Il
dipinto conosciuto come il San Sebastiano del Louvre che è
stato realizzato da un grande maestro italiano che risponde a nome di
Andrea Mantegna (1431–1506) viene oggi considerato dagli
esperti dell'arte insieme ad altri bellissimi lavori come uno dei
massimi capolavori prodotti in Italia da quegli artisti che con il
loro genio e le loro idee innovative sono riusciti a rendere
straordinaria oltre all'arte in generale anche la pittura italiana
durante la seconda metà del Quattrocento. Un periodo questo davvero
stupendo che tutti noi appassionati amiamo e conosciamo col nome di
Rinascimento italiano, un
secolo veramente d'oro per la nostra storia dell'arte. cliccate sopra per ingrandire le immagini.
San Sebastiano del Louvre di Andrea Mantegna |
Il
San Sebastiano del Louvre di Andrea Mantegna.
Tra i vari San Sebastiano più ammirati e celebri del
pittore italiano Andrea Mantegna c'è ne uno che è un vero e proprio capolavoro della pittura. Oggi lo possiamo ammirare andando a vederlo nel
Museo del Louvre che si trova a Parigi. Si Conoscono oltre al San
Sebastiano del Louvre anche altre due bellissime opere sempre dipinte
dal Mantegna in anni diversi della sua carriera artistica e che hanno tutte il
medesimo e straziante tema religioso su questo Santo e il suo
martirio, molto simili nella composizione e nelle pose del personaggio raffigurato. Sotto diamo un
piccolo accenno anche a queste due opere. Per quanto riguarda il San
Sebastiano del Louvre il dipinto è stato realizzato in un periodo che va
all'incirca dal 1481 al 1485 ossia in piena maturità artistica del Mantegna. Lo
stesso pittore in quel periodo sembra si trovasse in soggiorno presso
l'importante città di Mantova. Andrea Mantegna si trasferì intorno
all'anno 1460 presso la città di Mantova su invito del potente
Marchese e Signore Ludovico di Gonzaga dove lavorò e realizzò
quelle che sono le sue più belle opere. La tecnica usata dal
Mantegna per realizzare il suo San Sebastiano è quella dei colori a
tempera che vengono stesi su un supporto in tela rettangolare di
dimensioni abbastanza grandi. La sua altezza infatti è di circa 257
centimetri mentre la sua larghezza è di 142 centimetri.
In
questa bellissima e struggente opera notiamo subito in primo piano
San Sebastiano semi nudo che è stato legato presso una antica
colonna romana ormai in rovina. Infatti notiamo che il martirio del
Santo avviene tra quelle che sembrano delle antiche rovine di una
architettura classica. Si intravede anche ciò che rimane di un
antico arco di trionfo e un capitello che potrebbe essere un vecchio
e imponente monumento onorario. Si intravedono anche dei resti di un
piede di quella che doveva essere una statua in origine. Andrea
Mantegna oltre a essere un grande artista era anche un grande
estimatore e un ottimo conoscitore dell'architettura e della scultura
classica. Questa sua bella passione la possiamo anche intuire in
alcune sue opere pittoriche che sono spesso ricche di piccoli
dettagli architettonici e precise linee prospettiche. Nel dipinto il
San Sebastiano viene raffigurato dal Mantegna con una grande
plasticità che lo fa sembrare quasi come fosse una statua romana.
Viene descritto con una grande tensione espressiva, quasi come fosse
un bellissimo eroe classico dopo essere stato trafitto in varie parti
del corpo da numerose frecce e nel momento più drammatico in cui tra
mille dolori le forze lo abbandonano. la visuale prospettica coglie
dal basso verso l'alto questa tragica scena del Santo con il torace e
il viso illuminati da una luce che sembra creare dei bagliori capaci
di accentuare tutti i volumi. In basso in un angolino a destra il
Mantegna ha voluto raffigurare due uomini con degli archi e delle
frecce. I due sono quelli che con molta probabilità hanno tirato le
frecce al Santo portandolo alla morte per martirio quindi i propri
carnefici. Sembra quasi che l'artista voglia togliere questi due
uomini dalla scena e dallo spazio del dipinto, dipingendoli quasi
come se dovessero scomparire. Qualcuno ha affermato che questa scelta
sia dovuta all'allusione della continuità di questa storia anche nel
presente.
Il
San Sebastiano di Vienna e quello di Venezia.
Qui
sotto vediamo le altre due bellissime opere aventi sempre come tema
il martirio di San Sebastiano che sono state attribuite con una
certezza quasi unanime all'artista italiano del Quattrocento Andrea
Mantegna.
Il San Sebastiano di Vienna del Mantegna |
Quella
che vediamo qui sopra è stata realizzata da un Mantegna sicuramente
molto giovane intorno agli anni 1456-57 o poco prima che l'artista
partisse da Padova per la città di Mantova. Quest'opera presenta
anche una scritta in lingua greca che tradotta significa “opera di
Andrea” e quindi attribuita quasi con certezza di firma al Mantegna
stesso. L'opera è stata realizzata con dei colori a tempera su un
supporto in legno di dimensioni piccole, circa 68 per 30 centimetri.
Oggi è conservata presso il Kunsthistorisches Museum di Vienna.
Vediamo come l'impostazione della scena e la posa con San Sebastiano
è molto simile a quella del Museo Louvre. Una piccola curiosità è
rappresentata dalla strana nuvola in alto a sinistra che assomiglia
ad un cavaliere a cavallo.
Il San Sebastiano del Franchetti di Mantegna |
Il
San Sebastiano che vediamo qui in alto invece è un dipinto
conservato presso la Galleria Franchetti nella meravigliosa città
italiana di Venezia. Quest'opera è stata identificata insieme ad
altri straordinari lavori mentre si trovavano nella bottega del
maestro Mantegna nel 1506 subito dopo la sua morte.
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