giovedì 27 febbraio 2014

Gli stili nei vasi Greci e le decorazioni di splendide opere dell'arte vascolare


L'Arte dell'antica Grecia attraverso gli Stili e le decorazioni artistiche dei vasi di ceramica. Per ingrandire le immagini un poco cliccateci sopra.
Quando in generale pensiamo all'arte e alla cultura del passato magari prendendo come esempio le stupende opere realizzate in quel lungo periodo storico in cui nasce e si evolve la straordinaria civiltà degli antichi Greci ci viene in mente che sfortunatamente oggi non ci sono arrivate molte testimonianze di opere per quel che riguarda la forma d'arte della pittura degli artisti greci.

Cratere La partenza degli Argonauti


Come sappiamo infatti quasi tutta la grandiosità e la bellezza dell'arte greca, di questo formidabile popolo che è stato capace di cambiare il mondo che gira attorno all'arte ci arriva soprattutto grazie allo studio e al piacere di ammirare opere dell'architettura e della scultura. Queste sono opere realizzate dai più grandi maestri che sono vissuti sui territori della Grecia antica e che per nostra fortuna sono arrivate quasi intatte a noi, divenendo subito dei modelli che fanno scuola da poter imitare per il lavoro di tanti giovani artisti del futuro. Oggi anche se le ricerche e gli studi da parte di esperti continuano sempre si conoscono soltanto pochi nomi di quelli che furono dei pittori greci, e sono pochissime anche le opere di questo genere che sono arrivate sino a noi.

Chissà quanti bellissimi dipinti dei greci sono andati persi? Quante opere pittoriche sono stati capaci di realizzare i maestri della pittura e che non potremo mai ammirare? Dico questo anche perché la storia ci ha insegnato che la forma artistica della pittura rispetto alle altre veniva considerata dal popolo greco come l'espressione più alta e importante di tutta l'arte.
Comunque gli studiosi hanno potuto soddisfare in parte questa loro curiosità artistica immaginandosi lo sviluppo e la bellezza creativa della pittura greca attraverso le ricerche e lo studio puntiglioso dei numerosi vasi in ceramica dipinta che sono stati ritrovati in vari scavi archeologici e che oggi possiamo ammirare nei più importanti Musei del mondo spesso completamente integri o in buone condizioni. Questa particolare tecnica decorativa usata dagli artisti greci per la lavorazione dei vasi in ceramica (leggete l'articolo sulle fasi di lavorazione della ceramica dei greci) viene anche chiamata Arte vascolare ed era già nota in antichità proprio per la bellezza di questi oggetti che venivano creati dagli artigiani per un uso quotidiano ma che spesso diventavano per la loro forma e le loro perfette decorazioni anche delle vere opere d'arte che furono richieste in tutte le terre che si affacciavano sul Mar Mediterraneo.

Le forme e le funzioni dei vasi dell'antica Grecia.
Attraverso uno sguardo attento dei numerosi vasi in ceramica che sono stati ritrovati sulle aree dell'antica Grecia durante gli scavi archeologici possiamo farci una idea precisa di quanto sia stata grande la creatività e la maestria degli artisti nel realizzare questi oggetti in ceramica che presentavano molte forme ed erano di vario tipo. Troviamo come dimensione dei vasi piccoli, dei vasi grandi e le forme a volte sono molto curiose e strane. Alcuni di questi vasi svolgevano una funzione puramente decorativa e artistica, altri erano realizzati per essere impiegati in alcuni importanti rituali religiosi che venivano eseguiti nei Templi sacri per omaggiare i famosi dei greci, altri ancora venivano usati per degli scopi normali, legati alla vita quotidiana come poteva essere un recipiente per gli alimenti o per trasportare dei liquidi come erano il vino e l'olio.



Tra i tipi di vasi greci più famosi troviamo sicuramente quello che era chiamato anfora che veniva utilizzata soprattutto per la conservazione o il trasporto del vino, dell'olio o anche di materiali alimentari più solidi come per esempio il grano. Di anfore se ne realizzavano numerose e di diverse forme che servivano anche a riconoscerle in base all'area geografica. Il cratere era un particolare vaso che serviva per mescolare tra di loro alcuni liquidi come per esempio il vino con l'acqua. La brocca (dal termine greco oinochòe) era molto utilizzata dai cittadini greci perché veniva usata per versare il vino o altri liquidi durante i pranzi. Poi vi erano altri vasi dalle dimensioni più piccole che servivano a conservare alcuni oli profumati, i profumi o qualche altro materiale cosmetico (lékythos), mentre per bere si usavano delle speciali coppe chiamate dai greci kylix che presentavano o meno un piede. A secondo dello stile e delle varie decorazioni che presentano i vasi greci ritrovati gli esperti d'arte hanno potuto classificare questi oggetti in tre precisi periodi conosciuti come: lo stile geometrico, lo stile con figure nere e quello con figure rosse.

I vasi greci e lo stile geometrico, curvilineo e rettilineo.
Presso Atene che era una delle città Stato più importanti dell'antica Grecia sono stati ritrovati alcuni vasi risalenti all'XI secolo a.C. che avevano come caratteristica una piccola decorazione pittorica fatta di motivi astratti e geometrici. Questi motivi erano in prevalenza realizzati con segni curvilinei, cioè con dei cerchi, dei semicerchi o delle linee ondulate. Intorno alla metà del secolo X a.C. inizia invece ad affermarsi lo stile geometrico che privilegiava come si può intuire dal nome dato dei motivi e delle linee geometriche. Troviamo in questo caso la decorazione con rombi, triangoli, greche, punti e linee a zig-zag. Insomma tutto ciò che non aveva un andamento curvilineo o rotondo come possiamo vedere sotto nell'immagine con esempi di questi modelli geometrici.



Per poter iniziare a vedere qualche figura umana come decorazione nella ceramica si dovrà aspettare sino al secolo successivo. Infatti nel VIII secolo a.C. iniziano a comparire sui vasi greci dei corpi umani molto schematici e geometrici. Il busto fatto a forma di triangolo, le braccia filiformi e le gambe di profilo mentre la testa veniva rappresentata da una piccola macchia nera. Molti di questi vasi ritrovati erano usati soprattutto nel campo funerario, ciò si può capire da alcuni soggetti rappresentati sui vasi.
Per esempio nel cratere funerario dell'immagine qui sotto alto ben 122 cm. possiamo vedere il trasporto di un defunto. Nella fascia inferiore viene raffigurata la sfilata di carri e cavalieri che sicuramente accompagnavano tutto il corteo funebre. Sembra quasi di vedere una sorta di sequenza fotografica di quel preciso momento che, anche se triste per i familiari del defunto possono trovare un po' di conforto in questo oggetto artistico e nelle sue immagini. Nel piede del vaso notiamo anche delle belle decorazioni geometriche molto precise e uguali.



I vasi greci con le figure nere su fondo rosso.
Con il passare dei secoli questo particolare tipo di arte greca, ossia la pittura vascolare va sviluppandosi e affinandosi sempre di più per alcuni artisti riscuotendo grande successo. Dal VII secolo a.C. in poi infatti le forme dei vasi vengono perfezionate e la fitta decorazione geometrica lascia il posto alla narrazione di episodi mitologici, di scene di vita di persone e di animali.

Tra la fine del VII e la prima metà del VI secolo a.C. la tecnica che consisteva di raffigurare delle figure umane di colore nero su uno sfondo rosso dovuto al tipico colore dell'argilla cotta dei vasi raggiunge il massimo trionfo e la massima perfezione tecnica e stilistica.
Nei vasi decorati a fasce sovrapposte come per esempio quello rinvenuto presso Chiusi (Siena) dall'archeologo francese François sono evidenti tutto il brio narrativo e l'abilità compositiva dell'antico artista che riserva al diametro maggiore del vaso l'illustrazione dell'episodio più importante. Possiamo vedere come le figure nere sono ben definite grazie anche ad una accurata incisione dei vari dettagli (vediamo in basso il vaso).

Il vaso di Chiusi


Accanto a questo gusto per i particolari e alle composizioni molto ricche e curate vi è anche una produzione di vasi che hanno come caratteristica la decorazione molto scarsa di figure e di scene. Questi vasi sono spesso grandi, monumentali nelle dimensioni e le poche figure che vi sono in essi occupano soltanto la parte principale del vaso. Vediamo un esempio in basso riferita ad un anfora decorata con Eracle e il toro di Minosse, risalente al 525 a.C. circa. In questo vaso le vesti e i corpi umani sono resi con un raffinatissimo gioco di incisioni, eseguite con una sottile punta metallica che era chiamata stilo.



Le figure rosse su sfondo nero nei vasi greci.
Nei secoli successivi (dal VI al V secolo a.C.) si sviluppa una nuova tecnica di pittura e decorazione di questi vasi con uno stile diciamo del tutto nuovo anche se nella pratica può sembrare l'inverso di quello usato prima. Le figure infatti diventavano rosse e lo sfondo doveva essere dipinto di nero. Tutta la superficie del vaso viene dipinta con una particolare vernice nera tranne le figure che conservano il colore naturale dell'argilla cotta e cioè il tipico rossastro. I particolari non sono più incisi ma dipinti con colori più o meno diluiti. In questo modo l'anatomia dei corpi è sempre più ricca di notazioni. Il chiaroscuro ottenuto con la vernice diluita da un volume maggiore ai corpi dipinti. Sembra quasi che le figure umane incominciano a vivere nello spazio e la profondità si ottiene disponendo le varie figure su dei piani differenti. Si possono vedere queste novità tecniche osservando per esempio sia il cratere che raffigura La partenza degli Argonauti che vediamo su in alto all'inizio.



Oppure quando si ammira il vaso con le scene di un banchetto della prima metà del V secolo a.C. che vediamo qui sopra.
Leggete l'articolo (pagina tecniche e opere d'arte) che parla della lavorazione dei vasi e della ceramica greca.


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