giovedì 13 febbraio 2014

Il Discobolo di Mirone nella scultura greca: la perfezione ideale del corpo umano

Il Discobolo di Mirone nella scultura della Grecia classica: dati e caratteristiche di uno dei più famosi capolavori dell'arte e della storia antica.
Il Discobolo di Mirone è il titolo con cui subito gli amanti dell'arte identificano una delle più importanti opere della scultura realizzate nel cosiddetto periodo classico dell'antica Grecia. E proprio grazie a stupendi capolavori che abbiamo la fortuna di ammirare e che oggi sono diventati anche un simbolo per tutta l'arte mondiale come sono le statue del Discobolo o quella del Doriforo per la scultura, o come i grandiosi progetti realizzati per l'architettura come sono le Acropoli di importanti città, i bellissimi Teatri greci o ancora i famosi Templi sacri con le loro perfette strutture, i loro elementi armoniosi, che l'antico popolo dei Greci divenne una delle civiltà più importanti e ammirate di tutta la storia, soprattutto per il livello raggiunto da alcuni artisti che hanno influenzato e cambiato per sempre il pensiero e il modo di fare arte. Sotto vediamo una immagine completa del Discobolo di Mirone.



L'opera del Discobolo o lanciatore del disco fu realizzata in origine intorno all’anno 450-455 a. C. da Mirone. Questo artista era considerato nel V secolo uno dei più grandi scultori bronzisti greci. Egli visse e lavoro tra il 470 e il 440 a.C. durante il periodo storico-artistico che gli esperti definiscono come la fine dello Stile Severo e l’inizio dell’età Classica. Mirone si dedicò soprattutto allo studio dell'anatomia e del movimento espresso dal corpo umano che poi raffigurava nelle sue opere. Purtroppo dell’originale in bronzo del Discobolo non si sa più niente e non si hanno neanche delle testimonianze certe sulla sua originaria collocazione ne sul motivo della sua committenza. Comunque per fortuna la bellezza dell'opera con l'atleta sportivo ci è arrivata attraverso alcune belle copie in marmo risalenti all’epoca romana. Una di queste che a detta degli esperti è la più bella e interessante è quella che viene chiamata la versione Lancellotti che si può ammirare presso il Museo Nazionale Romano. La sua altezza è di circa 124 centimetri, realizzata in marmo intorno al 450 a.C. La statua rappresenta la bellezza e la forza ideale di un giovane atleta greco, raffigurato con delle forme che mettono in risalto un fisico perfetto e muscoloso da fare invidia per intenderci. L'atleta è completamente nudo e si sta preparando a eseguire un esercizio sportivo ben preciso. Questo momento è l’istante esatto in cui l’uomo sta per lanciare il disco che tiene nella mano destra, da qui deriva il nome dell’opera. Il disco è uno degli attrezzi sportivi più antichi da lancio usati in una delle discipline durante le Olimpiadi. L'uomo è raffigurato con un particolare movimento naturale per il lancio, infatti vediamo il torso piegato in avanti e in semi-rotazione verso destra esattamente come il movimento sportivo viene richiesto a un vero lanciatore di disco. Il braccio destro sollevato all’indietro e quello sinistro appoggiato al ginocchio destro ci danno l’esatta posizione e il punto di massima carica e tensione per eseguire il miglior lancio dell’attrezzo. Con questo movimento il peso viene tutto caricato sulla gamba destra piegata che appoggia su un piede stabile con la pianta completamente a terra, mentre la gamba sinistra serve per dare il giusto equilibrio e appoggia sulla sola punta del piede. Guardando l’opera percepiamo esattamente il movimento del corpo negli istanti prima e in quelli dopo, prevedendo ciò che accadrà.



Si possono notare alcuni bellissimi dettagli come per esempio le vene e specialmente tutti i muscoli di questo corpo perfetto che sono contratti proprio per il movimento e lo sforzo che si sta eseguendo. Questi però sembrano in pieno contrasto con l’idealizzazione del volto sereno dell’atleta, assolutamente concentrato ma che non manifesta nessuna tensione per l’azione eseguita guardando i lineamenti del suo viso. Lo scultore greco con questa sua opera era interessato soprattutto a far vedere una rappresentazione di un particolare istante del movimento fisico dell’uomo. Questo tipo di sculture rientrano in quel linguaggio che gli esperti definiscono come la sospensione del movimento. Il Discobolo sembra costruito in una sorta di due dimensioni, cioè sembra che il corpo sia disposto su un unico piano e nella direzione del lancio. Mirone realizzò quest'opera cercando in essa anche una costruzione più lineare e geometrica delle forme, senza guardare troppo l’esattezza della tridimensionalità o quello che rende in una visione laterale.
Come spesso sentiamo dire la scultura greca ci ha insegnato davvero tanto regalandoci opere uniche e straordinarie come questa. Quindi facciamone grande tesoro.

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