Il David di Michelangelo opera della scultura italiana tra storia e dati.
Il David dell'artista Michelangelo Buonarroti (1475-1564) è sicuramente una delle opere d'arte più belle e conosciute al mondo. Un vero e proprio capolavoro del genio e della scultura italiana. Illustri esperti dell'arte da sempre celebrano e studiano il David di Michelangelo, alla ricerca magari dei più piccoli segreti che il più grande scultore della storia abbia potuto celare in esso tra gli anni 1501 e l’inizio del 1505, gli anni in cui l'opera venne realizzata. Sembra che il David fu scolpito durante uno dei pochi periodi più sereni di Michelangelo, di quella che noi conosciamo come una carriera spesso travagliata, piena di problemi e di tormenti interiori. L'artista in quel periodo era molto giovane e aveva poco più di venticinque anni. Vediamo un immagine del David l'opera di Michelangelo.
Il David attraverso la sua posa e le sue forme viene considerato anche come uno bellissimo simbolo della Natura degli uomini evocando infatti una grande forza fisica oltre che una grande tensione. Addirittura molti artisti ed esperti dell’arte ritengono che questa scultura realizzata da Michelangelo sia l’oggetto artistico più bello ed esteticamente perfetto che mai sia stato concepito e creato da mente e mani umane. Una azzeccata opinione questa anche secondo me, sottolineata anche da alcune persone che soltanto al guardare il David vengono colti da improvvisi svenimenti, da sensazioni di vertigini e altri sintomi emozionali particolari causati proprio dalla bellezza e dalla perfezione dell'opera. Tutti sintomi che poi sono stati studiati e quindi riconosciuti clinicamente col nome di Sindrome di Stendhal detta anche sindrome di Firenze, la quale avviene in persone ipersensibili quando ammirano determinate opere artistiche.
Il David dell'artista Michelangelo Buonarroti (1475-1564) è sicuramente una delle opere d'arte più belle e conosciute al mondo. Un vero e proprio capolavoro del genio e della scultura italiana. Illustri esperti dell'arte da sempre celebrano e studiano il David di Michelangelo, alla ricerca magari dei più piccoli segreti che il più grande scultore della storia abbia potuto celare in esso tra gli anni 1501 e l’inizio del 1505, gli anni in cui l'opera venne realizzata. Sembra che il David fu scolpito durante uno dei pochi periodi più sereni di Michelangelo, di quella che noi conosciamo come una carriera spesso travagliata, piena di problemi e di tormenti interiori. L'artista in quel periodo era molto giovane e aveva poco più di venticinque anni. Vediamo un immagine del David l'opera di Michelangelo.
Il David attraverso la sua posa e le sue forme viene considerato anche come uno bellissimo simbolo della Natura degli uomini evocando infatti una grande forza fisica oltre che una grande tensione. Addirittura molti artisti ed esperti dell’arte ritengono che questa scultura realizzata da Michelangelo sia l’oggetto artistico più bello ed esteticamente perfetto che mai sia stato concepito e creato da mente e mani umane. Una azzeccata opinione questa anche secondo me, sottolineata anche da alcune persone che soltanto al guardare il David vengono colti da improvvisi svenimenti, da sensazioni di vertigini e altri sintomi emozionali particolari causati proprio dalla bellezza e dalla perfezione dell'opera. Tutti sintomi che poi sono stati studiati e quindi riconosciuti clinicamente col nome di Sindrome di Stendhal detta anche sindrome di Firenze, la quale avviene in persone ipersensibili quando ammirano determinate opere artistiche.
Come vediamo sopra la scultura del David raffigura il celebre personaggio narrato
nella Bibbia mentre armato di una semplice fionda, un arma che veniva usata in antichità attende in una posa
vigile e carica di tensione il momento di affrontare un terribile
avversario, il gigante Golia un grande guerriero nemico del suo
popolo. La storia racconta infatti che il giovane pastore David con grande coraggio dopo
essere stato convocato e scelto dal popolo ebreo ad affrontare il gigante nemico riesce a vincere la dura sfida uccidendo Golia con una pietra lanciata dalla sua fionda e diventando con questo gesto un eroe e anche una guida spirituale, il re del popolo di
Israele oltre che entrando con pieno merito nella storia e nella
leggenda dell'umanità.
Curiosità e storia
dell'opera il David di Michelangelo.
In data 16
agosto del 1501 l'Opera del Duomo di Firenze
commissionò all'artista toscano Michelangelo Buonarroti la realizzazione di una statua che doveva raffigurare il personaggio di David e la sua impresa contro Golia da collocare poi in uno dei contrafforti esterni posti nella
zona absidale della cattedrale di Santa
Maria del Fiore di Firenze.
L'artista per nascondersi da occhi indiscreti e quindi lavorare in tutta tranquillità costruì un recinto all'interno dell'Opera.
Il celebre blocco di marmo bianco era stato precedentemente sbozzato da
Agostino
di Duccio
nel 1464
e da Antonio
Rossellino
nel 1476
ma entrambi gli artisti abbandonarono la scultura giudicando il marmo
troppo fragile e quindi non poteva sostenere il peso solo sulla zona delle
gambe la cui apertura era stata scavata con particolari perplessità
per la parte del marmo situata sotto il braccio sinistro dell'attuale
statua. In quella fase era già previsto che l'eroe fosse nudo e che
la testa di Golia non venisse rappresentata. Il grande intuito di
Michelangelo invece fu quello di evitare di porre il peso della statua
sulla sola gamba sinistra ma appoggiando quasi il tutto sulla gamba
destra. Il marmo infine presentava una grande quantità di venature, dette "taròli"
che Michelangelo provvide a stuccare e ricoprire con della malta di
calce restituendo alla superficie la levigatezza tipica delle sue
sculture giovanili. A
scultura
già ultimata il Gonfaloniere di Giustizia
della
città
Pier Soderini
decise di collocarla in Piazza
della Signoria trasferendo
il valore simbolico del David da un contesto religioso a uno civile.
Per
quanto riguarda la scelta del luogo di esposizione Michelangelo
riuscì a imporsi
contro il parere di una commissione
composta da illustri artisti fiorentini tra cui vi erano Andrea
della Robbia,
Piero
di Cosimo, Pietro Vannucci, Leonardo da Vinci, Sandro Botticelli e
Cosimo Rosselli
che voleva collocare la statua nella Loggia dei Lanzi dove però
avrebbe avuto dei problemi di visibilità.
Così
il 25 gennaio 1504
fu deciso che la statua del David venisse collocata sul sagrato di
Palazzo Vecchio esponendolo tuttavia al degrado causato dagli agenti
atmosferici. Il trasporto dell'enorme opera fu terminato dopo quattro
giorni di viaggio il 18 maggio del 1504 all'interno di una gabbia
lignea che scorreva su delle travi unte di grasso di sévo mentre il
marmo era sollevato dal fondo per evitare che le vibrazioni del
trasporto lo danneggiassero.
Durante
il tragitto dell'opera in una pausa notturna un gruppo di giovani fedeli alla
fazione filo-medicea estromessa dal potere aggredì la statua
prendendola a sassate in quanto simbolo riconosciuto del governo
repubblicano. Michelangelo la rifinì sul posto dipingendo in oro il
tronco d'albero dietro la gamba destra e aggiungendo delle ghirlande
di ottone con foglie in rame dorato che cingevano la testa e la
cinghia della fionda.
Nel
1512 una saetta colpì il basamento della statua accentuando la fragilità del
marmo che presentava delle "crettature" cioè dei piccoli cedimenti all'altezza delle caviglie. Il 26 aprile
del 1527 durante la seconda cacciata dei Medici
da Firenze
ci furono dei tumulti in città e un gruppo di repubblicani
asserragliati in Palazzo Vecchio per difendersi dagli oppositori
lanciarono dalle finestre pietre, tegole e mobili che danneggiarono
seriamente il David causando la frantumazione del braccio sinistro
in tre pezzi e la scheggiatura della fionda all'altezza della spalla.
Il
Vasari stesso insieme all'artista Francesco
Salviati
raccolsero i frammenti della statua e li nascosero in casa Salviati.
Con il ritorno del Granduca
Cosimo I
si provvide al delicato restauro. I segni di questo episodio sono ancora
visibili sull'opera.
Il mito della statua
del David.
Il
successo del David di Michelangelo fu immediato all'epoca. L'umanista Pomponio
Gaurico
nel suo dialogo "De Sculptura" del 1504 lo porta come
esempio di arte eccelsa. Lo stesso fece Benedetto
Varchi
anni dopo mentre a testimonianza del mito che la statua incarnava
nella cultura umanistica rinascimentale valgono le parole di Giorgio
Vasari
nelle "Vite
de' più eccellenti architetti, pittori et scultori italiani,
da Cimabue
insino a' nostri giorni" nell'edizione del 1550.
scrive il Vasari:
"E
veramente che questa opera ha tolto il grido a tutte le statue
moderne et antiche, o greche o latine che elle si fossero... Perché
in essa sono contorni di gambe bellissime et appiccicature e
sveltezza di fianchi divine, né grazia che tal cosa pareggi, né
piedi né mani né testa che a ogni suo membro di bontà, d'artificio
e di parità né di disegno s'accordi tanto. E certo chi vede questa
non deve curarsi di vedere altra opera di scultura fatta nei nostri
tempi o negli altri da qual si voglia artefice".
Sin
dai tempi della sua prima apparizione la statua del David venne
celebrata come l'opera capace di mutare il gusto estetico del suo
tempo e di affermarsi a simbolo di
espressione ideale del rinascimento. Tutto questo grazie all'applicazione dello studio anatomico al fine
di rendere con forme virili, possenti e armoniche l'immagine del nudo
eroico tipiche del Buonarroti, la cui forma era la realizzazione
fisica di un complesso insieme di valori filosofici ed estetici. I
Fiorentini si immedesimarono con l'aspetto atletico e fiero del
giovane eroe rappresentato interpretandolo come l'espressione della
forza e della potenza della loro città nel momento del suo massimo
sviluppo e splendore. Per i sostenitori della Repubblica invece
divenne il simbolo della vittoria della democrazia sulla tirannide
esercitata in precedenza dalla famiglia Medici.
La forma del David.
Con
il suo David Michelangelo vuole rinnovare e riaffermare il canone della bellezza
maschile rinascimentale come anche la scultura classica greca del V secolo a.C. Un corpo
atletico al culmine della forza giovanile espresso da forme nate da
uno studio attento dei particolari anatomici come la torsione del
collo attraversato da una vena e dalla struttura dei tendini. Come le
vene sulle mani e sui piedi o la tensione muscolare delle gambe, contratta quella di destra su cui si appoggia il peso mentre distesa quella
di sinistra che si allunga per il movimento e la perfetta muscolatura
del torso. Sono poche le inesattezze come un muscolo sul polso destro
inesistente in realtà che Michelangelo si inventa per dare maggiore
forza espressiva al suo movimento e una riduzione innaturale della
spalla dovuta alla mancanza di materiale su cui lavorare. Inoltre per
correggere la visione dal basso, essendo una statua alta circa 410
centimetri Michelangelo ha realizzato la testa con una proporzione maggiore
rispetto al resto del corpo.
La
posizione del David di contrapposizione tra tensione e rilassamento
degli arti viene chiamata chiasmo
ed è il risultato di uno studio fatto nell'antica Grecia
dall'artista Policleto,
un eccellente scultore nonché autore del Canone nel trattato che parla delle
proporzioni del corpo umano.
Il
David dell'Accademia
è
ben diverso da altre interpretazioni che lo avevano preceduto come per esempio quella celebre di Donatello
dalle forme molto più delicate e poco virili che era ripresa dalla statuaria
ellenistica, interpretabili in senso religioso come l'eroe la cui la forza viene da Dio. Qui invece si trasmette un'idea di forza vera naturale, assolutamente autosufficiente.
Allo
stesso sistema di valori va associato lo sguardo fiero e concentrato
rivolto al nemico, le sopracciglia aggrottate, le narici dilatate e
la leggera smorfia sulle labbra che forse tradiscono un sentimento di
disprezzo verso Golia.
L'eroe biblico è rappresentato nel momento in cui si appresta ad
affrontare Golia il gigante filisteo. Nella mano sinistra infatti stringe ancora il sasso con il quale sconfiggerà il nemico da lì a
poco. Nel
David
di Michelangelo sono evidenziate anche le potenzialità espressive
del disegno che è la base dello studio e della conoscenza della
forma maschile praticato dal vero, spesso studiando dei cadaveri
trafugati.
In
ossequio al criterio della visibilità Michelangelo ingrandì alcune
parti, la testa e le mani che paiono sproporzionate anche se dal
disegno perfetto; questo perché il progetto iniziale dell'opera
prevedeva una visione dal basso a una grande distanza che richiedeva
accorgimenti ottici per una migliore resa espressiva del corpo. Questo
effetto parzialmente visibile anche durante la sua esposizione in
Piazza della Signoria si è ulteriormente attenuato in seguito al suo
trasferimento nel museo dove è stato collocato in un piedistallo più
basso di 63 centimetri. Nella
realizzazione degli occhi del David Michelangelo inventò una nuova
tecnica scultorea. Perforò le pupille affinché potessero catturare la luce e
creare un gioco di chiaroscuro che rende gli occhi molto più
espressivi e penetranti.
Osservando
attentamente il braccio destro del David di Michelangelo si nota che
ha preso ispirazione alla posizione del braccio realizzato da
Donatello
nell'Abacuc chiamato anche lo Zuccone.
Si
racconta che quando l'opera era quasi ultimata il gonfaloniere della
Repubblica Fiorentina Piero
Soderini
si recò da Michelangelo ad ammirare la statua. Dopo averla a lungo
osservata con interesse si rivolse al maestro dicendo che a parer
suo il naso del David era troppo grande. Michelangelo afferrò
allora un pugno di polvere di marmo e uno scalpello con cui fingere
di correggere il presunto errore. Un po' alla volta fece cadere la
polvere dalla mano chiedendo poi il parere del gonfaloniere il
quale soddisfatto dichiarò finalmente la perfezione dell'opera!
La
leggenda inoltre vuole che Michelangelo sia stato accusato dell'omicidio di un uomo
per poterne sezionare il cadavere ai fini di comprendere al meglio
l'anatomia del corpo umano e riportarla nella scultura. Ciò non
corrisponde alla realtà in quanto Michelangelo usufruiva grazie
alla disponibilità di un sacerdote della chiesa di Santo Spirito di
cadaveri allo scopo di studiarne l'anatomia.
All'atto
del collocamento della statua in Piazza
della Signoria davanti alla porta d'entrata di Palazzo Vecchio il David venne
rivolto a sud in segno di sfida alle popolazioni nemiche pronte ad
attaccare Firenze. Accanto a lui doveva essere posta anche un'altra
statua raffigurante Ercole a simboleggiare la forza sia fisica con Ercole che intellettuale con David dei fiorentini e della Signoria. Ma questa seconda statua non
fu mai realizzata da Michelangelo e solo in seguito venne scolpita da
Baccio
Bandinelli.
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