martedì 23 ottobre 2012

Le Ziqqurat dell'architettura mesopotamica


I celebri e straordinari edifici conosciuti col nome di Ziqqurat erano delle importanti costruzioni che avevano una funzione religiosa realizzate da antichi popoli che abitarono in un grande territorio che si estendeva tra due importanti fiumi, il Tigri e l'Eufrate. Questo territorio che la storia e le testimonianze raccolte ci hanno fatto conoscere era l'antica Terra della Mesopotamia, oggi è il territorio dell'Iraq e le grandi civiltà che vi nacquero, sviluppandosi come società attraverso l'economia, l' arte e costruendo le Ziqqurat furono quelle dei Sumeri e quella degli Assiri o dei Babilonesi che nel corso di un lungo periodo storico durato più di tre Millenni diventarono le civiltà più importanti nel nostro vicino Oriente.




Le Ziqqurat con una breve descrizione.

Si hanno delle testimonianze che fanno risalire le prime costruzioni di Ziqqurat addirittura alla fine del III Millennio a.C. E proseguendo dopo con la costruzione in modo quasi costante da parte dei vari popoli mesopotamici che si sono succeduti nel tempo sino al III Secolo a.C. Ve ne sono alcune che sono diventate quasi leggendarie per la loro storia, come per esempio la Ziqqurat di Ur, la vediamo sopra in una immagine ripresa dall'alto o quelle di Babilonia o di Uruk. Queste costruzioni servivano agli antichi popoli come la raffigurazione e il simbolo di una montagna sacra che era capace di collegare attraverso dei riti la Terra con il Cielo e quindi l'uomo con il divino. Per questo motivo la Ziqqurat veniva costruita dagli architetti della Mesopotamia con grandi dimensioni, con una forma piramidale a terrazze e in una sede isolata che era adatta al culto religioso. Di solito questa sede isolata si trovava nel centro delle importanti città-Stato, mentre in seguito gli architetti e i sovrani pensarono di collegarla direttamente al Palazzo reale dove appunto abitava il re che era anche il primo Sacerdote. Guardando una Ziqqurat notiamo che questa ha una pianta quadrangolare mentre si innalza attraverso alcuni piani (di solito tre) fatti a terrazze di dimensioni sempre più piccoli. Alla fine nella sommità troviamo una torre sacra, considerata la vera casa del dio che poteva essere usata soltanto dal sovrano o dagli altri sacerdoti che si occupavano dei vari rituali. Per accedere a questa torre si doveva procedere al rito con una processione lungo un percorso particolare, salendo anche delle scalinate che collegavano i vari piani tra loro che simboleggiavano i tre livelli dell'universo, cioè quello terreno, quello celestiale e quello dell'aldilà. Sulle terrazze si trovavano poi alcune sale adibite per i vari dignitari reali o con altri scopi sempre religiosi.

La celebre Ziqqurat di Ur è una di quelle che si è conservata meglio arrivando quasi intatta sino ai nostri giorni e dandoci così la possibilità di poter godere e ammirare queste bellissime testimonianze che ci vengono da un passato davvero lontano.

Il Lamassù nell'arte della Mesopotamia antica


Il Lamassù o Lamassu di cui vediamo una immagine sotto era una sorta di antica divinità positiva per alcune delle civiltà più importanti del passato, primi fra tutti il popolo degli Assiri che come sappiamo nascono e si sviluppano sul territorio dell'antica Mesopotamia, nome che letteralmente significa “terra tra i due fiumi”, il Tigri e l'Eufrate nel vicino Oriente (oggi l'attuale Iraq).




Il Lamassù venivano raffigurati nell'arte mesopotamica in imponenti statue di diversi metri che venivano poste vicino alle entrate o lungo i principali passaggi o corridoi degli altrettanto giganteschi e straordinari Palazzi assiri, per sorvegliarli e proteggerli da tutti gli spiriti maligni e malvagi che potevano portare il male a corte. Per questi antichi popoli le statue dei Lamassù riunivano in loro tutta la forza che si trovava in cielo e sulla terra e quindi avevano un grande potere soprannaturale. Se andiamo a guardarli con più attenzione notiamo che queste statue hanno un aspetto diciamo ibrido, nel senso che è un miscuglio in quanto hanno la testa e il volto umani con indosso un copricapo regale con delle corna, che sta ad indicare i poteri divini e un corpo di un animale a quattro zampe con degli artigli o degli zoccoli e con due grandi ali. Guardando le statue che potevano essere realizzate dopo un lungo lavoro su grandi massi di alabastro o di altro materiale come il gesso, vediamo la grande abilità degli antichi artisti mesopotamici nel realizzare tutte le decorazioni e i dettagli molto ricchi. Meravigliosi sono i vari dettagli sulla capigliatura, sui finimenti che cingono il corpo dell'animale o quelli delle ali. Una bella curiosità sui Lamassù è anche quella che avevano cinque zampe raffigurate in una determinata posizione. Questa era stata una grande idea degli artisti in modo da poter raffigurare le statue in due pose diverse, in base a come si osservavano. Infatti vediamo che il Lamassù visto frontale ha una posizione di arresto, ferma mentre se lo osserviamo di lato vediamo che è in movimento. Questo particolare effetto si ha grazie all'intuizione degli artisti di allineare perfettamente le due zampe anteriori in modo che di lato se ne veda una soltanto (vediamo le immagini frontali o di lato).

L'arte della Mesopotamia tra origini e curiosità di una grande civiltà del vicino Oriente


Durante il lungo periodo storico che va dalla fine del IV millennio sino a buona parte del I millennio a.C., quindi parliamo dell'inizio di quasi cinquemila anni or sono nascono due nuove civiltà nel vicino Oriente che attraverso i secoli e i grandi cambiamenti portati per lo sviluppo sociale e politico diventeranno tra le più importanti e floride civiltà della storia. Queste due grandi popoli sono quelli dell'antico Egitto e delle civiltà della Mesopotamia, definite anche le Civiltà dei grandi fiumi per la loro posizione geografica. Infatti queste due civiltà sono nate e si sono sviluppate soprattutto grazie alle numerose risorse che importanti fiumi hanno dato a loro, il Nilo per gli antichi Egizi e il Tigri e l'Eufrate per la civiltà Mesopotamica.

La Mesopotamia con le sue civiltà, l'arte e le scoperte.

Il nome di Mesopotamia significa letteralmente “terra in mezzo ai fiumi”, appunto i fiumi Tigri e Eufrate e l'antico territorio che vi sta in mezzo era diviso dagli storici in Alta Mesopotamia, Media Mesopotamia e Bassa Mesopotamia. Esso è una vasta regione con una grande pianura ricca e fertile che oggi possiamo riconoscere nell'attuale Iraq e la sua capitale Baghdad, una terra ricca di fascino e di importanti reperti e rovine archeologiche che testimoniano l'importanza avuta dai vari popoli Mesopotamici che si sono succeduti nel tempo, popoli fieri e potenti come fu il primo, quello dei Sumeri ma anche gli Assiri, gli Accadi, i Babilonesi o i Persiani. Ognuno di questi popoli della Mesopotamia non si sono sovrapposti tra loro ma nascono nel corso del tempo e spesso anche in territori diversi della regione, ma tutti hanno lasciato un importante impronta nella storia che possiamo vedere nelle loro manifestazioni artistiche di cui fortunatamente numerose testimonianze sono arrivate sino ai nostri giorni. Nascono delle città-Stato importanti come Ur, Ninive, Babilonia, Ebla ed altre che erano considerate come il simbolo del centro del Cosmo sulla terra. Costruite e racchiuse da imponenti mura e divise da due assi ortogonali che venivano orientati ai punti cardinali, queste città sono state il centro di grandi scoperte, di grandi personaggi e di potenti re che attraverso la cultura e l'arte hanno saputo celebrare il loro grande potere e la forza della religione facendo realizzare meravigliosi arti figurative, statue o monumentali opere di architettura come grandi Palazzi dove collocavano grandiose statue chiamate Lamassù (trovate il link sotto) che servivano a proteggere dagli spiriti maligni. I Sovrani di queste civiltà erano intesi come degli intermediari tra i singoli uomini e gli dei. Un bellissimo esempio di questo è il celebre Codice di Hammurabi di cui vi è la leggenda che sia stato dettato direttamente dagli dei a questo sovrano. Durante la civiltà della Mesopotamia si sono fatte nuove scoperte sull'astronomia, sull'irrigazione e l'agricoltura e si è inventata la celebre scrittura cuneiforme.

venerdì 12 ottobre 2012

Fra Filippo Lippi le origini e le opere di uno dei celebri pittori del Quattrocento italiano


Anche un altro uomo che in seguito divenne un celebre pittore del Quattrocento italiano, parliamo di Filippo Lippi così come aveva fatto un altro suo grande collega contemporaneo ossia Guido di Pietro che è riconosciuto dagli amanti della pittura col più celebre nome di Beato Angelico prende i voti religiosi e si fa frate divenendo per tutti il “frate pittore” nella sua bella città natale che è Firenze, durante quel meraviglioso periodo storico ricco di cambiamenti (soprattutto per l'arte) che stava pian piano nascendo e fiorendo e che verrà definito in seguito col nome di Rinascimento fiorentino. Il Lippi insieme all'Angelico e al Veneziano sono considerati la prima vera generazione di grandi pittori fiorentini venuta subito dopo il grande Maestro Masaccio, ossia colui che ha svolto un ruolo decisivo nella storia dell'arte e della pittura, portando cambiamenti sia nelle tecniche che nelle idee spesso rivoluzionarie attraverso il nuovo uso della prospettiva e della resa espressiva delle opere, oltreché dando una elevata e centrale importanza anche nella dignità all'uomo che veniva raffigurato in esse. A lato vediamo un Autoritratto di Fra Filippo Lippi nell'immagine che ritrae un piccolo dettaglio dell'opera intitolata Incoronazione della Vergine datata intorno al 1441-1447 e collocata presso il Museo degli Uffizi di Firenze.

lunedì 8 ottobre 2012

Paolo Uccello grande artista del Quattrocento e la sua celebre opera La battaglia di San Romano


Paolo Uccello un artista italiano durante il secolo Quattrocento.

Il Quattrocento come sappiamo ormai grazie ai vari studi effettuati da esperti e storici viene considerato uno dei secoli davvero più importanti e intriganti da quando esiste la conoscenza umana. Questo è dovuto soprattutto ai grandissimi eventi e i cambiamenti (la scoperta delle Americhe o l'invenzione della stampa a caratteri mobili solo per citarne due che cambiarono per sempre l'intera umanità) spesso davvero rivoluzionari avvenuti durante questo periodo in molti settori della vita dell'uomo, settori come quelli dell'arte in generale o della pittura nello specifico.
 




È durante il secolo Quattrocento che vediamo nell'arte della pittura alcuni artisti che cercano di seguire le nuove idee e i nuovi concetti della pittura iniziati e portati avanti alla fine del Secolo prima da un grande artista italiano conosciuto col nome di Masaccio, considerato giustamente nella storia della pittura come l'iniziatore del Rinascimento italiano. E poi uomini magari prima sconosciuti e artisti già famosi che nell'osservare attentamente le meravigliose opere del Masaccio riusciranno a cogliere o a intuire prima di altri tutti quei dettagli, quei segreti o la grande forza espressiva trasmesse da esse attraverso i nuovi e rivoluzionari concetti sull'arte e che poi ognuno rielaborando e facendoli propri nello stile e nella tecnica ne seguono la strada con grande successo. Tra questi artisti italiani del Quattrocento che appresero e seguirono le lezioni dalle opere del Masaccio e che in seguito svilupparono un proprio percorso artistico che li rese famosi in pittura vi è anche Paolo Uccello.

mercoledì 3 ottobre 2012

L’Arte Romanica e i vari cambiamenti storici avvenuti dal XI al XIII Secolo


L'Arte Romanica per la storia dell'arte.
Facciamo un piccolo riassunto storico dei cambiamenti e degli sviluppi che avvennero durante il periodo definito dagli storici come l'età Romanica tra i secoli XI e l'XII-XIII. A lato vediamo la bellissima facciata di arte Romanica del Duomo di Modena, la Basilica dedicata a San Geminiano (1099-1250 circa).

Verso la fine del primo millennio e l’inizio di quello successivo si avranno molti cambiamenti, spesso davvero importanti in quasi tutta l'area del continente Europeo con una vera e propria rinascita in questi territori e nelle loro città che influenzerà positivamente molti settori come per esempio quello della cultura e delle arti in genere. Dall'XI al XIII secolo questa fase di benessere e di rinascita economica nasce soprattutto per via degli aumenti che si hanno nelle produzioni agricole con un migliore lavoro dei contadini, ma anche da un grande sviluppo che si avrà nell'artigianato attraverso l'abilità e il duro lavoro di numerosi e bravi artigiani che riescono a farsi conoscere per i loro bellissimi manufatti aventi spesso una qualità superiore ad altri. Tutti questi positivi aumenti di produzione e di ottimi lavori artistici portano come conseguenza naturale un grande aumento dei traffici e delle esportazioni commerciali dando anche un grande risalto pubblicitario e quindi una politica molto più giudiziosa e stabile, facendo rinascere e cambiare alcune città che erano in crisi da tanto tempo, che in alcuni casi si daranno un potere autonomo come per esempio quello di alcune città dell'Italia ove dalle ceneri del feudalismo inizieranno a sorgere i primi Comuni. Lo sviluppo come è ovvio intuire porta anche un forte e costante aumento della popolazione che inizia a spostarsi e a credere in un futuro migliore di prima. Nelle città col tempo si afferma un nuovo ceto sociale, che viene definito dagli storici come la prima borghesia costituita soprattutto da artigiani e ricchi mercanti. Come detto prima questo benessere e sviluppo economico farà nascere anche molte nuove iniziative culturali e artistiche, infatti in questo periodo vedremo la nascita e la fondazione delle prime Università, che col tempo come sappiamo e sino ai nostri giorni diventeranno i più importanti Istituti per la formazione e le scelte di studio e di lavoro delle future giovani generazioni. Sempre in questo periodo vi sarà la nascita di nuovi Ordini monastici che col tempo diverranno sempre più famosi e vi saranno delle lotte per le investiture tra il Papato e l’Impero.

Mentre in Europa i Comuni si diffondono in modo diseguale in Italia il Regno Normanno di Sicilia che era esteso a tutta l’area meridionale diventa promotore di importanti attività economiche e culturali. Alla fine del XI secolo l’Europa in piena ripresa economica e spirituale cerca di opporsi all’avanzata dei musulmani e dà inizio alle prime Crociate. Molto celebri e rimasti avvolti nel mistero sono soprattutto i Cavalieri Templari, un Ordine di monaci-guerrieri che avevano il compito di scortare e proteggere i numerosi pellegrini che andavano in luoghi religiosi simbolo, come per esempio Santiago de Compostela in Spagna o la stessa Gerusalemme.

Le idee nell'arte Romanica.
Questo nuovo risveglio, questa rinascita economica in gran parte dell'Europa dà un importante impulso anche nel campo culturale e artistico. L’Arte Romanica come verrà chiamata dagli storici si svilupperà come detto dagli inizi del XI secolo in quasi tutta Europa. Questo termine, cioè “romanico” indica un legame tra il nuovo linguaggio dell'arte e la formazione delle lingue romanze. Queste ultime, unendo il latino ai vari dialetti locali, hanno determinato l'evoluzione delle lingue che oggi troviamo in uso in Europa, lingue come il francese, l'italiano o lo spagnolo. L'arte romanica recupera e spesso mescola con influssi barbari, bizantini o arabi alcuni elementi tipici dello stile dell'arte Romana. Per esempio in architettura si iniziano ad utilizzare archi a tutto sesto e volte a crociera. In scultura torna l'attenzione verso la resa dei volumi, anche se le figure non hanno degli atteggiamenti naturali e le proporzioni tra loro non sono giuste come invece era tipico in Età Classica. Le grandi città diventeranno dei veri e propri cantieri a cielo aperto. Si costruiranno delle Piazze principali ove verranno edificati le grandi Cattedrali ed il rispettivo Campanile che la affiancherà. Si costruiranno anche delle belle piazze che avranno la funzione di mercato cittadino ed anche Palazzi pubblici (come quelli Comunali), di cui alcuni arriveranno fortunatamente sino ai giorni nostri in ottime condizioni per essere ammirati e sono considerati il vanto di alcune città d’Italia. Sotto vediamo per esempio una delle città tipiche di quest'epoca, si parla di San Gimignano con tutte le sue stupende Torri.



Ma la vera costruzione romanica che è il simbolo di quel tempo è sicuramente la Cattedrale ossia il vero centro della vita sociale e religiosa allora. I cittadini infatti non vogliono intenderla solo come un luogo di culto e di preghiera, ma per loro la Cattedrale è uno spazio dove la comunità si può riunire e si può rifugiare nei momenti di bisogno e di pericolo. Questa è l’edificio che raccoglie la memoria storica dei cittadini e gli oggetti più preziosi delle città.



Nella Scultura che in questo periodo vive in stretto rapporto con l’architettura si realizzeranno dei portali, dei capitelli con decorazioni che raffigurano temi fantastici, simbolici o religiosi. La pittura durante l'arte romanica è testimoniata soprattutto da le antiche miniature (vedere una immagine sopra di un particolare e cliccare per articolo) o dalle croci dipinte. Le immagini che si trovano sulle pareti delle Chiese o scolpite sui portali o sugli architravi compongono spesso delle scene religiose, e sono realizzate con forme semplici spesso per adattarsi in spazi ristretti. Alcune immagini hanno delle proporzioni errate, con corpi che misurano 4 volte la testa magari. Questo spiega il fatto che l'arte Romanica non ha come scopo l'imitazione della realtà o la rappresentazione della bellezza ideale, ma la semplice divulgazione della parola Divina. Quindi cerca di svolgere una funzione didattica, un proprio insegnamento religioso. In questo periodo storico attraverso l'arte Romanica si realizzeranno anche dei preziosi Mosaici in cui si può notare la persistenza di una marcata influenza Bizantina.
Se vi va di leggere dell'altro materiale sull'arte Romanica basta cliccare "arte romanica" tra le etichette a lato o cercando tra le pagine sopra.

Le miniature per l'arte una antica e preziosa tecnica pittorica


La miniatura è una antica tecnica pittorica nata soprattutto per decorare e quindi impreziosire importanti libri come i bellissimi e preziosi manoscritti (scritti a mano) contenenti testi sacri, preghiere o magari antichi codici e antiche pergamene. Questi libri che a volte troviamo di dimensioni imponenti e pesanti di cui alcuni arrivati fortunatamente sino ai nostri giorni, diventavano delle vere e proprie opere d'arte molto preziose al pari di un dipinto grazie all'abilità e alla grande pazienza di alcuni artisti (miniatori). Il termine miniatura deriva da “minio” che è un minerale di colore rosso che anticamente veniva usato per tracciare la prima lettera iniziale o il titolo degli antichi manoscritti, come sicuramente abbiamo già visto in qualche immagine.

La tecnica della miniatura nasce durante il periodo Ellenico ma il vero sviluppo si ebbe a partire dal secolo XI, quando in Età Romanica si iniziò a costruire i grandi Monasteri e le imponenti Cattedrali e vi era una grande dedizione per la religione cristiana. Alcuni Ordini di monaci all'interno dei loro Monasteri iniziarono la tradizione di trascrivere gli antichi testi sacri, attraverso un lavoro che richiedeva tanta abilità unita soprattutto a tanta pazienza perché questo lavoro veniva eseguito tutto a mano e alla sola luce di alcune semplici candele. I monaci pensarono all'inizio di ornare e decorare alcune lettere dei testi, per esempio quelle iniziali di ogni capitolo o di ogni paragrafo, che vengono chiamate “capolettera”, inserendo poi nel tempo pure delle piccole immagini tra le pagine che potevano servire a descrivere meglio gli episodi e le storie contenute nei libri. Nell'immagine che vediamo su in alto vediamo la bellissima miniatura della lettera maiuscola D del Salterio di Ingeborg datato al XIII secolo, la quale al centro reca una bellissima e dettagliata immagine.