sabato 25 marzo 2017

L'Espressionismo Francese e Tedesco nell'arte del primo Novecento

L'Espressionismo Francese e Tedesco del primo Novecento.
I Fauves o espressionismo francese
Come sappiamo i primi anni del Novecento portano soprattutto in Europa una ventata di grandi novità in numerosi campi. Il progresso fa passi da gigante, sta iniziando l'era industriale e la gente si riversa dalle campagne verso le grandi città. Anche in campo artistico durante i primi anni del Novecento si assiste a grandi cambiamenti portati da nuovi artisti e dalle avanguardie. Per esempio nell'anno 1905 nella città di Parigi alcune delle opere di giovani pittori che erano stati esposti presso il Salon d’Automne suscitano un grande scandalo e un grande sconcerto presso il pubblico che era andato a vederle. A tutto questo si aggiunge anche il totale disprezzo verso queste opere da parte di eminenti Critici dell'arte.

Henri Matisse opera Danza intorno i nasturzi


La caratteristica e la forza di queste opere non era stata capita all'inizio e aveva suscitato soltanto ira mentre invece esse avevano una grande forza espressiva ed una violenza cromatica mai vista prima. Subito gli Autori di queste opere vennero definiti Fauves che tradotto semplicemente ha un significato dispregiativo di belve. Sopra vediamo una di queste opere mal criticate intitolata Danza intorno ai nasturzi realizzata nel 1912 dal pittore Henri Matisse.
Gli Artisti che rientrano sotto questa denominazione di Fauves rappresentano con la loro arte la realtà non così come oggettivamente appare ma come essi diciamo la sentono nel profondo del loro Essere interiore. Per loro la pittura non deve descrivere ciò che vediamo e che ci circonda, insomma la realtà come ci appare ai nostri occhi ma deve esprimere le sensazioni che l’artista capta interiormente guardando e studiando Essa. Sono delle sensazioni e delle emozioni che dopo l'artista dovrà cercare di trasmettere al pubblico che le fa da spettatore nelle opere che realizza. Per questo preciso motivo l’arte dei Fauves viene definita come Arte Espressionista.
Possiamo distinguere la pittura Espressionista francese da alcune sue precise caratteristiche come per esempio l’uso di colori particolarmente vivaci, spesso innaturali che magari vengono accostati tra di loro in modo imprevedibile ed inusuale. Nelle loro opere gli Artisti espressionisti francesi semplificano di molto e appiattiscono le varie forme riprodotte che sono definite da una linea di contorno molto netta e marcata. Inoltre viene abolito il chiaroscuro tradizionale e anche la prospettiva che erano sino a quel momento delle regole tradizionali molto seguite da tutti gli artisti. Insomma si può dire che la pittura dei Fauves è molto disimpegnata, molto semplice da realizzare, quasi come se fosse stata realizzata da dei bambini. Qui sotto vediamo Casa a Chatou del 1905 di Maurice de Vlaminck.

De Vlaminck opera Casa a Chatou


Un artista dell'Espressionismo francese attraverso le sue opere non affronta questioni politiche e sociali. Egli riflette molto spesso la vivacità e l’ottimismo che dovevano respirarsi nella stupenda Parigi di inizio secolo. Gli artisti francesi adoperano il colore come uno strumento di espressione di gioia di vivere, di ottimismo che tutti gli uomini dovevano avere in quanto gli anni della prima guerra mondiale erano ancora lontani.
Tra i principali esponenti di questa corrente artistica definita Fauves o Espressionismo francese troviamo Henri Matisse (1869-1954), André Derain (1880-1954) e Maurice de Vlaminck (1876-1958).

Ernst L. Kirchner opera Cinque donne per la strada



L’Espressionismo Tedesco
Anche in Germania durante l'anno 1905 e precisamente nella città di Dresda si costituisce un gruppo di giovani pittori i quali sono accomunati dal desiderio di esprimersi liberamente, senza avere costrizioni o regole di nessun genere. Questi pittori tedeschi vogliono urlare le proprie verità al mondo, vogliono denunciare tutte le ipocrisie della società in cui vivono. E questo deve essere fatto attraverso le Loro nuove opere pittoriche. Sopra vediamo l'opera Cinque donne per la strada del 1913 di Ernst Ludwig Kirchner.
Al vivace ottimismo di una Arte diciamo disimpegnata degli espressionisti francesi, gli Artisti tedeschi contrappongono un Arte molto impegnata, quasi dissacrante capace di esprimere con immediatezza e sincerità inquietudini e angosce nell'osservatore. Anche il linguaggio artistico dei pittori espressionisti tedeschi si fonda su un utilizzo di colori violenti e innaturali. Gli artisti usano spesso costruire delle immagini contorte e deformate e per quanto riguarda le linee vengono utilizzate spesso linee spezzate, dure e spigolose. Come i Fauves anche gli Artisti tedeschi non utilizzano le leggi delle proporzioni e delle prospettive e non cercano di dare l’illusione dei volumi e della profondità. I pittori tedeschi vogliono soltanto comunicare attraverso i colori e le linee, oltre che una impetuosa violenza la visione drammatica e pessimistica che hanno nei confronti del mondo e della società contemporanea in cui purtroppo devono vivere ma che non accettano assolutamente.
I principali esponenti dell’Espressionismo tedesco sono Ernst Ludwig Kirchner (1880-1938) ed Emil Nolde (1867-1956) che insieme ad altri artisti danno vita tra il 1905 e il 1913 al gruppo della Brùcke che in tedesco significa “ponte”.

Emil Nolde opera La casa dei genitori


Per esempio nell’opera intitolata La casa dei genitori che vediamo qui sopra, realizzata nel 1916 circa da Emil Nolde con la tecnica dell’acquerello notiamo come l’artista comunica le sue emozioni servendosi dei colori che sono la chiave emotiva della maggior parte delle sue opere. In questa opera spiccano i forti contrasti tra rossi e verdi, gialli e azzurri addolciti però dalla tecnica dell’acquerello che conferisce al paesaggio un atmosfera quasi magica e sospesa. L’artista Nolde amava dipingere come soggetto emozioni e sensazioni di suoi ricordi lontani d’infanzia mettendo anche dei paesaggi naturali, utilizzando per dare una grande forza espressiva proprio il colore.

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