martedì 4 aprile 2017

Architettura e artisti italiani nel Cinquecento

L'architettura nel secolo Cinquecento e alcuni dei principali architetti italiani.
Tutti noi appassionati dell'arte sappiamo bene che per quanto riguarda la storia dell'arte in generale durante gli anni del Cinquecento sono accaduti degli eventi molto importanti capaci di portare grandi novità e grandi idee in tutto il mondo culturale ma soprattutto è in questo secolo che nasceranno alcuni dei lavori artistici più belli della storia che oggi possiamo ammirare in importanti Musei. Parliamo di capolavori assoluti dell'arte che sono stati realizzati attraverso studi approfonditi e il grande genio di alcuni maestri italiani come per esempio Leonardo Da Vinci o Michelangelo Buonarroti tanto per citarne due.

Donato Bramante part Tribuna Chiesa S.Maria delle Grazie


Anche nel campo dell'architettura italiana durante gli anni del Cinquecento vediamo nascere delle nuove idee spesso rivoluzionarie portate da alcuni artisti che daranno un forte impulso all'architettura del futuro.
Durante i primi anni del Cinquecento alcuni architetti pensano al passato andando alla ricerca di alcuni temi che erano stati già trattati nel secolo precedente. Questi temi saranno poi elaborati e sviluppati in modo diverso dagli architetti inserendo magari dei nuovi materiali e qualche idea ma rivelando sempre un interesse particolare soprattutto per tutto quello che riguardava gli edifici che avevano per tema il Sacro. Infatti si studiò e si mise a frutto la pianta centrale che oltre a riflettere la grandezza di Dio veniva vista dagli architetti come il simbolo della perfezione assoluta dell'Universo. L'utilizzo di questo tipo di pianta consentiva agli architetti del Cinquecento di raggiungere un rapporto armonico e proporzionale tra le varie parti dell'Edificio architettonico. Molta importanza poi veniva data anche allo spazio circostante in cui questo Edificio doveva sorgere che doveva alla fine essere il più armonico e perfetto possibile. Nella pagina Tecniche linguaggi e opere trovate un breve articolo che parla del tipo di piante in architettura.
Tra i più grandi architetti dei primi anni del Cinquecento troviamo sicuramente l'italiano Donato Bramante nato nell'anno 1444 e morto nell'anno 1514. Uno dei primi lavori importanti del Bramante fu la realizzazione di una sorta di Tribuna che viene inserita nella già esistente Chiesa di Santa Maria delle Grazie nella città di Milano. Guardando il particolare nell'immagine sopra (clic per ingrandire) di questa Tribuna possiamo intuire proprio cosa volevamo dire prima a proposito dello studio, della perfezione e dell'armonia delle parti architettoniche di un Edificio. La costruzione di questo edificio è un ampio vano cubico sormontato da una cupola con due absidi laterali e sul fondo un piccolo ambiente che si conclude con una terza abside. Possiamo notare anche che i volumi risultano molto dilatati dalle linee curve delle absidi e della cupola.
Queste nuove soluzioni del Bramante li ritroviamo poi anche in un progetto che non fu mai realizzato fatto per la ricostruzione della Basilica di San Pietro nella città di Roma. Questo progetto prevedeva una pianta centrale a croce greca con una grande cupola all’incrocio dei quattro bracci che doveva indicare tutta la grandiosità della Chiesa Cattolica e di Dio in quel preciso periodo.
Dopo la morte dell'architetto Donato Bramante la ricostruzione della Basilica di San Pietro fu data al giovane Artista Raffaello (1483-1520) che però voleva realizzare un progetto del tutto diverso avente una pianta non centrale a croce greca ma una pianta longitudinale. Ma come sappiamo purtroppo il grande artista Raffaello morì molto giovane quando aveva poco più di trent'anni e quindi non ebbe il tempo materiale di realizzare questo importante lavoro. E allora dopo vari passaggi di mano attraverso altri architetti che avevano raggiunto una specie di compromesso con una via di mezzo tra i due progetti, ossia quello del Bramante e quello di Raffaello si arrivò nel 1546 alla commissione del lavoro direttamente dal Papa Paolo III al grande Maestro Michelangelo Buonarroti. Questo artista recupera il vecchio progetto del Bramante e ripropone la pianta centrale a croce greca sormontata da una grandiosa Cupola centrale che tutti noi oggi conosciamo e ammiriamo. All’interno notiamo gli ampi e maestosi spazi mentre all’esterno il movimento delle superfici è dato dal prevalere della linea curva su quella retta e l’edificio si inserisce armoniosamente nello spazio circostante. In poche parole questa cupola è un meraviglioso capolavoro della nostra architettura italiana. Qui sotto vediamo un particolare dell'opera.

Buonarroti Cupola di San Pietro Roma


Un altro architetto italiano che durante il Cinquecento grazie al suo stile e ai suoi progetti architettonici divenne molto celebre è Andrea Palladio (1508-1580). le bellissime opere architettoniche del Palladio sono famose anche perché riuscì a trovare il giusto rapporto continuo tra il paesaggio vero e proprio e le parti e le architetture dei suoi Edifici. La bravura del Palladio si può vedere soprattutto ammirando le meravigliose ville che progettò e costruì per alcuni ricchi esponenti del patriziato del Veneto. Le caratteristiche tipiche di queste ville sono riconducibili a due distinte categorie:
una è la pianta centrale su due piani coperta poi da una cupola e con le facciate che ricordano i meravigliosi Templi antichi classici.
L'altra categoria è quella che si sviluppa in orizzontale. Si costruisce un solo piano con un corpo centrale in cui risiedono i proprietari e due ali porticate che vengono destinate ad un uso agricolo.

Andrea Palladio Villa Barbaro


Un esempio di questo ultimo tipo di villa Palladiana lo possiamo vedere andando ad ammirare la Villa Barbaro a Maser vicino alla città di Treviso. Il Palladio utilizzerà spesso nei suoi progetti un linguaggio antico, classicheggiante. Infatti troviamo delle ville che hanno delle colonne, dei frontoni, dei timpani e altre parti architettoniche che gli antichi architetti greci amavano e inserivano nella costruzione dei Templi.

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