Un grande realismo e
la sublime espressione della luce del Caravaggio.
Il pittore italiano Michelangelo Merisi, noto come il Caravaggio è uno dei grandi maestri che influenzarono l'arte e la pittura perché riuscì attraverso il suo indubbio genio e una perfetta
abilità tecnico-artistica a portare a un livello superiore mai visto questa forma d'arte, facendosi conoscere attraverso i suoi bellissimi capolavori che realizzò in un periodo a cavallo tra il secolo Cinquecento e i primi anni del Seicento. Il "Caravaggio" come era tradizione fare in quel tempo è il nomignolo che venne dato all'artista per essere identificato e deriva dal nome della località di nascita che oggi corrisponde alla zona del bergamasco. Riscoperto in tempi più
recenti il Caravaggio oggi viene celebrato in tutto il mondo dagli esperti e dagli storici
dell'arte come uno dei più grandi pittori della storia.
Questo
straordinario artista durante la sua pur breve ma intensa
vita e carriera artistica (visse soltanto 39 anni, 1571 - 1610),
inizia a rifiutare sin da subito tutti quegli artifici
e tutti quegli eccessi compositivi di quella corrente
artistica che si stava ormai diffondendo ovunque già da un po’ di
anni e, che è conosciuta nella storia col nome di Manierismo.
Caravaggio vuole
privilegiare un arte più vera e espressiva, che magari rappresenti
meglio la realtà che lo circonda e
soprattutto che sia a dimensione di tutti gli uomini, anche di
quelli più umili e miseri. Nella
pittura del Caravaggio
infatti, troviamo un linguaggio
più immediato e semplice, spesso i soggetti religiosi vengono
raffigurati con lineamenti più “umanizzati”
e devono soprattutto rappresentare anche la realtà contemporanea
dell’Artista. Nelle bellissime opere del Caravaggio, si notano nei
visi e negli atteggiamenti dei personaggi raffigurati (come
le Madonne, i Santi, Gesù Cristo ed altre figure), delle
espressioni naturali, corrucciate e magari piene di rughe per via
dell'età, che noi possiamo intravedere tutti i giorni, quando
guardiamo i nostri amici o i nostri simili. Vediamo anche nelle sue
opere, abiti contemporanei
dell’epoca dell'artista, a volte modesti o laceri che nulla
fanno pensare o associare agli sfarzi che può avere il potere e la
Chiesa Cattolica a quel tempo per esempio. Insomma con parole
semplici il Caravaggio, cerca di avvicinarsi e rappresentare al
contrario di tanti altri artisti prima di lui, alla “vera” realtà
che gli sta attorno con tutti i drammi e tutti i pregi che essa
porta. Le persone più umili o gli amici dei bassifondi del
Caravaggio poseranno o saranno
spesso presi a modelli per rappresentare dei personaggi nei dipinti,
che siano essi dei Santi o dei potenti Signori. Scene religiose o
scene di vita reale quotidiana vengono rappresentati in
ambienti spesso poveri e spogli diventando temi importanti delle sue
opere.
Questo oltre che anche per il suo caratteraccio gli portò
moltissimi guai, anche abbastanza seri e con dei processi giudiziari. Ma tutto questo non lo
distolsero affatto dal continuare sulla sua strada artistica, coi
propri studi tecnici-artistici e le proprie convinzioni, portando
così l'artista Caravaggio a sviluppare una tecnica pittorica
straordinaria e davvero unica, che cambio per sempre il modo di
concepire e realizzare le opere di molti artisti del futuro,
specialmente per quanto riguarda
l'uso e la riproduzione delle varie luci e delle ombre
nelle varie composizioni artistiche.
La
precisione del disegno e la cura nei particolari danno
un ulteriore concretezza alla realtà voluta
e riprodotta dal Caravaggio nelle sue opere. Mentre i
contrasti chiaroscurali creano volume, l’alternanza
tra luce e ombra oltre a dare il giusto risalto plastico alle
figure, si concentra sui lineamenti
dei volti o sui gesti più significativi della
rappresentazione, accrescendone in questo modo la drammaticità e
l’emozioni che l'artista vuole trasmetterci. (vediamo per esempio
un immagine sopra con La cena in Emmaus del Caravaggio, 1606
olio su tela Milano, Pinacoteca di Brera). Attraverso l'uso delle
luci e delle ombre, i capolavori del Caravaggio acquistano anche un
altro valore importante, quello dell'antico simbolismo che l'artista
rielabora e sviluppa ridando un nuovo vigore artistico. Spesso fin
dal Medioevo, la luce e l'ombra nelle rappresentazioni artistiche
hanno incarnato il rapporto tra forze contrastanti come per esempio
il bene e il male, lo spirito e la materia, la verità e la menzogna.
Nell'opera del Caravaggio (sotto) intitolata San Giovanni Battista
nel deserto del 1601-1602 per esempio troviamo alcune allusioni
simboliche. L'ariete per la tradizione medioevale simboleggiava Gesù
Cristo, mentre la fiamma che arde giù e il rosso del mantello
simboleggiano la grande passione suscitata dall'amore spirituale che
anima l'abbraccio con Gesù Cristo (ariete).
La ricerca
dell’infinito nell'arte del Seicento.
Il
Seicento fu un Secolo molto florido dal punto di vista delle
innovazioni artistiche e delle idee sull'arte
della pittura, tra tanti artisti vi furono anche alcuni che
diedero vita ad una corrente
pittorica molto spettacolare e fantasiosa.
Attraverso
questa particolare tecnica, gli artisti cercano di dare l’illusione
dello spazio infinito, del superamento del limite architettonico,
specie nelle grandi decorazioni di Cupole e Volte di importanti
Chiese e di grandi Palazzi pubblici e privati. Questa tipo di pittura
che possiamo chiamare
illusionista, sembra ai nostri occhi dilatare le pareti, sfondare
i tetti e i soffitti, creando delle meravigliose composizioni libere
e movimentate. Lo scopo di questa nuova e particolare tecnica
pittorica è quello oltre che di impressionare e stupire il
pubblico che osserva queste opere, di esaltare e fare sfoggio di
tutta la ricchezza ed il potere dei grandi Signori e Religiosi che
commissionavano questi straordinari lavori.
Tra
i principali Artisti che hanno fatto grande questa tipo di pittura
illusionistica, attivi soprattutto a Roma che era un centro di grande
potere per la Chiesa cattolica e non solo, troviamo sicuramente:
Giovanni Lanfranco (1582-1647), Giovanni Battista Gaulli
e Pietro da Cortona (1596-1669). A lato e sotto
possiamo vedere qualche piccolo particolare di straordinarie opere
realizzate da alcuni di questi grandi Artisti italiani. A lato un
Affresco di Giovanni Battista Gaulli, mentre sotto vediamo l'Affresco
di Pietro da Cortona.
L'uso del colore e
il grande dinamismo nella pittura del Seicento.
Abbiamo
già accennato in un altro breve articolo (vedi in Arte del Seicento) che l’Arte Barocca nacque in Italia e poi si
sviluppa e si diffonde durante il corso del Seicento in molti altri
Paesi dell'Europa. Al di fuori dei confini italiani per esempio si
mettono in mostra soprattutto alcuni artisti conosciuti come pittori
fiamminghi, come il celebre Pieter Paul Rubens (1577-1640),
considerato dagli esperti come uno dei più grandi pittori della
prima metà del Seicento. Possiamo notare che questo grande artista
nei propri lavori, raffigura spesso lo sfarzo ed il potere dei grandi
ricchi Signori e di personaggi della Chiesa e coinvolge l'occhio
dell’osservatore ad ammirare tutta la sensualità, la felicità e
l’esaltazione di tutto questo grande potere, grazie anche all'uso
di colori molto luminosi e brillanti, alle atmosfere gioiose e
all’espressività naturale dei visi dei personaggi raffigurati, che
sono vitali e felici. Proprio come lo stile Barocco vuole e diffonde
nella propria tradizione artistica (vediamo qui a lato un opera di
Rubens, Madonna in trono con Sant’Idelfonso e Sante conservata a Vienna al Kunsthistorisches Museum).
La pittura in genere
del Seicento fuori dall'Italia.
Mentre
Paesi come la Spagna, l’Italia e la Francia esprimono un linguaggio
artistico molto fastoso e anche monumentale attraverso i propri
Artisti, proprio per celebrare i grandi Signori e la Chiesa
cattolica nei paesi protestanti del Nord Europa il potere è
soprattutto nelle mani di ricchi mercanti che commissionano ritratti
e opere che abbiano come caratteristica quella di avere piccolissime
o medie dimensioni.
I
temi principali di queste opere sono in genere
paesaggi, nature morte e scene di vita quotidiana e sono i
famosi pittori fiamminghi che si specializzeranno in questi
temi diventando dei veri e propri Maestri per la ricchezza dei
dettagli e il realismo.
La
bellezza e l’espressività della luce nelle opere del
Caravaggio influenzeranno
anche un pittore fino a quel momento poco conosciuto e cioè
Rembrandt (1606-1669), il quale pensa che le luci e le ombre
siano degli strumenti espressivi
e di penetrazione psicologica importanti per la realizzazione di un
opera e possono riuscire a tirare fuori tutta l’interiorità
di ogni singolo uomo. L'artista Rembrandt diventerà in
seguito molto famoso anche per i suoi molteplici ritratti ed
autoritratti, in cui si può vedere come il pittore spesso indagava
la sua interiorità alla ricerca di risposte per i suoi naturali
dubbi umani (vediamo le immagini di due celebri autoritratti
di Rembrandt). A lato Autoritratto di giovane e sotto Autoritratto di
vecchio.
Molto
più luminosa e serena è la pittura di un altro grande Artista del
Nord Europa, Jan Vermeer (1632-1675) che predilige soprattutto
i paesaggi naturali e gli interni domestici, con scene di vita
quotidiana. La luce viene soprattutto utilizzata dal pittore Vermeer,
per poter indagare la realtà che lo circonda e riprodurla in modo
molto fedele e ricco di particolari. (vediamo sotto l'opera del
Vermeer Veduta di Delft del 1658 circa, museo dell’Aia).
Un
saluto.
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