Il
celebre quadro che molti appassionati di arte conoscono e che ha come
titolo Campo verde di grano è uno dei meravigliosi lavori
artistici realizzati da uno dei più grandi pittori dell'Ottocento e
cioè l'olandese Vincent van Gogh. Quest'opera che oggi si
trova presso la Narodni Galerie della città di Praga è una tela
dalle dimensioni medie di circa 73,5 per 92,5 centimetri e la tecnica
usata dall'artista per realizzarla nell'anno 1889 è quella della
pittura con i colori ad olio. (vediamo sotto una immagine di questa
importante opera di Van Gogh).
Come
già abbiamo accennato in altri brevi articoli, durante la breve e
purtroppo tormentata e drammatica vita vissuta dal pittore olandese
Vincent Van Gogh (visse soltanto 37 anni, dal 1853 anno di nascita
sino al 1890 quando morì insieme al grande talento e alla propria
follia) nella seconda metà dell'Ottocento, questi si appassionò
all'arte e alla pittura, facendosi influenzare soprattutto dalla
nuova corrente artistica e dai lavori dei pittori Impressionisti nati
proprio in quel Secolo, ricco di grandi cambiamenti e innovazioni
anche per la storia dell'arte. Van Gogh con la sua arte riuscì anche
a vedere e andare oltre a quelle idee e a quelle tecniche artistiche,
spinto dalla forza delle grandi passioni sociali che pian piano
stavano sconvolgendo e cambiando letteralmente gran parte del mondo e
il modo di pensare degli uomini in quel periodo. Possiamo dire anche
che la sua produzione artistica, fu segnata profondamente da una vita
che se pure breve, gli diede soltanto dei tormenti interiori e delle
violenze, sia fisiche che mentali che lo portarono alla fine alla
pazzia vera e propria. C'è tutto il suo essere Van Gogh in ogni sua
opera.
Descriviamo
l'opera Campo verde di grano di Van Gogh.
Il
quadro citato sopra, come si può anche facilmente capire dal titolo
raffigura un campo di grano, ove si scorge anche una casa di campagna
o una fattoria e un grande cipresso. Quindi è una immagine di un
paesaggio reale, naturale che però viene caratterizzata in modo del
tutto particolare dall'artista. Il pittore amava questi paesaggi con
questi estesi campi di grano dorati, al punto da dedicargli molti
disegni e alcuni dipinti. La natura raffigurata in questo quadro
sembra profondamente animata da un segno tipico, che col tempo
abbiamo imparato a riconoscere come un segno caratteristico della
mano di Van Gogh. Questo segno è molto mosso e assume le diverse
forme del punto, del tratto o della linea. La linea a volte è molto
sottile, spesso curva e chiaramente definita. A volte la linea invece
è marcata, ondulata, movimentata, insomma potremmo dire quasi
“tormentata”, proprio come il carattere e l'intimo profondo di
chi le ha realizzate su quella tela. Le linee sono evidenziate dalle
pennellate che vanno in ogni direzione, come se fossero mosse dal
vento, esattamente come il vento che muove i cespugli di questo
quadro e che sembra faccia ondeggiare le spighe dorate di grano e il
grande cipresso al centro, oltre ad agitare quelle nuvole in cielo.
I
colori nel quadro sono molto forti e il loro accostamento oltre ad
essere fortemente espressivo, contribuisce a definire anche lo
spazio. Infatti vediamo in primo piano il limitare del campo con
l'erba che viene mossa dal vento. Poi abbiamo il grano col suo colore
giallo naturale, che sembra piegarsi e venirci incontro per le
sferzate del vento. Le tonalità di verde degli alberi e del cipresso
di un verde più scuro, costituiscono un piano intermedio e poi
troviamo infine i colori più freddi, come l'azzurro di montagne
lontane e del cielo, dove delle nuvole sembrano farsi minacciose a
causa del vento e questo sembra costituire una sorta di piano di
sfondo.
I
colori usati da Van Gogh, sono stesi in modo molto denso, pastoso e
sono ben visibili e chiari i segni delle pennellate lasciate. La
superficie sembra mossa, quasi in rilievo, suggerendo in questo modo
all'osservatore che ammira il quadro, l'idea di volume oltre che dare
quella sensazione tipica di rugosità, che troviamo spesso in tanti
quadri dell'artista.
Insomma
da questo quadro, come per tanti altri della produzione di Van Gogh,
possiamo capire che il colore è usato non in senso “naturalistico”
o normalmente, cioè per dipingere e colorare le varie sezioni del
quadro. Qui il colore viene usato come un mezzo, uno strumento adatto
a far sfogare e quindi ad esprimere dei concetti che vanno al di là
del colore stesso. Il colore è qualcosa di fortemente espressivo per
Van Gogh, che attraverso gli accostamenti di tinte contrastanti
intende infatti rendere manifesto tutto il suo contrasto interiore.
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