venerdì 13 dicembre 2013

Ecco quali sono i termini dell'Architettura con i nomi più utilizzati

Sotto trovare un elenco dei Termini dell'architettura con una semplice descrizione di essi. Questi sono i termini più utilizzati dagli architetti sin dall'antichità e sono arrivati sino ai nostri giorni. Sono elencati in ordine alfabetico per una vostra più facile individuazione.



Abaco è la parte terminale superiore del capitello di una colonna, in forma di parallelepipedo a base quadrata su cui appoggia l'architrave.
Abside è una struttura architettonica terminale di Edifici come le Chiese. La pianta presenta una forma semicircolare o poligonale posta al termine della navata centrale o a volte quella laterale. Generalmente viene coperta da un quarto di sfera o semicupola.
Alzato o (prospetto). Questo è la rappresentazione grafica, ridotta in scala di un Edificio visto frontale.
Acanto. L'acanto è un motivo ornamentale che imita le foglie dell'omonima pianta e che troviamo in un capitello Corinzio (arte greca) composto anche da altre decorazioni scultoree.
Acropoli. Con questo termine si indicava la parte alta della città antica. Presso la civiltà greca, in età classica si indicava il centro religioso della città.
Agorà era la piazza principale della città greca. Questa era generalmente porticata e circondata da edifici pubblici.
Anfipròstilo era il Tempio con una fila di colonne su entrambi i fronti ma privo di colonnato laterale.
Architrave è l'elemento orizzontale che collega fra loro due colonne o due pilastri e sostiene le strutture sovrastanti.
Arco è una struttura architettonica curvilinea che poggia su sostegni come possono esseri i pilastri, le colonne o i piedritti. Questa struttura è composta di conci di pietra o mattoni addossati tra loro. A seconda della forma data l'arco può essere del tipo:
arco a tutto sesto o a pieno centro se è semicircolare;
arco a sesto acuto o ogivale quando presenta un vertice costituito da due parti di cerchio;
arco cieco quando serve solo per lo scarico dei pesi della parete ed è chiuso completamente dalla muratura;
arco rampante se poggia su sostegni posti a livelli diversi e contiene le spinte di altre strutture;
arco a ferro di cavallo quando la base di questo è di lunghezza minore rispetto al suo diametro;
arco lobato quando è formato da tre o più curvature (lobi);
arco pensile, ossia un piccolo arco cieco con funzione puramente decorativa.
Assonometria. È la Rappresentazione grafica di un solido secondo i tre diversi piani di vista (dimensioni), cioè piano verticale, orizzontale e laterale.
Baldacchino. Elemento di copertura sostenuto da colonne angolari. A partire dal Medioevo il baldacchino fu costruito su altari e sepolcri.
Basilica. Edificio civile romano a pianta rettangolare suddiviso internamente in navate mediante file di colonne; la sua struttura venne successivamente ripresa dai cristiani per la realizzazione dei propri luoghi di culto che ebbero la stessa suddivisione interna della basilica romana con l’aggiunta frequente di un corpo trasversale (transetto) e di un vano semicircolare (abside) collocato nella zona orientale della costruzione.
Battistero. Edificio a pianta centrale a forma circolare o poligonale con copertura a cupola contenente il fonte battesimale. Il battistero sorgeva di solito di fianco ad una chiesa.
Bifora. Una finestra dotata di due aperture (luci) separate da una colonnina o da un piastrino.
Campata è lo spazio compreso tra due elementi portanti consecutivi (pilastri, colonne etc.) e collegati superiormente da un architrave, un arco o una volta.
Capitello è un elemento architettonico di raccordo tra il fusto della colonna e la struttura sovrastante.
Capriata. Struttura architettonica di forma triangolare costituita da travi di legno e utilizzata per sostenere il tetto di un edificio. Le capriate più semplici sono quelle formate da quattro travi: una base, due oblique e una centrale di sostegno.
Cassettone o (lacunare). È un elemento decorativo incavato o intagliato di forma generalmente quadrangolare usato per ornare i soffitti.
Cavea. Gradinata semicircolare destinata ad accogliere gli spettatori nel teatro greco e romano.
Colonna un elemento architettonico verticale a sezione circolare collocato a sostegno di archi e architravi. Generalmente la colonna è formata da una base, un fusto e un capitello.
Contrafforte è un elemento di sostegno collocato esternamente ai muri perimetrali di un edificio.
Cornice. Negli ordini architettonici classici parte della trabeazione sovrastante il fregio. Per estensione qualsiasi fascia ornamentale sporgente, posta a conclusione o a coronamento di una superficie.
Coro. Nella chiesa cristiana è lo spazio dietro l’altare maggiore riservato al clero.
Cupola. Una struttura architettonica emisferica destinata a coprire vasti spazi. La cupola poggia generalmente su una struttura cilindrica o poligonale detta tamburo.

Deambulatorio. Un corridoio praticabile posto dietro l’altare o intorno al coro.
Facciata Parte esterna di un edificio in cui di solito si apre l’ingresso principale. Nelle chiese si possono distinguere le seguenti facciate:
A capanna quando è coronata da un tetto a due spioventi;
A salienti, cioè con spioventi disposti a livelli diversi;
A trittico, cioè coronata da tre cuspidi.
Fregio. Un elemento architettonico che fa parte della trabeazione posto tra architrave e cornice.
Frontone. Struttura architettonica triangolare posta a coronamento di portici o finestre.
Girale. Elemento decorativo con motivi vegetali disposti a spirale.
Greca. Un motivo decorativo geometrico formato da linee rientranti ad angolo retto.
Guglia o (pinnacolo). Un elemento architettonico in genere stretto e allungato a forma di piramide o di cono posto a coronamento di campanili e torri.
Lanterna o (lanternino). Elemento architettonico posto sulla sommità di una cupola.
Lunetta. Parte di una parete limitata da un arco e spesso ornata da pitture o mosaici.
Matroneo. Nelle basiliche cristiane era il loggiato interno riservato alle donne.
Modulo. Unità di misura fissata convenzionalmente e sulla base della quale si rapportano le varie parti di un edificio allo scopo di creare un insieme armonico e proporzionato.
Nàos. Cella del tempio greco nella quale veniva custodita la statua della divinità.
Navata. Spazio longitudinale compreso fra due file di colonne o pilastri oppure tra due pareti.
Opistodomo. Parte posteriore della cella del tempio greco in cui si conservano gli oggetti destinati al culto.
Ordini architettonici. Sistema architettonico costituito da un insieme di regole stilistiche codificate relative alle forme e alle proporzioni di un edificio (trovate nelle tecniche gli Ordini Dorico, Ionico e Corinzio).



Peristilio. Nella casa romana era il cortile interno circondato da un portico a colonne.
Pianta. Rappresentazione grafica, in scala ridotta della sezione orizzontale di un edificio come se foste vista dall’alto. Si possono individuare vari tipi di pianta come potete leggere qui (pagina Tecniche e linguaggi dell'arte).



Piedritto. Un elemento architettonico verticale su cui poggia un arco o un architrave.
Pilastro. Sostegno architettonico verticale a pianta quadrangolare, poligonale o circolare. I tipi principali sono:
Cruciforme, formato da un pilastro quadrangolare cui sono addossate quattro semi-colonne;
A fascio o poliscilo, formato da più colonne o semi-colonne avvicinate e riunite in un solo blocco.
Pronao. Nel tempio greco era lo spazio antistante la cella (nàos). Il termine è stato poi utilizzato per indicare lo spazio che precede l’ingresso di un edificio sacro o di un palazzo.
Pulpito (pergamo o ambone). Nelle chiese cristiane era la struttura sopraelevata destinata alla lettura dei testi sacri. Può essere di legno, marmo o pietra e di forma circolare o poligonale sorretto da piastrini o colonne.
Pulvino. Elemento architettonico a forma di tronco di piramide rovesciata spesso ornato da trafori o rilievi e posto sopra il capitello.
Rastremazione. Restringimento del fusto della colonna verso l’alto o anche verso il basso.
Rosone. Finestra circolare collocata al centro della facciata delle chiese romane o gotiche, ornata da motivi disposte a raggiera.
Semicolonna o (lesena). Colonna tagliata in senso verticale e addossata a un pilastro o a una parete con funzione generalmente decorativa.
Sezione o (spaccato). Rappresentazione grafica, in scala ridotta della sezione verticale di un edificio o di una sua parte. E’ come se l’edificio venisse tagliato o spaccato in verticale per mostrarne l’interno.
Stilobate. Basamento elevato su gradinate sul quale sorge il tempio greco.
Strombatura (sguancio o sguincio). Sagomatura svasata verso l’esterno o verso l’interno di porte e finestre allo scopo di offrire una migliore illuminazione dei vani.
Tamburo. Struttura architettonica a pianta poligonale o circolare sulla quale si innesta la cupola.
Timpano. Superficie triangolare compresa entro la cornice del frontone, spesso decorata da rilievi e sculture.
Trabeazione. Insieme di elementi architettonici orizzontali sovrastanti colonne e pilastri. Nel tempio greco si suddivide in architrave, fregio e cornice.
Transetto. Navata trasversale che interseca il corpo longitudinale della chiesa formando una croce (greca o latina).
Trifora. Finestra dotata di tre aperture (luci) separate da colonnine o da pilastrini.
Triglifo. Elemento decorativo caratteristico del fregio del tempio dorico consistente in una lastra decorata da tre scanalatura verticali.
Volta. Copertura ad arco di un ambiente o di una parte di esso. I tipi di volta più frequenti sono i seguenti:
A botte, quando è semi-cilindrica e poggia su due muri paralleli;
A crociera, quando è formata dall’intersezione di due volte a botte.
Questo elenco nel corso del tempo potrà essere aggiornato con nuovi termini dell'architettura.


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