mercoledì 4 dicembre 2013

Le emozioni dell'arte ammirando i capolavori

Appassioniamoci all'arte attraverso uno sguardo attento delle opere
Che meraviglia la nostra bella Italia, il Paese dell'arte.
Questa straordinaria Italia tanto amata da tutti perché è esattamente il riflesso degli stessi italiani talmente è ricca di contrasti tra il bene e il male, ricca di contraddizioni che solo qui troviamo e che la fanno essere un Paese unico al mondo.






Pensiamo per esempio alla sua particolare e curiosa forma geografica a “stivale” e con quella corona in testa che sono le Alpi che ci dividono dal resto dell'Europa e capiamo che il nostro doveva essere per forza di cose un Paese davvero particolare. Molti sapranno leggendo sui vari media che l'Italia detiene molti record sia positivi che purtroppo anche negativi. Tra questi record però ne esiste uno davvero molto bello che ci rende orgogliosi, ossia quello di essere lo Stato con il patrimonio artistico più numeroso e (per qualità) importante del mondo. Infatti gli esperti che usano i numeri indicano che l'Italia possiede all'incirca il 60 per cento dell'intero patrimonio artistico mondiale con opere che spesso sono autentici capolavori realizzate dai più celebri artisti della storia. Quindi non sbagliamo affatto quando diciamo che l'Italia è un vero e proprio scrigno pieno di tesori artistici inestimabili e di grande qualità tra opere della pittura, della scultura e dell'architettura che vengono ogni giorno ammirate, ricercate e studiate. Tutto questo ripeto non può che renderci orgogliosi perché grazie a queste opere possiamo riscoprire anche la nostra storia e le nostre origini.
Osserviamo più attentamente un opera d'arte.
Ogni cosa che viene indicata come opera d'arte, che sia quindi un semplice disegno, un opera pittorica, una scultura, un Edificio architettonico o un qualsiasi altro oggetto artistico ha sempre una sua caratteristica precisa, un suo linguaggio che deve essere interpretato e “letto” dall'osservatore. Vediamo a volte alcune persone che entrando nei Musei o nelle Gallerie d'arte guardano le opere esposte in modo veloce come fossero quasi degli scatti “fotografici”, un clic con l'occhio e via passando subito all'altra con la testa magari che pensa altrove. Beh sicuramente queste persone non sanno cosa si perdono. Quale immenso piacere può derivare l'osservare di un opera d'arte ed emozionarsi e star bene per il resto della giornata. Si perché l'arte fa sempre bene all'anima e al fisico e può davvero cambiare la giornata di un uomo.
Quando guardiamo un opera sicuramente la differenza che captiamo subito è quella di intuire se questa è un opera bidimensionale o un opera tridimensionale. Le opere bidimensionale sono quelle che vengono realizzate su un piano o un supporto che ha soltanto due dimensioni, due direzioni nello spazio ossia la larghezza e l'altezza. Bidimensionali sono i disegni, i quadri, le tele o gli affreschi. Le opere tridimensionali invece sono quelle che presentano oltre la larghezza e l'altezza anche la terza dimensione, ossia presentano nello spazio anche la profondità. Le opere tridimensionali a differenza delle prime hanno un volume preciso, occupano uno spazio in un ambiente o in un paesaggio come per esempio le statue scolpite a tutto tondo o gli Edifici architettonici. Guardando un opera velocemente possiamo essere colpiti anche da un preciso colore perché magari è stato usato solo quello e a questo primo livello potrebbe finire l'osservazione di tante persone che rapidamente passano a quella accanto. Ma Noi che cerchiamo anche di saperne di più non possiamo fermarci a questo livello e quindi continueremo a “studiarla” con più attenzione arrivando a volte a scoprire delle notizie e delle curiosità che neanche immaginavamo esistessero.
Quali sono gli aspetti principali che dobbiamo considerare quando osserviamo con attenzione un opera d’arte?



I dati tecnici: quindi dobbiamo capire chi è l'artista o l'autore, qual'è il titolo e in quale epoca sia stata creata l’opera. Quindi anche tutti quei dati che riguardano l’aspetto esteriore e ci permettono di far riferimento a un preciso contesto sia storico che culturale.
Il soggetto e tutto quello che l’immagine rappresenta. Guardiamo gli oggetti e le figure che vi compaiono insieme agli eventi raffigurati o narrati.
Il linguaggio artistico con tutti i suoi elementi. Tra gli elementi del linguaggio più importanti abbiamo il colore, il segno, le linee, lo spazio, i volumi e le luci. Poi abbiamo le regole compositive che ci permettono di comprendere l’organizzazione formale di una immagine.
Infine vi sono i valori espressivi dell'opera. Questi sono per esempio i significati più profondi , i valori o un qualche messaggio che l'artista vuole comunicarci attraverso il proprio lavoro artistico. continua


Ecco un piccolo esempio per poter capire le opere d’arte.
Quindi per poterci “gustare” più correttamente un opera d'arte bisogna tenere in considerazione tutti o alcuni degli elementi di cui sopra. Sotto leggiamo un semplice schema di lettura suddiviso nei diversi aspetti di cui abbiamo parlato. Questo però deve essere inteso da voi solo come un piccolo un consiglio e niente più, magari per poter rendere la vostra analisi più interessante e anche perché alla fine ognuno deve guardare le opere d’arte come più gli piace e si sente di fare. Talvolta infatti si può comprendere l'arte anche senza soffermarsi su ogni elemento e altre volte invece per quanto il nostro studio sia attento non raggiungiamo una completa comprensione. Questo accade perché le opere d’arte danno forma in modo unico e straordinario alla sensibilità e ai sentimenti di ogni singolo artista. Può così capitarci di guardare lo stesso capolavoro a distanza di tempo e scoprirvi ogni volta qualcosa che prima ci era sfuggita, come se un quadro, una scultura o qualsiasi opera d’arte si rivelassero a noi lentamente, non solo perché la nostra sensibilità matura col tempo ma anche perché con il passare degli anni noi arricchiamo sempre di più le nostre conoscenze verso un popolo antico e la loro cultura.
Le opere d'arte: uno schema sulla lettura.
Le prime cose da leggere con attenzione sono il titolo, la data e l’autore di un opera in quanto da ciò si possono avere dei dati che possono aiutarci molto. Dal titolo per esempio già possiamo comprendere cosa l’artista raffiguri o che tipo di messaggio vuole comunicare a noi e se ciò si può collegare con il contesto dell’epoca della sua realizzazione attraverso la data.
Il nostro studio dovrebbe continuare con la ricerca dei materiali usati insieme alla tecnica artistica vera e propria. Questi dati forniscono indicazioni sia per la datazione dell’opera sia per la sua comprensione. Alcune di queste tecniche infatti oggi possono risultare abbandonate. Inoltre certi pigmenti, cioè le polveri colorate tratte da minerali o vegetali che venivano usate dagli artisti in epoche passate per la pittura perdono col passare del tempo la loro brillantezza. Oggi si usano altri tipi di colori con i pigmenti artificiali. Le dimensioni di un opera sono un dato importante perché da esse possiamo comprendere il rapporto che ha rispetto l’ambiente che la circonda. Un altro dato che riguarda il nostro studio è quello di sapere se possibile chi è stato a commissionare una certa opera d’arte. All’incirca fino alla metà dell’Ottocento le opere furono quasi sempre eseguite su commissione da parte di potenti nobili, di ecclesiastici o di ricchi borghesi. In seguito la situazione cambiò e fu considerato un vero artista solo chi cercava di esprimere nell'arte in modo autonomo la propria visione del mondo.
Dopo aver esaminato questi primi dati si può passare allo studio dell’opera guardando per esempio cosa raffiguri il soggetto. Cosa ci narra, se è un opera figurativa o astratta, se riguarda qualcosa di sacro o di profano. Se è un opera allegorica, cioè una rappresentazione in cui le immagini e le figure personificano delle idee o dei concetti astratti o magari fa parte della mitologia. Possiamo vedere con che tipo di elementi figurativi è formata l’opera. Cioè indichiamo i personaggi, le figure, gli oggetti, i paesaggi, gli ambienti esterni o interni ecc. di cui è composta.
Molto importante è anche l’analisi del linguaggio visivo. Cerchiamo cioè di capire e analizzare le caratteristiche come l'immediatezza, la precisione dei vari segni e dei punti. L'artista può usare questi per realizzare dei chiaroscuro, un retino ma può anche avere un significato espressivo particolare.
Analizziamo le linee usate nell'opera che potranno essere linee dritte, curve, spezzate, miste, nervose o continue.
Analizziamo le varie texture e le superfici usate. La superficie può differenziarsi per forma, qualità, materia, capacità di riflessione della luce e altro ancora. Le texture invece possono essere eventualmente presenti in forma geometrica, artificiale. Per fare un esempio nelle arti figurative il segno tipico dell’artista e la tecnica da lui impiegata determinano il tipo di superficie.



Analizziamo anche i colori. Cerchiamo di capire tra i colori quali prevalgono (primari, secondari, toni caldi, toni freddi), se vi è una armonia tra i colori o dei contrasti forti e analizziamo anche le varie simbologie dei colori.
Molto importante nello studio di un opera d’arte è l’analisi delle luci e delle ombre. Nel caso di un dipinto vedere come sia le luci e le ombre vengono realizzate insieme ai volumi generati da loro. Che significato simbolico possono avere le luci e le ombre in un opera. Se guardiamo un opera tridimensionale cerchiamo di descrivere i volumi che possono essere pieni e consistenti, liberi e aperti.
Analizziamo lo spazio come viene reso in un opera bidimensionale, attraverso quale tecnica viene realizzato e se ai nostri occhi può sembrare verosimile o sproporzionato. Mentre in un opera tridimensionale guardiamo la sua struttura e il suo rapporto con il paesaggio circostante.
Infine con attenzione guardiamo anche la composizione nel suo insieme in modo da notare se vi è un equilibrio e un armonia visibile tra i vari elementi. Cerchiamo di notare quali possono essere le linee di forza dell’opera.
Ma soprattutto e questo penso che sia la cosa più importante a cui stare attenti cercare di ammirare l’opera d’arte da diverse angolazioni e distanze, per cercare di carpire con i nostri sentimenti il misterioso fluido che l’artista ha messo durante la realizzazione. E questo lo possiamo scoprire soltanto noi quando ammiriamo un capolavoro. Questo è qualcosa di soggettivo, dove ognuno di noi vive l’opera dentro il proprio cuore, personalmente, seguendo le proprie emozioni.
Questa è la cosa più straordinaria che l’arte ci dà.


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