Arte
con Il compianto sul Cristo negli affreschi di Giotto.
Penso
che siano in pochi coloro che non hanno sentito parlare almeno una
volta del grande pittore italiano Giotto di Bondone vissuto intorno
al Trecento (1267 – 1337 circa) e divenuto celebre per la leggenda
che narra della sua perfetta O che riuscì a realizzare ma
soprattutto perché è stato uno dei più importanti esponenti della
pittura italiana di quel periodo. Tra le tante opere eseguite da
Giotto una parte importante la fanno sicuramente gli straordinari
affreschi che furono realizzati nella Cappella degli Scrovegni eretta
da Enrico Scrovegni in memoria del padre e che si trova nella città
di Padova.
L'opera intitolata Il compianto sul Cristo morto che vediamo in alto
e di cui parliamo qui è un particolare di questi affreschi e fa
parte di un intero ciclo pittorico realizzato da Giotto intorno agli
anni 1303–1310. Questo ciclo rappresenta una serie di episodi che
raffigurano e illustrano momenti di vita vissuta di personaggi legati
alla religione Cristiana. Sono personaggi come Gesù, la Madonna o
Gioacchino il padre della Madonna. La scena con Il compianto sul
Cristo è grande circa 200 per 185 centimetri ed è sicuramente la
più famosa dell'intero ciclo nella Cappella oltre che una delle più
drammatiche perché raffigura il triste momento del Cristo morto
sulla croce e il dramma della Madonna e degli altri personaggi sacri
raffigurati.
Se
guardiamo con attenzione quest'opera possiamo vedere che il centro
visivo della composizione dove viene indirizzato il nostro sguardo si
trova in un punto situato in basso a sinistra. Esattamente dove
troviamo i volti del Cristo e della Madonna. Questo è il punto più
importante di tutta la scena e proprio grazie al talento artistico di
Giotto riusciamo a capirlo bene e a renderci conto del dramma e del
dolore descritti nei visi.
Tutti
gli altri personaggi raffigurati nell'opera rivolgono lo sguardo in
quel preciso punto simbolico unito da una sorta di congiunzione tra
due linee diagonali ideali che formano quasi una punta di lancia. Una
linea rappresentata da una roccia che parte dalla destra e che scende
sino ai volti della Madonna e del Cristo che idealmente raffigura
l'altra linea diagonale. Guardando ancora l'opera vediamo vicino al
Corpo senza vista del Cristo alcune figure femminili. Queste sono
delle pie donne che raffigurano con i loro precisi gesti pietosi,
quasi incredule tutta la drammaticità di questo momento. Al centro
vediamo San Giovanni che con le braccia aperte sta a simboleggiare
l'unione del dramma sulla Terra con il Cielo. Un cielo che Giotto a
realizzato di un colore azzurro particolare dove volano vari
angioletti. L'artista attraverso le pose e le posture di questi
angioletti, ognuna realizzata in modo diverso riesce a descriverci
perfettamente tutte le varie espressioni che un essere vivente ha
quando è disperato e triste per il dolore che prova per la perdita
di un caro. Notiamo infatti chi ha le mani sul viso, chi invece
vorrebbe avere una crisi di pianto e chi quasi non crede a questa
tragedia. Giotto in questo affresco riesce a esaltare ed esprimere il
concetto del dolore e della disperazione come vediamo anche dallo
sguardo della Madonna che guarda il proprio figlio senza vita
facendoci fare delle riflessioni importanti sulla vita. Nel Compianto
sul Cristo possiamo contare cinque livelli o piani di profondità
prima di arrivare al cielo che chiude la scena in alto. Le varie
figure sembrano appiattite come volume anche se le donne in primo e
secondo piano danno la sensazione di occupare una parte dello spazio
con i loro corpi compatti. Questo risultato è ottenuto stendendo
delle pennellate scure che suggeriscono le ombre accanto a zone
luminose realizzate con dei colori più chiari. Si percepisce tra una
figura e l'altra uno spazio, un distacco che fanno di Giotto appunto
un grande Maestro rivoluzionario nel suo genere.
Straordinario
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