L'Arte dell'antica
Grecia attraverso gli Stili e le decorazioni artistiche dei vasi di
ceramica. Per ingrandire le
immagini un poco cliccateci sopra.
Quando
in generale pensiamo all'arte
e alla cultura del
passato magari prendendo come esempio le stupende opere
realizzate in quel lungo periodo storico in cui nasce e si evolve la
straordinaria civiltà degli antichi Greci ci viene in mente
che sfortunatamente oggi non ci sono arrivate molte testimonianze di
opere per quel che riguarda la forma d'arte della pittura degli
artisti greci.
Cratere La partenza degli Argonauti |
Come sappiamo infatti quasi tutta la grandiosità
e la bellezza dell'arte greca, di questo formidabile popolo che è
stato capace di cambiare il mondo che gira attorno all'arte ci arriva
soprattutto grazie allo studio e al piacere di ammirare opere
dell'architettura e della scultura. Queste sono opere realizzate dai
più grandi maestri che sono vissuti sui territori della Grecia
antica e che per nostra fortuna sono arrivate quasi intatte a noi,
divenendo subito dei modelli che fanno scuola da poter imitare per il
lavoro di tanti giovani artisti del futuro. Oggi anche se le ricerche
e gli studi da parte di esperti continuano sempre si conoscono
soltanto pochi nomi di quelli che furono dei pittori greci, e sono
pochissime anche le opere di questo genere che sono arrivate sino a
noi.
Chissà
quanti bellissimi dipinti dei greci sono andati persi? Quante opere
pittoriche sono stati capaci di realizzare i maestri della pittura e
che non potremo mai ammirare? Dico questo anche perché la storia ci
ha insegnato che la forma artistica della pittura rispetto alle altre
veniva considerata dal popolo greco come l'espressione più alta e
importante di tutta l'arte.
Comunque
gli studiosi hanno potuto soddisfare in parte questa loro curiosità
artistica immaginandosi lo sviluppo e la bellezza creativa della
pittura greca attraverso le ricerche e lo studio puntiglioso dei
numerosi vasi in ceramica dipinta che sono stati ritrovati in
vari scavi archeologici e che oggi possiamo ammirare nei più
importanti Musei del mondo spesso completamente integri o in buone
condizioni. Questa particolare tecnica decorativa usata dagli artisti
greci per la lavorazione dei vasi in ceramica (leggete
l'articolo sulle fasi di lavorazione della ceramica dei greci) viene
anche chiamata Arte vascolare ed era già nota in antichità
proprio per la bellezza di questi oggetti che venivano creati dagli
artigiani per un uso quotidiano ma che spesso diventavano per la loro
forma e le loro perfette decorazioni anche delle vere opere d'arte
che furono richieste in tutte le terre che si affacciavano sul Mar
Mediterraneo.
Le
forme e le funzioni dei vasi dell'antica Grecia.
Attraverso
uno sguardo attento dei numerosi vasi in ceramica che sono stati
ritrovati sulle aree dell'antica Grecia durante gli scavi
archeologici possiamo farci una idea precisa di quanto sia stata
grande la creatività e la maestria degli artisti nel realizzare
questi oggetti in ceramica che presentavano molte forme ed erano di
vario tipo. Troviamo come dimensione dei vasi piccoli, dei vasi
grandi e le forme a volte sono molto curiose e strane. Alcuni di
questi vasi svolgevano una funzione puramente decorativa e artistica,
altri erano realizzati per essere impiegati in alcuni importanti
rituali religiosi che venivano eseguiti nei Templi sacri per
omaggiare i famosi dei greci, altri ancora venivano usati per degli
scopi normali, legati alla vita quotidiana come poteva essere un
recipiente per gli alimenti o per trasportare dei liquidi come erano
il vino e l'olio.
Tra
i tipi di vasi greci più famosi troviamo sicuramente quello che
era chiamato anfora che veniva utilizzata soprattutto per la
conservazione o il trasporto del vino, dell'olio o anche di materiali
alimentari più solidi come per esempio il grano. Di anfore se ne
realizzavano numerose e di diverse forme che servivano anche a
riconoscerle in base all'area geografica. Il cratere era un
particolare vaso che serviva per mescolare tra di loro alcuni liquidi
come per esempio il vino con l'acqua. La brocca (dal termine
greco oinochòe) era molto utilizzata dai cittadini greci perché
veniva usata per versare il vino o altri liquidi durante i pranzi.
Poi vi erano altri vasi dalle dimensioni più piccole che servivano a
conservare alcuni oli profumati, i profumi o qualche altro materiale
cosmetico (lékythos), mentre per bere si usavano delle
speciali coppe chiamate dai greci kylix che presentavano o
meno un piede. A secondo dello stile e delle varie decorazioni che
presentano i vasi greci ritrovati gli esperti d'arte hanno potuto
classificare questi oggetti in tre precisi periodi conosciuti come:
lo stile geometrico, lo stile con figure nere e quello con figure
rosse.
I
vasi greci e lo stile geometrico, curvilineo e rettilineo.
Presso
Atene che era una delle città Stato più importanti dell'antica
Grecia sono stati ritrovati alcuni vasi risalenti all'XI secolo a.C.
che avevano come caratteristica una piccola decorazione pittorica
fatta di motivi astratti e geometrici. Questi motivi erano in
prevalenza realizzati con segni curvilinei, cioè con dei cerchi, dei
semicerchi o delle linee ondulate. Intorno alla metà del secolo X
a.C. inizia invece ad affermarsi lo stile geometrico che
privilegiava come si può intuire dal nome dato dei motivi e delle
linee geometriche. Troviamo in questo caso la decorazione con rombi,
triangoli, greche, punti e linee a zig-zag. Insomma tutto ciò
che non aveva un andamento curvilineo o rotondo come possiamo vedere
sotto nell'immagine con esempi di questi modelli geometrici.
Per
poter iniziare a vedere qualche figura umana come decorazione nella
ceramica si dovrà aspettare sino al secolo successivo. Infatti nel
VIII secolo a.C. iniziano a comparire sui vasi greci dei corpi
umani molto schematici e geometrici. Il busto fatto a forma di
triangolo, le braccia filiformi e le gambe di profilo mentre la testa
veniva rappresentata da una piccola macchia nera. Molti di questi
vasi ritrovati erano usati soprattutto nel campo funerario, ciò si
può capire da alcuni soggetti rappresentati sui vasi.
Per
esempio nel cratere funerario dell'immagine qui sotto alto ben 122 cm. possiamo
vedere il trasporto di un defunto. Nella fascia inferiore viene
raffigurata la sfilata di carri e cavalieri che sicuramente
accompagnavano tutto il corteo funebre. Sembra quasi di vedere una
sorta di sequenza fotografica di quel preciso momento che, anche se
triste per i familiari del defunto possono trovare un po' di conforto
in questo oggetto artistico e nelle sue immagini. Nel piede del vaso
notiamo anche delle belle decorazioni geometriche molto precise e
uguali.
I
vasi greci con le figure nere su fondo rosso.
Con il
passare dei secoli questo particolare tipo di arte greca, ossia la
pittura vascolare va sviluppandosi e affinandosi sempre di più
per alcuni artisti riscuotendo grande successo. Dal VII secolo a.C.
in poi infatti le forme dei vasi vengono perfezionate e la fitta
decorazione geometrica lascia il posto alla narrazione di episodi
mitologici, di scene di vita di persone e di animali.
Tra la
fine del VII e la prima metà del VI secolo a.C. la tecnica che
consisteva di raffigurare delle figure umane di colore nero su uno
sfondo rosso dovuto al tipico colore dell'argilla cotta dei vasi
raggiunge il massimo trionfo e la massima perfezione tecnica e
stilistica.
Nei
vasi decorati a fasce sovrapposte come per esempio quello rinvenuto
presso Chiusi (Siena) dall'archeologo francese François sono
evidenti tutto il brio narrativo e l'abilità compositiva dell'antico
artista che riserva al diametro maggiore del vaso l'illustrazione
dell'episodio più importante. Possiamo vedere come le figure nere
sono ben definite grazie anche ad una accurata incisione dei vari
dettagli (vediamo in basso il vaso).
Il vaso di Chiusi |
Accanto
a questo gusto per i particolari e alle composizioni molto ricche e
curate vi è anche una produzione di vasi che hanno come
caratteristica la decorazione molto scarsa di figure e di scene.
Questi vasi sono spesso grandi, monumentali nelle dimensioni e le
poche figure che vi sono in essi occupano soltanto la parte
principale del vaso. Vediamo un esempio in basso riferita ad un
anfora decorata con Eracle e il toro di Minosse, risalente al 525
a.C. circa. In questo vaso le vesti e i corpi umani sono resi con un
raffinatissimo gioco di incisioni, eseguite con una sottile punta
metallica che era chiamata stilo.
Le
figure rosse su sfondo nero nei vasi greci.
Nei
secoli successivi (dal VI al V secolo a.C.) si sviluppa una nuova
tecnica di pittura e decorazione di questi vasi con uno stile diciamo
del tutto nuovo anche se nella pratica può sembrare l'inverso di
quello usato prima. Le figure infatti diventavano rosse e lo sfondo
doveva essere dipinto di nero. Tutta la superficie del vaso viene
dipinta con una particolare vernice nera tranne le figure che
conservano il colore naturale dell'argilla cotta e cioè il tipico
rossastro. I particolari non sono più incisi ma dipinti con colori
più o meno diluiti. In questo modo l'anatomia dei corpi è sempre
più ricca di notazioni. Il chiaroscuro ottenuto con la vernice
diluita da un volume maggiore ai corpi dipinti. Sembra quasi che le
figure umane incominciano a vivere nello spazio e la profondità si
ottiene disponendo le varie figure su dei piani differenti. Si
possono vedere queste novità tecniche osservando per esempio sia il
cratere che raffigura La partenza degli Argonauti che vediamo su in
alto all'inizio.
Oppure
quando si ammira il vaso con le scene di un banchetto della prima
metà del V secolo a.C. che vediamo qui sopra.
Leggete l'articolo (pagina tecniche e opere d'arte) che parla della lavorazione dei vasi e della ceramica greca.
Leggete l'articolo (pagina tecniche e opere d'arte) che parla della lavorazione dei vasi e della ceramica greca.
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