mercoledì 25 gennaio 2012

L'arte e la pittura italiana di alcuni celebri maestri del Cinquecento


L'arte e la pittura nel Cinquecento con un cenno su alcuni grandi maestri italiani come Leonardo da Vinci, Raffaello Sanzio e Michelangelo Buonarroti.

Il nostro viaggio nell'arte, soprattutto nella pittura italiana del Secondo Rinascimento non può che iniziare con quello che viene definito giustamente uno dei più grandi geni in assoluto e cioè Leonardo da Vinci (1452-1519). Il grande maestro toscano era convinto sin da giovanissimo e affermava che soltanto attraverso l'esperienza e una attenta osservazione diretta della natura e dei suoi misteriosi e bellissimi fenomeni si può arrivare a comprendere bene e quindi a riprodurre nei propri lavori artistici la realtà che ci circonda. Proprio grazie alle esperienze dirette, ai suoi studi e a una attenta e seria osservazione Leonardo intuisce ed elabora alcune importanti soluzioni e delle tecniche artistiche che poi userà nelle sue meravigliose opere che lo renderanno celebre e immortale in tutto il mondo. Per esempio Leonardo sperimenta e sviluppa quella che verrà chiamata la tecnica dello sfumato che attraverso dei morbidi e sfumati passaggi chiaroscurali si possono far sparire le nette linee del contorno, dando così una resa espressiva molto più realistica. Celebre per esempio è lo sfumato con cui fu realizzata l'opera più conosciuta e ammirata del mondo, La Gioconda. Un altra grande intuizione nel campo della pittura di questo maestro è stata sicuramente l'invenzione e l'uso della tecnica chiamata della “prospettiva aerea”, capace di dare l'impressione della giusta profondità dello spazio in un opera. Leonardo capisce che i colori e i volumi del paesaggio che guardiamo ci appaiono man mano meno nitidi e definiti con l'aumento delle distanze. Questo succede in natura realmente perché tra i nostri occhi che guardiamo e lo spazio circostante vi è l'aria (intesa come atmosfera), la cui densità o lo spessore aumenta con l'aumentare della distanza. Leonardo guardando le montagne lontano nota che queste diventano sfocate e cambiano colore con la distanza, diventando di un colore grigio-azzurino come se fossero avvolte da una nebbiolina densa. Un bellissimo esempio di questo dove possiamo trovare l'uso della prospettiva aerea usata da Leonardo è il dipinto della Vergine delle rocce che vediamo sopra. Una delle versioni la possiamo ammirare presso il Museo del Louvre di Parigi.




Un altro grande artista del Rinascimento italiano che purtroppo non ebbe una vita lunghissima è Raffaello Sanzio da Urbino (1483-1520).



Questo grande artista che riuscì con la sua arte davvero eccelsa a fare scuola ed essere imitato da tanti altri cercò nelle sue opere di rappresentare la bellezza classica ideale, la grazia e l'armonia delle forme. Nei dipinti di Raffaello tutto sembra raffigurato in modo molto semplice all'apparenza. Questo è reso grazie al talento artistico e ai delicati rapporti che vengono a instaurarsi tra i vari elementi dell'opera. Le composizioni sono molto ordinate e soprattutto equilibrate e ci trasmettono un senso di grande armonia e bellezza. I corpi di Raffaello hanno tutti una forma perfetta e idealizzata mentre i volti degli stessi trasmettono sentimenti spontanei e semplici. Raffaello nella sua arte riesce a trovare un perfetto equilibrio tra ciò che è divino e ciò che è umano, rendendo i suoi personaggi nei dipinti ricchi di una grande forza espressiva e caratteriale che lo renderanno celebre ed eterno nell'arte, quella con la A maiuscola. Tra i tanti capolavori realizzati dell'artista vi sono alcuni bellissimi ritratti di donne e di Madonne con Bambino e alcuni Santi. Esse sono davvero stupende ed espressive come per esempio La Madonna Tempi del 1508 che vediamo sopra.


In questo stupendo secolo del Cinquecento italiano che vide fiorire e sviluppare le carriere artistiche di grandi geni capaci di rivoluzionare il mondo dell'arte un posto d'onore lo trova anche Michelangelo Buonarroti (1475-1564) che è entrato nell'Olimpo dei maestri soprattutto per il suo grande talento e l'abilità nell'arte della scultura oltre che essere un ottimo pittore e architetto. Straordinari capolavori marmorei come Il David o La Pietà solo per citare i più celebrati al mondo ci fanno sempre emozionare e gioire a vederli, rendendoci particolarmente orgogliosi di essere italiani come l'artista toscano. Per la pittura Michelangelo aveva una idea e una concezione personale un po' diversa rispetto agli altri pittori di quel periodo. Nelle sue celebri opere pittoriche infatti possiamo notare che le figure umane vengono realizzate con delle forme e dei volumi come se quasi fossero scultorei. Negli affreschi e nei dipinti dell'artista, i corpi umani sono realizzati con forme classiche ed idealizzati, per gli studi e l'amore che nutriva verso l'arte classica antica e le sue idee. Anatomicamente le forme sono perfette e armoniose e, specie quelle maschili esprimono una grande forza fisica unita ad una tensione morale interiore. Questi bellissimi risultati in pittura, Michelangelo li raggiunse oltre che per la sua grande preparazione in scultura, utilizzando nelle opere delle linee di contorno ben definite e soprattutto dei forti contrasti di luce attraverso il chiaroscuro, che davano i giusti volumi nello spazio, come possiamo vedere ammirando il celebre Giudizio Universale, un affresco all'interno della Cappella Sistina a Roma, o il bellissimo dipinto con i colori a tempera su tavola del 1503-1504 intitolato La Sacra Famiglia che vediamo qui a lato.

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