mercoledì 3 ottobre 2012

Le miniature per l'arte una antica e preziosa tecnica pittorica


La miniatura è una antica tecnica pittorica nata soprattutto per decorare e quindi impreziosire importanti libri come i bellissimi e preziosi manoscritti (scritti a mano) contenenti testi sacri, preghiere o magari antichi codici e antiche pergamene. Questi libri che a volte troviamo di dimensioni imponenti e pesanti di cui alcuni arrivati fortunatamente sino ai nostri giorni, diventavano delle vere e proprie opere d'arte molto preziose al pari di un dipinto grazie all'abilità e alla grande pazienza di alcuni artisti (miniatori). Il termine miniatura deriva da “minio” che è un minerale di colore rosso che anticamente veniva usato per tracciare la prima lettera iniziale o il titolo degli antichi manoscritti, come sicuramente abbiamo già visto in qualche immagine.

La tecnica della miniatura nasce durante il periodo Ellenico ma il vero sviluppo si ebbe a partire dal secolo XI, quando in Età Romanica si iniziò a costruire i grandi Monasteri e le imponenti Cattedrali e vi era una grande dedizione per la religione cristiana. Alcuni Ordini di monaci all'interno dei loro Monasteri iniziarono la tradizione di trascrivere gli antichi testi sacri, attraverso un lavoro che richiedeva tanta abilità unita soprattutto a tanta pazienza perché questo lavoro veniva eseguito tutto a mano e alla sola luce di alcune semplici candele. I monaci pensarono all'inizio di ornare e decorare alcune lettere dei testi, per esempio quelle iniziali di ogni capitolo o di ogni paragrafo, che vengono chiamate “capolettera”, inserendo poi nel tempo pure delle piccole immagini tra le pagine che potevano servire a descrivere meglio gli episodi e le storie contenute nei libri. Nell'immagine che vediamo su in alto vediamo la bellissima miniatura della lettera maiuscola D del Salterio di Ingeborg datato al XIII secolo, la quale al centro reca una bellissima e dettagliata immagine.

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