I
vasi in ceramica nell'antica Grecia attraverso la tecnica e la
lavorazione di questa importante forma che rese mitica l'arte di
alcuni artisti del passato.
Grazie
alla storia abbiamo imparato a conoscere che per la civiltà della
Grecia che come sappiamo per
quanto riguarda l'arte è stata davvero una delle più influenti e
importanti civiltà dell'antichità, la forma della lavorazione
della ceramica per realizzare
degli oggetti artistici, in cui rientra pure la tecnica che viene
definita arte vascolare
ossia la progettazione e la realizzazione di bellissimi vasi
greci decorati che tutti oggi possiamo vedere esposti in alcuni
dei più celebri Musei del mondo era una delle forme di arte più
rappresentative e seguite dai vari artigiani e dagli artisti
dell'epoca. Adesso vediamo come questi ottimi artisti riuscivano a
lavorare la ceramica nel passato, a volte con delle tecniche segrete
molto particolari capaci di dare alla fine di ogni lavoro degli
oggetti davvero stupendi, oggetti che oggi sono considerati dei
piccoli capolavori dell'arte talmente perfetti e di una bellezza
unica.
Le
fasi della lavorazione usata dai vasai greci per realizzare i vasi in
ceramica.
Per
realizzare questi splendidi vasi la lavorazione della ceramica
da parte di abili vasai greci era tra le fasi più importanti per
avere un perfetto esito finale. Come spesso può accadere nel mondo
dell'arte tra gli artisti gelosi o invidiosi del proprio lavoro anche
per gli antichi artigiani vasai si tenevano gelosamente nascoste le
proprie tecniche migliori, i trucchi e i segreti sull'arte tramandati
magari da padre in figlio della lavorazione delle ceramiche per
evitare che questi arrivassero agli artisti concorrenti. Se avete
notato ho scritto sopra artigiani greci e non artisti soltanto perché
in passato nelle antiche civiltà sino a un certo periodo storico
queste persone erano considerati soltanto dei semplici lavoratori
artigiani. Sarà poi col trascorrere dei secoli e con lo sviluppo
delle varie forme di arte che nella civiltà della Grecia nascerà
anche l'idea e il modo di definirsi come un “artista” per i
migliori artigiani della Grecia. Infatti prima non esisteva una idea
precisa o una piena coscienza dell'essere un artista in questi
lavoratori o di firmare magari un loro lavoro perché si riteneva un
opera veramente straordinaria e unica. Per i cittadini i vasai erano
infatti dei semplici operai o meglio dei bravi artigiani che
eseguivano dei lavori manuali come poteva essere per esempio un
operaio edile che costruisce una casa.
Vaso greco con figure nere su sfondo rosso |
I vasi
e le ceramiche greche del passato presentano in base al periodo in
cui vennero realizzati degli stili e delle decorazioni diverse
(leggete l'articolo sui vari stili). Per fare un esempio i vasi che
presentavano delle decorazioni con delle figure nere o delle
figure rosse dipinte su uno sfondo di diverso colore erano in
quell'epoca riconosciute dagli appassionati dell'arte e dai grandi
committenti come degli oggetti di vasellame di grandissimo pregio, al
punto che venivano usate nei loro commerci come se fossero degli
oggetti preziosi. Questi bellissimi vasi venivano realizzati di
solito con un tipo di argilla depurata. Era un tipo di argilla
priva di ogni più piccola impurità e imperfezione dovute alla
presenza di pietrisco o di piccole fibre vegetali. Per ottenere
questo risultato il vasaio come prima operazione preparava una
argilla quasi del tutto pura grazie a dei processi di decantazione e
di essiccazione particolari. La decantazione è un metodo in cui
l'argilla liquida viene depurata con un processo di separazione delle
impurità che rimangono in sospensione. Fatto questo l'argilla era
pronta per essere lavorata con il tornio. Il tornio è uno
strumento molto utile e indispensabile per ogni buon vasaio. La base,
o piano di lavoro del tornio è costituita da un disco piatto
collocato su un perno in pietra ove viene messa l'argilla da lavorare
che gira con una velocità variabile comandata dal vasaio stesso.
Questi con le proprie mani e con altri strumenti adatti riesce a
modellare facilmente i vasi o le altre forme desiderate. Vediamo
nell'immagine in alto un esempio di lavorazione dell'argilla al
tornio.
Vaso greco con figure rosse su sfondo nero |
In
questa prima fase molto importante, il vasaio dava la forma abbozzata
e modellava l'oggetto a seconda del progetto e del desiderio delle
persone che venivano in bottega a commissionare i lavori. La
modellazione del vaso avveniva quasi sempre in due tempi che sono
conosciuti col nome di abbozzo eseguito principalmente a mano
e dopo la rifinitura vera e propria che veniva eseguita con
dei particolari attrezzi che aiutavano molto l'artista per un lavoro
finale perfetto e preciso. Durante la lavorazione e la modellazione
dell'argilla al tornio usciva il vero talento artistico e la grande
abilità tecnica dei vasai più bravi, visto che era spesso difficile
ottenere delle particolari forme della ceramica aventi ricchi
dettagli o delle perfette rifiniture. Da tutti questi piccoli
particolari artistici i vari committenti notavano la classe di ogni
artista vasaio andando a scegliere poi tra i migliori di essi che
pian piano accrescevano la loro fama e il loro successo economico.
L'arte
dei vasi greci e la fase della decorazione da parte dei pittori.
Dopo
la suddetta prima fase di modellazione dell'argilla, il vasaio se era
un artista completo, cioè che era capace di eseguire da solo tutte
le fasi del lavoro passava alla decorazione del vaso oppure dava
incarico a qualche decoratore per lavorare alla fase di pittura e di
decorazione. Per la decorazione dei vasi greci ogni pittore usava
delle tecniche personali e magari diverse tra di loro. Alcuni per
esempio dipingevano il vaso a mano libera. Le pitture non mostravano
mai traccia di correzioni ma è probabile che usassero dei disegni
preliminari eseguiti con un attrezzo appuntito chiamato stilo. I
pittori dipingevano gli oggetti in ceramica o i vasi usando un
tipo di pittura chiamata vernice nera che però non era un colore
vero e proprio ma bensì un rivestimento lucido di argilla finissima
che acquisiva quel particolare colore nero soltanto dopo nel momento
della cottura.
Le
tecniche decorative più utilizzate in Grecia per i vasi erano di
solito tre tipi. Queste erano i vasi lavorati con la tecnica
delle figure nere, quelli con le figure rosse e le
tecniche policrome, con più colori. Per quanto riguarda la
tecnica di decorazione dei vasi greci mediante l'uso di figure nere
possiamo dire che è nata e si sviluppò soprattutto nella città di
Corinto intorno al VII secolo a.C. Queste figure nere erano dipinte
totalmente con il tipo di pittura accennato sopra, la vernice nera.
Su questa decorazione dopo la cottura venivano migliorati e resi
meglio tutti i vari dettagli aggiungendo un colore sopra dipinto
oppure mediante delle linee incise che venivano usate anche per i
contorni delle figure. In questo ultimo caso dove la vernice veniva
“graffiata”, veniva a emergere il colore naturale tipico
dell'argilla, quel particolare rosso-bruno. La tecnica degli artisti
greci per decorare i vasi mediante l'uso di figure rosse è stata
creata per la prima volta intorno alla seconda metà del VI secolo
a.C. Questo processo è praticamente l'inversione del primo, cioè
quello con le figure nere. Infatti tutto il vaso veniva dipinto con
la vernice nera a eccezione delle sole figure della decorazione che
rimanevano così di colore rosso e prendendo una maggiore vitalità
espressiva oltre che mettersi bene in risalto con lo sfondo del vaso.
Si disegnavano i contorni delle figure a mano libera e poi si
aggiungevano tutti i vari particolari e i dettagli degli oggetti con
una vernice più diluita. Era anche possibile usare da parte di
alcuni vasai la tecnica di una pittura detta “sovraddipintura”
(sotto la definizione), cioè stesa sopra al primo strato per
accentuare meglio e perfezionare i dettagli del vaso. Soltanto dopo
veniva dipinto il fondo del vaso di nero. Questo ultimo e facile
compito di solito veniva lasciato agli allievi o agli apprendisti
della bottega del vasaio. La tecnica policroma inventata anch'essa
dai celebri ceramisti di Corinto veniva usata soprattutto per vasi e
oggetti in ceramica di grandissimo pregio e valore. In età
Tardo-classica ebbero un periodo di grande successo e fortuna tutte
quelle opere e quei vasi realizzati con un fondo bianco e dipinti con
delle immagini di vario colore molto belle e vivaci.
La
sovraddipintura è la stesura della vernice dopo la cottura
del vaso che spesso veniva usata per ottenere la policromia.
L'arte
dei vasi greci e la fase della cottura.
Finita
la fase della decorazione da parte dei pittori o decoratori si
passava alla fase della cottura che era considerato dai vasai
come il momento più delicato di tutto l'intero lavoro artistico. La
cottura avveniva in fornaci adatte e preparate con grande cura
perché da loro dipendeva spesso la riuscita o l'insuccesso dei
lavori. Esse erano costituite da camere separate mediante delle
pareti di argilla forata (avente dei fori). Questo serviva a tenere i
vasi non in contatto diretto con il fuoco, dovevano ricevere il
giusto calore e i fumi. Per evitare difetti e imperfezioni ai pezzi o
ai vasi più pregiati a causa dei fumi durante la cottura venivano
usate delle fornaci chiamati a “muffola”. Con queste
particolari fornaci la camera dove vi erano contenuti i vasi da
cuocere era chiusa e separata da quella dove vi era la combustione e
il fuoco. La temperatura della fornace raggiungeva i circa 600 gradi
centigradi e a partire dal VII secolo a.C. Comprendeva tre fasi.
Nella prima fase il vasaio introduceva nella fornace dell'ossigeno. I
vasi con questo procedimento acquisivano un colore rossastro. Questo
ossigeno sempre con tecniche opportune dopo veniva eliminato nella
seconda fase e qui i vasi divenivano di color nero. Nell'ultima fase
si immetteva nuovamente ossigeno nella fornace. In questo modo le
parti dipinte restavano nere mentre quelle senza vernice assorbivano
più ossigeno e diventavano di color rossastro.
Leggete anche l'articolo (in tecniche e opere d'arte) che parla degli stili dei vasi greci.
Leggete anche l'articolo (in tecniche e opere d'arte) che parla degli stili dei vasi greci.
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