lunedì 18 maggio 2020

Filippo Lippi il frate pittore tra i grandi del Rinascimento


Anche Filippo Lippi per vocazione prende i voti religiosi e si fa frate diventando quindi per tutti il frate pittore così come aveva fatto un altro suo collega artista e suo contemporaneo. Sto parlando di Guido o Guidolino di Pietro, nome all'anagrafe di colui che divenne celebre nella storia dell'arte col famoso nomignolo di Beato Angelico. Questo avviene per i due pittori nella bellissima città di Firenze all'inizio del Quattrocento, cioè durante un periodo storico molto ricco di cambiamenti e di rivoluzioni per l'uomo soprattutto nel campo della cultura e dell'arte che stava pian piano nascendo e che verrà conosciuto col nome di Rinascimento fiorentino.


Filippo Lippi Madonna con bambino e due angeli


Filippo Lippi insieme al Beato Angelico e a Domenico Veneziano vengono considerati la prima vera generazione di grandi pittori fiorentini venuta subito dopo il grande Maestro Masaccio, ossia colui che ha svolto un ruolo decisivo nella storia dell'arte e della pittura portando cambiamenti sia nelle tecniche che nelle idee spesso rivoluzionarie attraverso il nuovo uso della prospettiva e della resa espressiva delle opere. Inoltre Masaccio diede una elevata e centrale importanza anche alla dignità dell'uomo che veniva raffigurato nelle sue opere.


Filippo Lippi Autoritratto nel part


Qui in alto vediamo un Autoritratto di Fra Filippo Lippi nell'immagine che ritrae un piccolo dettaglio dell'opera intitolata Incoronazione della Vergine datata intorno al 1441-1447 e collocata presso il Museo degli Uffizi di Firenze.
Il pittore Filippo figlio di Tommaso Lippi nasce nella città di Firenze intorno all'anno 1406. Già sin da bambino Filippo Lippi purtroppo avrà a che fare con dei brutti momenti di vita. Infatti ha dovuto vivere alcuni brutti drammi dovuti ad alcuni lutti in famiglia per lui molto importanti. Infatti il giovane Filippo rimane orfano dei genitori quando ancora era in tenera età. Nei primi anni cresce in qualche modo con le cure e l'amore di una sua parente che gli esperti biografi affermano essere una sua zia. Quando compie otto anni il bambino viene affidato nelle mani dei Carmelitani, alcuni religiosi che vivono presso il vicino Convento del Carmine. In questo Convento Filippo Lippi inizia a crescere vivendo una vita molto serena e umile. Gli piace molto lo studio in generale ma soprattutto Filippo Lippi già da piccolo ha una grande passione che fa vedere a tutti i frati e al suo Priore che intanto si affeziona molto a lui al punto che lo aiuterà molto, quasi come fosse un padre. La passione che nutre con amore Filippo è quella verso l'arte in genere e verso la pittura in particolare, questa unita a un grande talento artistico che al giovane viene molto spontaneo. La semplice e quasi monotona vita vissuta da Filippo Lippi all'interno dell'edificio religioso lo portano in modo quasi naturale nel 1421 quando ha circa 15 anni a prendere i voti religiosi nell'ordine dei Carmelitani. Gli studiosi affermano che questa svolta di Filippo Lippi di prendere i voti e farsi frate sembra che sia dovuta soprattutto ad una sorta di consuetudine acquisita nel tempo. Cioè una ovvia continuazione della vita vissuta sino ad allora nel Convento. Dico questo soltanto per far capire ai lettori che vi è una certa differenza col pittore Beato Angelico che questa vocazione, questa diciamo chiamata Divina l'aveva sentita realmente nel profondo dell'anima. Da alcuni documenti storici trovati nel Convento del Carmine si sa anche che dal 1430 in poi frate Filippo Lippi viene riconosciuto e considerato da tutti anche con la qualifica di “Dipintore” che tradotto significa appunto pittore.


Filippo Lippi opera Madonna del trivulzio


In questo antico luogo religioso di Firenze che oggi dopo tante modifiche e cambiamenti è diventata La bellissima Basilica di Santa Maria del Carmine, Filippo Lippi ha sicuramente modo di studiare e imparare molto. Andrà anche ad ammirare i bellissimi capolavori degli affreschi della Cappella Brancacci realizzati dal grande maestro Masaccio e da Masolino da Panicale che sono considerate come i primi capolavori della pittura rinascimentale, capaci di influenzare con quella potenza espressiva e l'innovativa pittura la mente del Lippi e di chi li osserva ancora oggi.

Il famoso biografo dei pittori celebri del passato Giorgio Vasari che visse nel Cinquecento scriveva che molti fiorentini e critici dell'epoca erano convinti che lo spirito del grande Masaccio addirittura si era reincarnato nel corpo di Filippo Lippi attraverso quei grandi capolavori pittorici e quei luoghi sacri. Ma questa influenza del Masaccio a dire di altri esperti d'arte si vedrà soltanto nelle prime opere realizzate dal Lippi, opere come per esempio La Conferma della regola carmelitana o la Madonna del Trivulzio di cui vediamo una immagine su in alto. Filippo Lippi per la sua carriera artistica farà anche alcuni viaggi, spostandosi dalla sua Firenze verso la città di Padova e anche nella città di Prato dove realizzerà delle opere importanti commissionate ma di cui alcune oggi sono purtroppo andate perdute. In queste città come soprattutto nella sua amata città natale l'artista verrà spesso influenzato da nuove idee e dalla nuova ricerca artistica di grandi maestri dell'arte. Grande fu l'influenza del Beato Angelico per alcune opere del Lippi. Vediamo per esempio L'incoronazione della Vergine del 1441-47. Altri pittori importanti per la sua arte furono anche Masolino da Panicale, Paolo Uccello o il grande Donatello tanto per citare qualche celebre nome. Verrà influenzato dalla pittura e dal colore veneto, dalla nuova plasticità delle forme o dalla nuova concezione che si ha della luce in un opera. Tutto questo servirà a Filippo Lippi per formare il suo personale stile innovativo, il quale fonde sia lo spirituale appreso nel tempo a un qualcosa di sensuale attraverso il giusto uso di linee e di disegni. In seguito altri pittori imiteranno e elaboreranno la grande pittura del Lippi, arrivando anche ad un delicato lirismo come fece per esempio il grande Sandro Botticelli. Se guardiamo bene notiamo infatti un qualcosa che ci ricorda molto il Botticelli nell'opera del Lippi del 1465 intitolata la Madonna con Bambino e due angeli che vediamo su in alto. Nel 1456 il frate Filippo Lippi fa un altra importante scelta di vita e scappa insieme ad una monaca, tale Lucrezia Buti conosciuta prima. Inizia insieme a lei una storia piena di sentimento e di grande amore. Attraverso l'aiuto del potente Cosimo dei Medici che parla in favore dei due il Papa Pio II scioglie i due innamorati dai voti religiosi che li legano alla Chiesa e così sembra, non vi è però la certezza assoluta che si sposano nell'anno 1461. Dal grande amore tra Filippo e Lucrezia nasceranno anche due figli, Filippino e Alessandra. Filippino Lippi come sappiamo da grande seguirà le orme paterne e diventa anche lui un celebre pittore del Rinascimento.


Filippo Lippi opera Annunciazione


Filippo Lippi ormai famoso come pittore continuerà a lavorare alle sue opere che gli vengono commissionate tra la sua città e quelle vicino sino al 1469. Questo è l'anno in cui Filippo muore, mentre si trovava nella città di Spoleto. In questa città gli affreschi del Duomo poi ultimati da altri artisti restano l'ultima incompiuta sua opera. Tra le tante meravigliose opere arrivate sino a noi di Filippo Lippi vediamo anche una meravigliosa Annunciazione realizzata tra il 1435 e il 1440 con la tecnica della tempera su una tavola avente come dimensioni 100 per 161 centimetri e che oggi troviamo presso la National Gallery Art che si trova presso la città di Washington. La vediamo nell'immagine sopra.


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