giovedì 21 novembre 2013

Il Sarcofago degli sposi un bellissimo oggetto funebre dell'arte Etrusca


Per l'arte Etrusca una scultura con il Sarcofago degli sposi.
In quelli che noi sappiamo essere degli antichi siti archeologici in Italia spesso sono stati rinvenuti dagli esperti duranti gli scavi moltissimi oggetti o opere di arte Etrusca risalenti al loro periodo. Alcune di questi siti sono delle tombe che fanno parte delle celebri necropoli Etrusche ritrovate colme di bellissimi oggetti e con tanti arredi funebri che ci indicano gli usi e la cultura di questo antico popolo. Sotto vediamo il famoso Sarcofago degli sposi.



La civiltà degli Etruschi infatti si dedicava molto ai loro morti con dei particolari riti e delle usanze che servivano ad onorarli. Sono state scoperte delle bellissime tombe ancora intatte e complete di tutti gli oggetti funerari. Tra di questi vi erano anche dei particolari sarcofagi realizzati in terracotta che hanno avuto un ruolo di primo piano nella tradizione e nella scultura dell'Etruria. Alcuni di questi sarcofagi sono provenienti dalla antica città di Cere che corrisponde alla nostra odierna Cerveteri. Per quanto riguarda le sculture create dagli artigiani etruschi per le decorazioni delle tombe o dei sarcofagi queste erano realizzate quasi sempre con la tecnica a tutto tondo. Per il rito funebre si usava anche realizzare dei vasi particolari chiamati canopi che erano delle urne per le ceneri, simili a quelle usate per esempio dagli antichi Egizi quando imbalsamavano i loro sovrani e che contenevano le viscere e gli organi dei morti, ma anche simili a quelle biconiche villanoviani ma con la variante che quelle Etrusche presentavano una testa scolpita al posto di un elmo superiore.
Il sarcofago degli sposi per la scultura Etrusca.
Dal VI secolo a.C. in poi gli scultori etruschi iniziarono a riprodurre delle figure umane intere che raffiguravano i defunti sulle lastre dei sarcofagi. Queste figure scolpite molto ricche nei dettagli spesso potevano essere formate da due personaggi, raffigurando il marito e la moglie in un atteggiamento semplicemente di tenerezza e molto familiare. Per vedere un bellissimo esempio di queste particolari sculture funebri dell'arte Etrusca che sono conosciuti col nome di Sarcofago degli sposi dobbiamo andare nella città di Roma presso il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia (immagine sopra). Presso il celebre Museo del Louvre di Parigi esiste un altro sarcofago degli sposi molto simile all'altro (sotto).




Il sarcofago ha come dimensioni 140 centimetri circa di altezza e 202 centimetri circa di lunghezza ed è realizzato con la terracotta. L'opera che è stata ritrovata in una necropoli presso Cerveteri risale intorno al 520 a.C. e rappresenta due sposi che sono distesi su quello che una volta veniva chiamato triclinio (kline), ossia il lettino che veniva usato anticamente durante i banchetti. Si intuisce dalle pieghe del “tessuto” che il lettino è rivestito di un materasso morbido. L'atteggiamento dei due sposi è quasi rituale e presenta nelle pose una grande compostezza. Il marito si poggia grazie al suo gomito sinistro su un cuscino mentre i volti dei coniugi sono girati verso lo spettatore. L'opera ci trasmette un grande affetto tra i due personaggi testimoniato anche dal braccio destro dell'uomo che si poggia sulla spalla della donna. Inoltre la donna raffigurata proprio al fianco del marito simboleggia una tradizione molto matura e un grande rispetto che si aveva nei confronti delle donne in questa antica civiltà Etrusca. La scultura presenta dei volumi molto netti e precisi nella parte superiore del busto mentre via via che si scende verso le gambe i dettagli diminuiscono. Inoltre le mani e le braccia dei due creano un effetto di movimento e generano delle luci e delle ombre molto belle.

Se vi interessa potete continuare a leggere altri articoli sull'arte e la scultura Etrusca attraverso le varie opere di questa antica civiltà, basta andare su Arte Etrusca nella pagina I capolavori dell'arte che vedete su in alto nel sito.

1 commento:

GiovaneDiLungoCorso ha detto...

Mi piace moltissmo quest'opera d'arte! volevo usarla come copertina per il mio e-book https://www.amazon.it/Kamasutra-Terza-Et%C3%A0-Roberto-Bera-ebook/dp/B00RUNN4WG ma non ho potuto per evitare grane con il museo. Comunque nel testo dedico un capitolo a questi nostri simpatici antenati