domenica 5 febbraio 2012

La Pietà di Michelangelo Buonarroti – un capolavoro scolpito nel bianco marmo



Oggi voglio parlarvi brevemente di una straordinaria e struggente opera d'arte creata dal maestro Michelangelo Buonarroti. Il capolavoro la Pietà.
Questo meraviglioso capolavoro conosciuto in tutto il mondo dagli appassionati dell'arte semplicemente col nome La Pietà di cui vediamo una piccola immagine qui sotto è stato realizzato da uno dei più grandi artisti e scultori di tutti i tempi, a parer mio il più grande fra tutti in assoluto. Sto parlando ovviamente del grande maestro italiano Michelangelo Buonarroti considerato anche uno dei massimi artisti in altri campi dell'arte visto che era anche uno straordinario pittore, un ottimo architetto e anche un bravissimo poeta. La Pietà è uno di quei lavori di scultura che vengono chiamati a tutto tondo ossia lavorata a 360 gradi ovunque intorno si può girare e ammirarla da ogni angolazione. L'opera è stata realizzata usando il famosissimo marmo bianco che viene estratto nelle montagne della cittadina italiana di Carrara dove il Buonarroti si recava personalmente a scegliere i materiali migliori da usare per le sue opere.




L'opera della Pietà è conservata ed esposta presso la bellissima e monumentale Basilica di San Pietro nella città del Vaticano a Roma, il piccolo Stato dove risiede il nostro Santo Padre. La Pietà è stata realizzata all'incirca negli anni 1497 e 1499, quindi quando Michelangelo pensate aveva soltanto circa 22 anni ed era ancora agli inizi della sua straordinaria e lunga carriera artistica. La scultura è di dimensioni medie, alta circa 174 centimetri, larga 195 ed ha una profondità di circa 69 centimetri. Viene considerata oggi uno dei maggiori capolavori scultorei che l'arte occidentale ci abbia trasmesso. Possiamo anche dire che sia uno dei primissimi capolavori che Michelangelo realizzò se si pensa che in quel periodo come detto aveva appunto soltanto 22 anni circa quindi molto giovane ma già nel pieno di idee concrete e di un grande talento artistico. L'opera è stata anche firmata da Michelangelo forse convinto fin da subito di aver eseguito un qualcosa di veramente grande e di straordinario. Infatti sulla fascia a tracolla che regge il bellissimo manto della Vergine affranta dal dolore possiamo trovare e leggere il nome dell'artista. Ci risulta che la Pietà sia la sola opera firmata dal grande artista e c'è anche un piccolo episodio che ci fa capire il motivo della sua firma, in quanto non usava mai mettere il suo nome nelle opere che realizzava. Sembra che un giorno lo stesso Michelangelo, senti parlare due signori tra di loro, mentre rimanevano affascinati e meravigliati davanti questa stupenda scultura. Uno diceva all'altro che l'artefice di tale bellezza era uno scultore lombardo, tale Cristoforo Solari. Per questo Michelangelo volle evitare qualunque confusione o dubbio di paternità e firmò la sua Pietà. Quest'opera, raffigura il momento forse più drammatico dell'episodio della Crocifissione di Gesù. Nell'opera riconosciamo subito infatti, la Vergine Maria (la Madonna) che tiene tra le braccia il proprio figlio Gesù Cristo, morto per tutta l'umanità sulla croce dopo tanti tormenti fisici e interiori. Il Cristo ormai morto è stato appena deposto dalla croce e i suoi aguzzini romani, lo consegnano nudo e pieno di piaghe, con un semplice straccio nelle mani della Santa Madre, affranta dal dolore per la grave perdita e per tutte le cose viste in quel supplizio.

Ammirando la Pietà di Michelangelo una delle prime cose che possiamo notare è la grande naturalezza e la perfezione dei due corpi. A differenza di altre Pietà dell'arte antica dove la tradizione voleva che i due corpi fossero “composti” con uno schema ben preciso, posizionati cioè la Madonna ritta in verticale e in posa rigida, mentre il corpo del Cristo in orizzontale dando una sensazione quasi irreale, di rigidezza. Nell'opera di Michelangelo che fu un grande innovatore nel campo della scultura invece troviamo la realtà, la naturalezza e la fisicità nei corpi. Quello di Gesù per esempio è perfettamente e naturalmente appoggiato, ci restituisce le giuste pieghe fisiche delle pelle e dei muscoli, che notiamo come se fossero davvero molli, in una parola sola “veri”. Per esempio guardate il muscolo che si distende naturalmente del braccio cascante del Cristo a causa delle dita della Madre che lo stringono con amore e delicatezza per non farlo scivolare. Viene quasi di andare a toccare con le nostre mani le vene perfette e pulsanti delle mani o le caviglie del Cristo, o magari le carni attorno al costato flagellate dalle fruste degli aguzzini, come se lo avessimo davanti a noi. L'artista con questa sua opera è riuscito a cogliere l'istante più intimo e più toccante che possa esserci tra una Madre ed il suo Figliolo morto. Mi chiedo cosa possa esserci di più straziante e drammatico al mondo di una immagine dove una madre sia sopravvissuta al figlio e quest'ultimo giace morto tra le braccia di Lei. Nessuna Madre vorrebbe vivere più di un figlio...

Nel viso della Madonna dopo tanto dolore, urla e lacrime sparse, ed ore di strazianti immagini del povero Figlio ucciso dagli aguzzini, sembra che si intraveda, quasi rassegnata la consapevolezza del grande progetto Divino di resurrezione e salvezza dell'umanità, per opera del figlio Gesù. Sembra che con il movimento della sua mano sinistra, la Madonna voglia invitarci a riflettere su quello che abbiamo davanti e sull'importanza del gesto divino. A mio parere La Pietà di Michelangelo è davvero una delle poche sculture che riescono a trasmetterci un importante messaggio positivo. È un opera che riesce davvero a sensibilizzare le persone, a trasmettere una grande sensazione di amore e questo sentimento nelle persone si è sentito anche quando nel Maggio del 1972 un folle armato di martello che si riteneva "il nuovo messia" riesce a sfregiare la Vergine, causando diversi danni. Qui sotto potete trovare un link per un video documentario preso sul sito della Rai che parla di questo spregevole atto che ha commosso il mondo intero con le meravigliose immagini sull'intenso lavoro del restauro. Io non vi nascondo che guardando le immagini di questo bellissimo volto così deturpato come se fosse il volto di "nostra" Madre mi si è spezzato il cuore, pensando ai tempi che viviamo e al male che aumenta e che ci facciamo ogni giorno gratuitamente.

http://www.arte.rai.it/articoli/lo-sfregio-della-piet%C3%A0/15870/default.aspx

Grazie anche di questo Michelangelo Buonarroti.

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