martedì 16 dicembre 2014

Andrea Mantegna le origini e l'arte di uno dei più grandi pittori del Quattrocento

Chi legge i libri di storia dell'arte conosce bene Andrea Mantegna ovvero uno dei più grandi maestri della pittura italiana vissuto durante il secolo Quattrocento.
Il Mantegna infatti attraverso il suo talento artistico che lo porta a realizzare straordinarie opere a partire dalla seconda metà del Quattrocento riesce a influenzare molti artisti e da un grosso contributo all'arte e alla pittura in Italia che intanto anche con il lavoro e gli insegnamenti di altri grandi maestri delle Scuole dell'arte si sta affacciando in quel meraviglioso periodo che tutti noi amiamo e conosciamo come il Rinascimento italiano.


particolare della Camera degli sposi del Mantegna



Le origini di Andrea Mantegna, la città di Padova e la Scuola d'arte di Francesco Squarcione.

Andrea Mantegna nasce nell'anno 1431 a Isola di Carturo una località che oggi si trova in provincia di Padova ma che in quell'epoca faceva parte del territorio vicentino. L'artista dopo aver vissuto una straordinaria carriera artistica che lo ha reso immortale con grande passione verso la pittura morirà all'età di 75 anni nell'anno 1506 presso la città di Mantova.

Figlio di un abile carpentiere sin da piccolo Andrea fece notare in famiglia le sue precoci capacità creative e artistiche, con bellissimi virtuosismi su disegni e colori. Per questo motivo il padre porta il figlio di appena 15 anni presso una importante Scuola di arte che era nata a Padova di proprietà del maestro Francesco Squarcione. Anche in questa città italiana così come stava avvenendo in altre ad esempio la bellissima città di Firenze in quel periodo della seconda metà del Quattrocento stava succedendo qualcosa di molto importante che avrebbe cambiato per sempre il mondo dell'arte. Padova nella prima metà del secolo infatti aveva beneficiato della presenza e della maestria di alcuni grandi artisti toscani come Filippo Lippi, Paolo Uccello o Donatello e ora si sviluppava e diventava sempre di più uno dei centri più interessanti per tanti uomini di cultura e di arte. E il vero centro per tutto questo nella città dove si poteva davvero respirare, parlare o fare dell'arte era proprio la bottega dello Squarcione.


San Sebastiano del mantegna



Andrea Mantegna entra nella bottega come allievo e aiutante del maestro che era considerato un ottimo e rinomato pittore padovano, il quale dopo lo “adotto” anche come fosse un figlio insegnandogli tutto ciò che sapeva sull'arte. Pensate che straordinario talento artistico doveva avere il giovane Mantegna, sicuramente il più bravo di tutti gli allievi e visto che poi quando aveva soli 18 anni era già considerato un vero maestro. Per questo motivo egli si volle rendere indipendente dal suo primo maestro, non aveva più nulla da imparare, anzi. Di carattere Andrea era molto intelligente e sveglio ed era anche una sorta di mercante di se stesso, molto bravo e audace negli affari. Sapeva come “vendersi” e stare in società o pubblicizzare il proprio talento e la propria arte. Infatti a soli 22 anni nel 1453 si sposa con una certa Nicolosa, la quale era figlia del celebre pittore veneziano Jacopo Bellini, uno degli ultimi esponenti dell'arte Tardo-Gotica e sorella degli altrettanti celebri artisti Giovanni e Gentile, i quali come molti sapranno diverranno tra i principali esponenti della pittura veneziana durante la seconda metà del Quattrocento. Andrea per l'arte già dagli esordi fu influenzato oltre che dal suo maestro Squarcione dal quale ereditò i primi rudimenti e le basi dell'arte pittorica anche un grande amore verso lo stile dell'arte classica pure dalle opere e dalle novità portate da artisti come Piero della Francesca, Filippo Lippi o Andrea del Castagno e della pittura veneziana di Giovanni Bellini. Ma soprattutto il Mantegna ebbe modo di vedere e studiare i meravigliosi lavori di scultura realizzati da Donatello dai quali imparò molto, per esempio la resa della prospettiva o dei volumi nello spazio che poi divenne se guardiamo le sue celebri opere una delle sue più importanti caratteristiche.




Straordinarie opere di Andrea Mantegna.

Nella sua lunga carriera artistica il Mantegna eseguì numerosi e importanti lavori grazie a commissioni da parte di potenti e Signori del tempo. Tra le opere più celebri e rappresentative dell'artista citiamo sicuramente La camera degli sposi che vediamo in una immagine in alto. Questa meravigliosa opera decorativa che in origine venne chiamata Camera picta, cioè camera dipinta fu iniziata dal Mantegna verso il 1465 e fu terminata dopo circa nove anni di lavoro e pause nel 1474. L'immagine che vediamo è un particolare di un famoso ciclo di affreschi realizzati in una delle stanze del torrione Nord-Est del Castello di San Giorgio della città di Mantova. Questi affreschi ricoprono e “investono” tutte le pareti e il soffitto dando anche una meravigliosa illusione prospettica che sembra quasi sfondare le architetture reali.


Andrea Mantegna opera il Cristo morto



Un altra celebrata opera pittorica del Mantegna ritenuta un vero capolavoro da tutti gli esperti è il Cristo morto che vediamo nell'immagine qui sopra, databile all'incirca tra il 1475 e il 1478. Quest'opera è uno dei dipinti più celebri e conosciuti dell'artista ed è considerata dagli storici e dagli esperti d'arte per la grande forza espressiva, la perfetta tecnica della prospettiva usata e alla sua compostezza quasi severa come uno dei grandi simboli del Rinascimento italiano. Come vedete questo dipinto raffigura il Cristo morto subito dopo la sua crocifissione. Egli è steso su di una lastra di pietra e coperto da un semplice telo con alcune figure accanto che sono addolorate per la grave perdita. Il dipinto è realizzato col la tecnica che veniva usata all'epoca dei colori a tempera, stesi su di una tavola in legno avente le dimensioni di 68 per 81 centimetri. Oggi l'opera la possiamo ammirare in tutta la sua straordinaria bellezza presso La Pinacoteca di Brera a Milano.

E ancora un altra delle opere famose del Mantegna è quella conosciuta col nome di San Sebastiano che oggi ritroviamo collocata presso il Museo del Louvre nella città di Parigi (in alto).


2 commenti:

elda ha detto...

allora ci sei!

svagando.myblog.it ha detto...

allora ci sei!