Infatti oggi il Caravaggio viene considerato nel meraviglioso
mondo dell'arte come uno tra i più grandi pittori di tutti i tempi
per aver espresso un nuovo modo di concepire e di saper realizzare
l'arte con dipinti così ricchi di luce e di un realismo mai visti
prima. Sopra vediamo l'opera del Caravaggio intitolata Il bacchino
malato.
Per quanto riguarda la
realizzazione del Bacchino malato non si hanno molte certezze sulla
data esatta. Da testimonianze avute grazie ad alcuni documenti
ritrovati che ne attestano il fatto sembra comunque che il Caravaggio
abbia lavorato a questo dipinto nel periodo subito dopo essere uscito
dall'Ospedale di Santa Maria della Consolazione dove l'artista era
stato ricoverato per una malattia di cui non si sa molto, questo
periodo risulta essere tra il 1593 e il 1594. La tecnica artistica
per realizzare l'opera è quella che ormai tutti i più grandi
pittori avevano imparato bene a utilizzare già da qualche secolo.
Stiamo parlando ovviamente della celebre pittura con i colori a
olio, i quali quasi sempre venivano preparati dagli stessi
artisti con molta attenzione quasi fossero dei novelli alchimisti
mescolando alcune polveri e materiali di pigmenti naturali con degli
oli per poi venire stesi su dei supporti dando una straordinaria resa
visiva. Come supporto da dipingere nel caso del Bacchino malato il
Caravaggio ha usato una tela di non grandi dimensioni, infatti la
stessa misurava circa 67 per 53 centimetri.
Fanciullo con canestra opera del Caravaggio |
Cosi come un altro famoso
dipinto attribuito sempre al Caravaggio intitolato Fanciullo con
canestra di frutta di cui
vediamo qui sopra una piccola immagine anche il Bacchino
malato oggi può essere ammirato da tutti gli appassionati di pittura
presso un importante sito espositivo in Italia, la stupenda Galleria
Borghese che troviamo nella
città di Roma.
Gli esperti d'arte sono sicuri che questi due dipinti
sono stati realizzati dal Caravaggio mentre era ospite e lavorava con
la qualifica di “pittore generico” presso uno degli Studi di arte
più importanti in quegli anni nella città di Roma. Questo studio
molto alla moda all'epoca e frequentato da personalità importanti
della società, oltre che da tanti appassionati dell'arte era gestito
da Giuseppe Cesari, un artista e un ottimo pittore che divenne
celebre nella storia dell'arte con lo pseudonimo di Cavalier
d'Arpino. Altre testimonianze certe ci indicano pure che per
alcuni problemi sia economici che legali del Cavalier D'Arpino,
nell'anno 1607 gli furono sequestrate molte opere che si trovavano
nello Studio. Si pensa che queste opere furono date in cambio alle
autorità come una sorta di riscatto affinché il proprietario non
fosse arrestato. Alla fine si scoprì che tutto questo piano era
stato architettato da un ricco e potente mercante d'arte, tale
Scipione Caffarelli-Borghese che era anche un nipote del Papa
dell'epoca Paolo V. Lo Scipione da grande collezionista e esperto di
arte che era fece tutto questo soprattutto con lo scopo di entrare in
possesso di alcuni bellissimi capolavori artistici tra cui
risultavano anche quelli realizzati dal giovane Caravaggio. E da lì
arrivarono sino ai nostri giorni nella famosa Galleria Borghese che
ha lo stesso nome di Scipione, suo antico discendente.
Guardando l'opera del
Bacchino malato alcuni affermano che si intravede una certa
rassomiglianza con i lineamenti del viso del Caravaggio. Gli esperti
infatti indicano che il personaggio raffigurato non sia altro che il
pittore stesso ancora convalescente appena uscito dall'Ospedale della
Consolazione dove fu ricoverato. Il pittore usando una sua tecnica
per la pittura tutta nuova con l'aiuto di alcuni specchi posizionati
e angolati bene riusciva a vedersi e a vedere tutto, riproducendo poi
su tela la naturale realtà di un uomo convalescente. Quindi
quest'opera può essere vista e intesa come se fosse una istantanea
di vita, un pezzo di autobiografia del Caravaggio. Un suo pezzetto
dell'intensa vita come noi per esempio facciamo oggi quando scriviamo
o pubblichiamo una foto sul nostro profilo nei famosi siti Social o
nei nostri (ormai sempre meno usati) diari personali cartacei.
Comunque quello che vediamo raffigurato nel Bacchino malato è
certamente un uomo non molto bello nei suoi lineamenti, un uomo
sofferente. Quindi l'artista non vuole esaltare nel dipinto la
bellezza esteriore, forse voleva comunicarci un male interiore e la
sofferenza del dolore stesso anche se sicuramente vi è dell'altro
visto che si vede anche un leggero e misterioso sorriso sulle labbra
dell'uomo. Proprio dalla sofferenza potrebbe derivare quel
particolare colorito che presenta la pelle del personaggio così
pallido dovuto alla malattia come ci indica anche il titolo del
dipinto. Per quanto riguarda il nome di Bacchino che abbiamo nel
titolo dell'opera questo deriva dal fatto che l'uomo è raffigurato
con le stesse caratteristiche iconografiche che contraddistinguono un
famoso dio della mitologia nella Roma antica, questo era Bacco il dio
che di solito veniva associato ai festini e al buon vino che scorre a
fiumi e inebria le menti. Tra gli elementi tipici di questo dio c'è
la posizione del personaggio, l'uva che tiene nella mano destra e la
corona di alloro. Il Caravaggio ci evidenzia il non buon stato di
salute del personaggio col il pallore del viso e del corpo nudo sulla
schiena. Le labbra inoltre sembrano quasi sul blu per accentuare la
malattia fisica. Un altro studioso d'arte, Maurizio Marini invece
indica che i toni spenti dei colori nel dipinto che ci fanno pensare
in modo erroneo a un uomo malato non sono altro che il risultato di
una sbagliata procedura di restauro che è stata fatta in passato.
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