L'Impero
delle luci opera di Renè Magritte
oggi
parliamo di un opera realizzata da un grande artista del Novecento,
il belga Renè Magritte conosciuto e molto apprezzato come pittore
surrealista con quel suo particolare stile molto personale e spesso
enigmatico.
Impero delle luci di Renè Magritte |
Il
quadro in questione di cui vediamo sopra una immagine ha come titolo
l'Impero delle luci ed è stato realizzato da Magritte nell'anno
1954. esistono diverse opere con questo preciso tema che l'artista
realizzò in anni diversi tra il 1949 e il 1965. la collocazione di
alcune di queste opere è negli USA, in Belgio e nella nostra bella
città di Venezia.
la
tecnica utilizzata da Magritte per quest'opera è quella dei colori a
olio stesi su una tela avente le dimensioni di 146 per 113,7
centimetri circa.
Nell'impero
delle luci che vediamo sopra Magritte raffigura un paesaggio dove
vediamo una villetta che sembra isolata nel verde. Guardando
l'edificio notiamo che sembra immerso in una profonda e totale
oscurità. Le uniche cose che attenuano questo buio profondo sono
delle luci artificiali provenienti da delle lampadine accese che sono
all'interno di alcune camere della villetta e un lampioncino da
giardino esterno che rischiara sia il giardino fuori che anche il
laghetto davanti. Con una veloce occhiata all'opera di Magritte
quindi vediamo raffigurato un tranquillo paesaggio di sera reso con
dei dettagli molto precisi quasi fotografici. Ma se iniziamo a
fissarlo bene iniziamo a notare qualcosa di strano in esso. Ci
chiediamo prima di tutto se è giorno oppure notte. Guardando infatti
il cielo notiamo che questo è molto luminoso con delle nuvole
bianche. Questo non sembra essere un cielo notturno anzi, guardando
il cielo sembra proprio che l'orario sia quello mattutino. Contro
questo cielo azzurro, luminoso e rassicurante si stagliano però
delle masse nere e buie degli alberi, accentuati ancora di più dalle
luci accese di cui sopra. E queste ultime ci riportano sicuramente a
pensare alla notte, al buio. Il paesaggio così non è più quel bel
paesaggio ameno che speravano fosse ma diventa qualcosa di molto
strano di ambiguo. Crea una sensazione di disagio e inquietudine ed è
questo che l'artista Magritte vuole descrivere nella sua opera
l'impero delle luci. Ci fa pensare a qualcosa di tragico che è
potuto accadere anche se poi non vediamo nulla di ciò, non vediamo
un possibile pericolo per nessuno. Nessuna cosa sembra minacciare la
serenità degli abitanti della villetta raffigurata. Magritte vuole
trasmettere a noi attraverso questo capolavoro il senso di
inquietudine che può nascere dentro di noi quando per esempio delle
cose che per noi sono certe vengono ad urtare con delle cose che non
dovrebbero esserci e che portano a dei dubbi. Magritte ci parla delle
incertezze e delle contraddizioni che ognuno di noi spesso vive.
Questo tipo di associazione ambigua è molto simile alle immagini che
ci appaiono mentre stiamo dormendo. Quando per esempio nei sogni
mescoliamo frammenti di oggetti diversi e i confini tra cose distinti
scompaiono. È proprio questo il segreto del suggestivo linguaggio
figurativo usato da Magritte. Cioè senza abbandonare i mezzi
convenzionali del mestiere di pittore, mezzi come i colori a olio, le
tele, la resa esatta dei chiaro scuri o dei particolari della realtà
mette in dubbio la nostra abituale percezione di come noi vediamo il
mondo.
Quali
sono i valori espressivi dell'opera l'Impero delle luci di Renè
Magritte.
Abbiamo
detto che Magritte è uno dei più importanti rappresentanti della
corrente espressiva conosciuta col nome di Surrealismo. Come fecero
però altri artisti belgi anche Magritte al termine della seconda
guerra mondiale si allontanò da questa corrente artistica. Questa
rottura però non comportò la rinuncia dell'artista a rappresentare
il lato oscuro e misterioso della realtà. Per Magritte il mistero è
proprio nella realtà che ci circonda, nelle cose che conosciamo e
delle quali siamo abituati a vedere il solito aspetto quotidiano. È
questo il grande genio riconosciuto a Magritte. Riesce sempre a
disporre oggetti comuni e soliti in luoghi impensati e strani. Magari
li ingigantisce così da renderli impossibili. Basta un accostamento
insolito per rivelarci qualcosa del mondo reale che per usare le
parole usate dall'artista stesso “ha il potere di stupirci e
incantarci”. Nel dipinto di cui parliamo qui è bastato mettere in
contrasto il cielo luminoso con la parte bassa e oscura per farci
vedere un solito paesaggio ameno che si trasforma in qualcosa di
inquietante, di pauroso per i nostri occhi. Ci ha fatto pensare che
da un momento all'altro eravamo testimoni di un qualcosa di terribile
che accadeva tra quegli alberi.
Meraviglioso
Magritte.
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