La
Madonna del parafuoco uno dei capolavori dell'arte fiamminga
realizzato dal pittore Robert Campin. Se vi fa piacere potete leggere cercando tra gli artisti una breve descrizione di questo bravissimo pittore.
È
davvero bellissima quest'opera della Madonna del parafuoco realizzata
nei primi anni del Quattrocento dal pittore fiammingo Robert Campin.
Sotto vediamo una immagine che ritrae quest'opera dove si
può ammirare anche quel particolare stile fiammingo che in seguito
divenne celebre e imitato dagli artisti europei dovuto alla precisione e la
ricchezza dei tanti dettagli.
Come detto anche
il dipinto la Madonna del parafuoco di Campin fa parte di quegli
straordinari capolavori del passato che solitamente vengono citati
come opere della pittura
Fiamminga. Come sappiamo la pittura Fiamminga con le sue nuove
idee e un inconfondibile stile pittorico nasce verso la fine del
Trecento e l'inizio del secolo Quattrocento grazie allo studio e al
talento artistico di alcuni pittori che abitavano nel Nord
dell'Europa, più precisamente in quei Territori chiamati le Fiandre tra i Paesi Bassi e l'Olanda di oggi. Il termine di pittura Fiamminga, un fiammingo è colui che vive nell'area delle Fiandre deriva
infatti dal nome di questi territori in cui vivevano questi pittori.
Per
quanto riguarda il pittore Robert Campin non si conosce molto
sulle sue origini e vi sono anche dei dubbi sui primi anni della sua
carriera artistica. Gli esperti ci indicano comunque che il Campin è
stato un pittore molto attivo nell'area delle Fiandre già dalla metà
del Quattrocento. Sia Campin che Jan Van Eyck, altro celebre
pittore fiammingo dell'epoca vengono considerati come coloro che dopo
studi e sviluppi sulle tecniche pittoriche diedero vita alla pittura
Fiamminga che divenne ben presto molto apprezzata per i risultati e
le migliorie viste nelle loro opere e quindi fu imitata da tanti
artisti in altre zone dell'Europa e nella nostra Italia. Il pittore
Robert Campin viene anche identificato come l'artista che si celava
dietro il sopranome di Maestro di Flémalle per via di alcune
sue probabili opere rimaste senza una firma.
La
bellissima Madonna del parafuoco è stata realizzata dal pittore
Robert Campin nel periodo che va dal 1425 al 1430. Oggi questo
dipinto possiamo andarlo ad ammirare presso uno dei Musei più
importanti al mondo, la National Gallery che si trova nella
città di Londra. La tecnica artistica che è stata usata per
quest'opera è di quelle miste. Infatti sono stati impiegati sia i
colori a tempera che come la storia ci insegna sono stati quelli
più utilizzati da tutti gli artisti sin dall'antichità e sino a
quel momento, ma Campin volle usare anche i colori a olio cioè la
nuova tecnica della pittura che i primi artisti fiamminghi stavano
già sperimentando e sviluppando in quegli anni riuscendo ad avere
nelle opere una resa e una brillantezza migliore. Il supporto usato
dall'artista per realizzare la sua Madonna del parafuoco è una
tavola di legno di piccole dimensioni come era nella tradizione
fiamminga che misura circa 63,5 per 49,5 centimetri.
Il dipinto di
Campin come anche il titolo ci suggerisce raffigura una Madonna del
latte, la Vergine Maria nel preciso momento in cui dopo aver posato
un libro che stava leggendo si appresta ad allattare il piccolo Gesù
Bambino. Il titolo inoltre ci suggerisce un altro oggetto da
contemplare nell'opera.
particolare del parafuoco |
Questo
è quel bellissimo parafuoco in materiale di giunco che sta davanti a
un piccolo caminetto che serve a riscaldare la fredda cameretta.
L'artista ha saputo realizzare con grande maestria di particolari e
dettagli quest'oggetto riuscendo a darci una trama e degli intrecci
che sembrano molto realistici. Guardando meglio l'opera ci sembra
anche che il parafuoco di giunco possa diventare un elemento che
sottolinea il divino del personaggio raffigurato nella scena come se
fosse quasi una cornice o una perfetta aureola dietro alla nuca della
Vergine. Sullo sfondo dietro alla Madonna vediamo che il pittore ha
inserito una tipica finestra in legno che ha le ante aperte e si
affaccia su un bellissimo e pittoresco scorcio di paesaggio in stile
tipicamente fiammingo del Quattrocento. Vediamo il particolare sotto.
Faceva
parte dello stile della nuova pittura Fiamminga da parte dei più
bravi artisti di far vedere tutta la loro maestria nella pittura ai
possibili committenti anche attraverso questi dettagli o i precisi
particolari che venivano inseriti nelle scene che dipingevano.
Dettagli come può essere per esempio la vista di alcune case di un
paesino che si possono intravedere da una piccola finestrella.
Notiamo nella scena dipinta che il Campin ha voluto descrivere un
ambiente domestico tipico di quell'epoca passata. Un ambiente molto
umile e semplice che si poteva trovare facilmente in quelle fredde
aree del Nord Europa che sono le Fiandre e che non ha nulla, a parte
quel parafuoco messo come un aureola che possa evidenziare un momento
Sacro e il divino dei personaggi raffigurati. Molti altri oggetti
della scena sono resi in modo perfetto e molto realisticamente.
Tra
questi vediamo le pagine del libro aperto (vediamo sotto), il calice o ancora i vari
intarsi del mobiletto in legno. Inoltre Robert Campin ci descrive
benissimo il tessuto dell'abito della Vergine dal colore tenue e con
tutte quelle pieghe che sembrano derivate quasi da una scultura. Si
può immaginare di accarezzare e sentire al tatto questo abito che
protegge la Vergine fatto come vediamo di un tessuto molto pesante
per via di questo freddo del Nord e che insieme alla fodera che si
intravede sotto di esso e ai polsini in pelo restituisce un senso di
calore che contrasta con il piccolo corpicino nudo di un sorridente
Gesù Bambino. Il bel viso della Madonna del parafuoco ha i tratti e
i lineamenti che riscontriamo anche in altri straordinari dipinti
fiamminghi dell'epoca. Il pavimento invece sembra che abbia una resa
un pò incerta. Infatti le mattonelle che sono di due colori
presentano una inclinazione prospettica sbagliata nello spazio.
L'iconografia
della Madonna del latte: curiosità.
Le
opere in cui si raffigura la rappresentazione iconografica della
Madonna del latte risalgono all'antichità. Sembra che addirittura si
trova qualcosa tra gli antichi Egizi. In Europa invece questa
particolare posa della Madonna che allatta la troviamo tra il
Trecento e la prima metà del Cinquecento, sino a quando il famoso
Concilio di Trento avvenuto nell'anno 1543 non vietò qualunque
rappresentazione nell'arte di questa specifica iconografia, vietando
per esempio le nudità e le parti intime nei personaggi sacri. La
Chiesa affermava allora che la Madre di Gesù Cristo non poteva
apparire o essere raffigurata con uno o tutti e due i seni esposti.
Questo perché sempre a dire della Chiesa qualunque osservatore che
guardava le opere d'arte con La Madonna del latte a seno nudo
venivano per così dire sviati dal vero giusto messaggio divino in
essi contenuti, inducendo magari queste persone ad avere altri
pensieri più carnali, più sensuali e irriguardosi verso queste
sacre immagini raffigurate. Sembra quasi una vera e propria censura
fatta in quell'epoca da parte della potente Chiesa. Io per esempio
non condivido molto questo per il semplice motivo che una bella
immagine d'arte dove si vede un seno di una madre che allatta il
proprio figlio non è altro che una straordinaria, naturale e
positiva immagine di un grande gesto di amore. Ricordiamoci che ogni
gesto che sia utile a dare e a far continuare la vita è sempre
qualcosa di positivo e di amorevole. Voi che cosa ne dite?
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