Chi
legge i libri di storia dell'arte conosce bene Andrea Mantegna ovvero
uno dei più grandi maestri della pittura italiana vissuto durante il
secolo Quattrocento.
Il Mantegna infatti attraverso il suo talento
artistico che lo porta a realizzare straordinarie opere a partire
dalla seconda metà del Quattrocento riesce a influenzare molti
artisti e da un grosso contributo all'arte e alla pittura in Italia
che intanto anche con il lavoro e gli insegnamenti di altri grandi
maestri delle Scuole dell'arte si sta affacciando in quel
meraviglioso periodo che tutti noi amiamo e conosciamo come il
Rinascimento italiano.
particolare della Camera degli sposi del Mantegna |
Le
origini di Andrea Mantegna, la città di Padova e la Scuola d'arte di
Francesco Squarcione.
Andrea
Mantegna nasce nell'anno 1431 a Isola di Carturo una località che
oggi si trova in provincia di Padova ma che in quell'epoca faceva
parte del territorio vicentino. L'artista dopo aver vissuto una
straordinaria carriera artistica che lo ha reso immortale con grande passione verso la pittura morirà all'età di 75 anni
nell'anno 1506 presso la città di Mantova.
Figlio
di un abile carpentiere sin da piccolo Andrea fece notare in famiglia
le sue precoci capacità creative e artistiche, con bellissimi virtuosismi su disegni e
colori. Per questo motivo il padre porta il figlio di appena 15
anni presso una importante Scuola di arte che era nata a Padova di
proprietà del maestro Francesco Squarcione. Anche in questa città
italiana così come stava avvenendo in altre ad esempio la
bellissima città di Firenze in quel periodo della seconda metà del
Quattrocento stava succedendo qualcosa di molto importante che
avrebbe cambiato per sempre il mondo dell'arte. Padova nella prima
metà del secolo infatti aveva beneficiato della presenza e della
maestria di alcuni grandi artisti toscani come Filippo Lippi, Paolo
Uccello o Donatello e ora si sviluppava e diventava sempre di più
uno dei centri più interessanti per tanti uomini di cultura e di
arte. E il vero centro per tutto questo nella città dove si poteva
davvero respirare, parlare o fare dell'arte era proprio la bottega
dello Squarcione.
San Sebastiano del mantegna |
Andrea
Mantegna entra nella bottega come allievo e aiutante del maestro che
era considerato un ottimo e rinomato pittore padovano, il quale dopo
lo “adotto” anche come fosse un figlio insegnandogli tutto ciò
che sapeva sull'arte. Pensate che straordinario talento artistico
doveva avere il giovane Mantegna, sicuramente il più bravo di tutti
gli allievi e visto che poi quando aveva soli 18 anni era già
considerato un vero maestro. Per questo motivo egli si volle rendere
indipendente dal suo primo maestro, non aveva più nulla da imparare,
anzi. Di carattere Andrea era molto intelligente e sveglio ed era
anche una sorta di mercante di se stesso, molto bravo e audace negli
affari. Sapeva come “vendersi” e stare in società o
pubblicizzare il proprio talento e la propria arte. Infatti a soli 22
anni nel 1453 si sposa con una certa Nicolosa, la quale era figlia
del celebre pittore veneziano Jacopo Bellini, uno degli ultimi
esponenti dell'arte Tardo-Gotica e sorella degli altrettanti celebri
artisti Giovanni e Gentile, i quali come molti sapranno diverranno
tra i principali esponenti della pittura veneziana durante la seconda
metà del Quattrocento. Andrea per l'arte già dagli esordi fu
influenzato oltre che dal suo maestro Squarcione dal quale ereditò i
primi rudimenti e le basi dell'arte pittorica anche un grande amore
verso lo stile dell'arte classica pure dalle opere e dalle novità
portate da artisti come Piero della Francesca, Filippo Lippi o Andrea
del Castagno e della pittura veneziana di Giovanni Bellini. Ma
soprattutto il Mantegna ebbe modo di vedere e studiare i meravigliosi
lavori di scultura realizzati da Donatello dai quali imparò molto,
per esempio la resa della prospettiva o dei volumi nello spazio che
poi divenne se guardiamo le sue celebri opere una delle sue più
importanti caratteristiche.
Straordinarie
opere di Andrea Mantegna.
Nella
sua lunga carriera artistica il Mantegna eseguì numerosi e
importanti lavori grazie a commissioni da parte di potenti e Signori
del tempo. Tra le opere più celebri e rappresentative dell'artista
citiamo sicuramente La camera degli sposi che vediamo in una
immagine in alto. Questa meravigliosa opera decorativa che in origine
venne chiamata Camera picta, cioè camera dipinta fu iniziata dal
Mantegna verso il 1465 e fu terminata dopo circa nove anni di lavoro
e pause nel 1474. L'immagine che vediamo è un particolare di un
famoso ciclo di affreschi realizzati in una delle stanze del torrione
Nord-Est del Castello di San Giorgio della città di Mantova. Questi
affreschi ricoprono e “investono” tutte le pareti e il soffitto
dando anche una meravigliosa illusione prospettica che sembra quasi
sfondare le architetture reali.
Andrea Mantegna opera il Cristo morto |
Un
altra celebrata opera pittorica del Mantegna ritenuta un vero
capolavoro da tutti gli esperti è il Cristo morto che vediamo
nell'immagine qui sopra, databile all'incirca tra il 1475 e il 1478.
Quest'opera è uno dei dipinti più celebri e conosciuti dell'artista
ed è considerata dagli storici e dagli esperti d'arte per la grande
forza espressiva, la perfetta tecnica della prospettiva usata e alla
sua compostezza quasi severa come uno dei grandi simboli del
Rinascimento italiano. Come vedete questo dipinto raffigura il Cristo
morto subito dopo la sua crocifissione. Egli è steso su di una
lastra di pietra e coperto da un semplice telo con alcune figure
accanto che sono addolorate per la grave perdita. Il dipinto è
realizzato col la tecnica che veniva usata all'epoca dei colori a
tempera, stesi su di una tavola in legno avente le dimensioni di 68
per 81 centimetri. Oggi l'opera la possiamo ammirare in tutta la sua
straordinaria bellezza presso La Pinacoteca di Brera a Milano.
E
ancora un altra delle opere famose del Mantegna è quella conosciuta
col nome di San Sebastiano che oggi ritroviamo collocata
presso il Museo del Louvre nella città di Parigi (in alto).
2 commenti:
allora ci sei!
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