Appassioniamoci
all'arte attraverso uno sguardo attento delle opere
Che
meraviglia la nostra bella Italia, il Paese dell'arte.
Questa
straordinaria Italia tanto amata da tutti perché è esattamente il
riflesso degli stessi italiani talmente è ricca di contrasti tra il
bene e il male, ricca di contraddizioni che solo qui troviamo e che
la fanno essere un Paese unico al mondo.
Pensiamo
per esempio alla sua particolare e curiosa forma geografica a
“stivale” e con quella corona in testa che sono le Alpi che ci
dividono dal resto dell'Europa e capiamo che il nostro doveva essere
per forza di cose un Paese davvero particolare. Molti sapranno
leggendo sui vari media che l'Italia detiene molti record sia
positivi che purtroppo anche negativi. Tra questi record però ne
esiste uno davvero molto bello che ci rende orgogliosi, ossia quello
di essere lo Stato con il patrimonio artistico più numeroso e (per
qualità) importante del mondo. Infatti gli esperti che usano i
numeri indicano che l'Italia possiede all'incirca il 60 per cento
dell'intero patrimonio artistico mondiale con opere che spesso sono
autentici capolavori realizzate dai più celebri artisti della
storia. Quindi non sbagliamo affatto quando diciamo che l'Italia è
un vero e proprio scrigno pieno di tesori artistici inestimabili e di
grande qualità tra opere della pittura, della scultura e
dell'architettura che vengono ogni giorno ammirate, ricercate e
studiate. Tutto questo ripeto non può che renderci orgogliosi perché
grazie a queste opere possiamo riscoprire anche la nostra storia e le
nostre origini.
Osserviamo
più attentamente un opera d'arte.
Ogni
cosa che viene indicata come opera d'arte, che sia quindi un semplice
disegno, un opera pittorica, una scultura, un Edificio architettonico
o un qualsiasi altro oggetto artistico ha sempre una sua
caratteristica precisa, un suo linguaggio che deve essere
interpretato e “letto” dall'osservatore. Vediamo a volte alcune
persone che entrando nei Musei o nelle Gallerie d'arte guardano le
opere esposte in modo veloce come fossero quasi degli scatti
“fotografici”, un clic con l'occhio e via passando subito
all'altra con la testa magari che pensa altrove. Beh sicuramente
queste persone non sanno cosa si perdono. Quale immenso piacere può
derivare l'osservare di un opera d'arte ed emozionarsi e star bene
per il resto della giornata. Si perché l'arte fa sempre bene
all'anima e al fisico e può davvero cambiare la giornata di un uomo.
Quando
guardiamo un opera sicuramente la differenza che captiamo subito è
quella di intuire se questa è un opera bidimensionale o un opera
tridimensionale. Le opere bidimensionale sono quelle che vengono
realizzate su un piano o un supporto che ha soltanto due dimensioni,
due direzioni nello spazio ossia la larghezza e l'altezza.
Bidimensionali sono i disegni, i quadri, le tele o gli affreschi. Le
opere tridimensionali invece sono quelle che presentano oltre la
larghezza e l'altezza anche la terza dimensione, ossia presentano
nello spazio anche la profondità. Le opere tridimensionali a
differenza delle prime hanno un volume preciso, occupano uno spazio
in un ambiente o in un paesaggio come per esempio le statue scolpite
a tutto tondo o gli Edifici architettonici. Guardando un opera
velocemente possiamo essere colpiti anche da un preciso colore perché
magari è stato usato solo quello e a questo primo livello potrebbe
finire l'osservazione di tante persone che rapidamente passano a
quella accanto. Ma Noi che cerchiamo anche di saperne di più non
possiamo fermarci a questo livello e quindi continueremo a
“studiarla” con più attenzione arrivando a volte a scoprire
delle notizie e delle curiosità che neanche immaginavamo
esistessero.
Quali
sono gli aspetti principali che dobbiamo considerare quando
osserviamo con attenzione un opera d’arte?
I
dati tecnici: quindi dobbiamo capire chi è l'artista o l'autore,
qual'è il titolo e in quale epoca sia stata creata l’opera. Quindi
anche tutti quei dati che riguardano l’aspetto esteriore e ci
permettono di far riferimento a un preciso contesto sia storico che
culturale.
Il
soggetto e tutto quello che l’immagine rappresenta. Guardiamo
gli oggetti e le figure che vi compaiono insieme agli eventi
raffigurati o narrati.
Il
linguaggio artistico con tutti i suoi elementi. Tra gli elementi
del linguaggio più importanti abbiamo il colore, il segno, le linee,
lo spazio, i volumi e le luci. Poi abbiamo le regole compositive che
ci permettono di comprendere l’organizzazione formale di una
immagine.
Infine
vi sono i valori espressivi dell'opera. Questi sono per
esempio i significati più profondi , i valori o un qualche messaggio
che l'artista vuole comunicarci attraverso il proprio lavoro
artistico. continua
Ecco
un piccolo esempio per poter capire le opere d’arte.
Quindi
per poterci “gustare” più correttamente un opera d'arte bisogna
tenere in considerazione tutti o alcuni degli elementi di cui sopra.
Sotto leggiamo un semplice schema di lettura suddiviso nei diversi
aspetti di cui abbiamo parlato. Questo però deve essere inteso da
voi solo come un piccolo un consiglio e niente più, magari per poter
rendere la vostra analisi più interessante e anche perché alla fine
ognuno deve guardare le opere d’arte come più gli piace e si sente
di fare. Talvolta infatti si può comprendere l'arte anche senza
soffermarsi su ogni elemento e altre volte invece per quanto il
nostro studio sia attento non raggiungiamo una completa comprensione.
Questo accade perché le opere d’arte danno forma in modo unico e
straordinario alla sensibilità e ai sentimenti di ogni singolo
artista. Può così capitarci di guardare lo stesso capolavoro a
distanza di tempo e scoprirvi ogni volta qualcosa che prima ci era
sfuggita, come se un quadro, una scultura o qualsiasi opera d’arte
si rivelassero a noi lentamente, non solo perché la nostra
sensibilità matura col tempo ma anche perché con il passare degli
anni noi arricchiamo sempre di più le nostre conoscenze verso un
popolo antico e la loro cultura.
Le
opere d'arte: uno schema sulla lettura.
Le
prime cose da leggere con attenzione sono il titolo, la data e
l’autore di un opera in quanto da ciò si possono avere dei
dati che possono aiutarci molto. Dal titolo per esempio già possiamo
comprendere cosa l’artista raffiguri o che tipo di messaggio vuole
comunicare a noi e se ciò si può collegare con il contesto
dell’epoca della sua realizzazione attraverso la data.
Il
nostro studio dovrebbe continuare con la ricerca dei materiali
usati insieme alla tecnica artistica vera e propria.
Questi dati forniscono indicazioni sia per la datazione dell’opera
sia per la sua comprensione. Alcune di queste tecniche infatti oggi
possono risultare abbandonate. Inoltre certi pigmenti, cioè le
polveri colorate tratte da minerali o vegetali che venivano usate
dagli artisti in epoche passate per la pittura perdono col passare
del tempo la loro brillantezza. Oggi si usano altri tipi di colori
con i pigmenti artificiali. Le dimensioni di un opera sono un
dato importante perché da esse possiamo comprendere il rapporto che
ha rispetto l’ambiente che la circonda. Un altro dato che riguarda
il nostro studio è quello di sapere se possibile chi è stato a
commissionare una certa opera d’arte. All’incirca fino alla metà
dell’Ottocento le opere furono quasi sempre eseguite su commissione
da parte di potenti nobili, di ecclesiastici o di ricchi borghesi. In
seguito la situazione cambiò e fu considerato un vero artista solo
chi cercava di esprimere nell'arte in modo autonomo la propria
visione del mondo.
Dopo
aver esaminato questi primi dati si può passare allo studio
dell’opera guardando per esempio cosa raffiguri il soggetto.
Cosa ci narra, se è un opera figurativa o astratta, se riguarda
qualcosa di sacro o di profano. Se è un opera allegorica, cioè una
rappresentazione in cui le immagini e le figure personificano delle
idee o dei concetti astratti o magari fa parte della mitologia.
Possiamo vedere con che tipo di elementi figurativi è formata
l’opera. Cioè indichiamo i personaggi, le figure, gli oggetti, i
paesaggi, gli ambienti esterni o interni ecc. di cui è composta.
Molto
importante è anche l’analisi del linguaggio visivo.
Cerchiamo cioè di capire e analizzare le caratteristiche come
l'immediatezza, la precisione dei vari segni e dei punti. L'artista
può usare questi per realizzare dei chiaroscuro, un retino ma può
anche avere un significato espressivo particolare.
Analizziamo
le linee usate nell'opera che potranno essere linee dritte,
curve, spezzate, miste, nervose o continue.
Analizziamo
le varie texture e le superfici usate. La superficie
può differenziarsi per forma, qualità, materia, capacità di
riflessione della luce e altro ancora. Le texture invece possono
essere eventualmente presenti in forma geometrica, artificiale. Per
fare un esempio nelle arti figurative il segno tipico dell’artista
e la tecnica da lui impiegata determinano il tipo di superficie.
Analizziamo
anche i colori. Cerchiamo di capire tra i colori quali
prevalgono (primari, secondari, toni caldi, toni freddi), se vi è
una armonia tra i colori o dei contrasti forti e analizziamo anche le
varie simbologie dei colori.
Molto
importante nello studio di un opera d’arte è l’analisi delle
luci e delle ombre. Nel caso di un dipinto vedere come sia le
luci e le ombre vengono realizzate insieme ai volumi generati da
loro. Che significato simbolico possono avere le luci e le ombre in
un opera. Se guardiamo un opera tridimensionale cerchiamo di
descrivere i volumi che possono essere pieni e consistenti,
liberi e aperti.
Analizziamo
lo spazio come viene reso in un opera bidimensionale, attraverso
quale tecnica viene realizzato e se ai nostri occhi può sembrare
verosimile o sproporzionato. Mentre in un opera tridimensionale
guardiamo la sua struttura e il suo rapporto con il paesaggio
circostante.
Infine
con attenzione guardiamo anche la composizione nel suo insieme in
modo da notare se vi è un equilibrio e un armonia visibile tra i
vari elementi. Cerchiamo di notare quali possono essere le linee di
forza dell’opera.
Ma
soprattutto e questo penso che sia la cosa più importante a cui
stare attenti cercare di ammirare l’opera d’arte da diverse
angolazioni e distanze, per cercare di carpire con i nostri
sentimenti il misterioso fluido che l’artista ha messo durante la
realizzazione. E questo lo possiamo scoprire soltanto noi quando
ammiriamo un capolavoro. Questo è qualcosa di soggettivo, dove
ognuno di noi vive l’opera dentro il proprio cuore, personalmente,
seguendo le proprie emozioni.
Questa
è la cosa più straordinaria che l’arte ci dà.
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