L'italiano Andrea del
Castagno il pittore vissuto nel secolo Quattrocento.
Come
si è accennato in altri articoli che trovate su questo sito sappiamo
che per quanto riguarda la storia dell'arte a partire già dalla fine
del secolo Trecento in alcune aree dell'Italia e dell'Europa iniziava
un periodo molto intenso pieno di grandi cambiamenti e di assolute
novità che verrà chiamato Rinascimento che durerà più di
un secolo grazie al lavoro di eccellenti maestri che ci doneranno la
loro arte e le loro straordinarie opere.
Andrea Del Castagno David con la testa di Golia |
Infatti
dopo i secoli trascorsi spesso pieni di violenza, di sterilità delle
idee e di buio come vennero definiti gli anni del Medioevo l'uomo
arriva a capire e a scoprire una nuova fase molto positiva, una fase
di grande rinascita culturale che tocca anche settori della società
come quello politico e quello economico. Ma soprattutto in questo
periodo si riscopre tutta la bellezza e la gioia che può arrivare
dall'arte. C'è una grande voglia di curiosare, di scoprire cose
nuove e di svilupparle nel mondo dell'arte e questo si deve
soprattutto al lavoro e allo studio che fecero alcuni artisti vissuti
in precisi contesti storici dell'Italia e dell'Europa. Queste aree in
cui nasce e si sviluppa il Rinascimento dell'arte sono la nostra
Toscana in Italia e alcune zone del Nord Europa conosciute col nome
di Fiandre, dove nacque la pittura fiamminga che divennero ben presto
per tutti gli artisti un crocevia, il punto centrale per l'arte.
Dai
primi decenni del Quattrocento in Italia iniziano a farsi notare
attraverso le loro opere alcuni ottimi artisti e pittori che portano
nuove idee. Con le loro scoperte artistiche riescono a vedere già
molto lontano, riescono spesso a rivoluzionare il linguaggio
artistico, le tecniche o il modo di fare e di concepire l'arte e la
pittura del passato. Tra i grandi maestri del Rinascimento italiano
che si sono dedicati con passione a migliorare l'arte della pittura
troviamo sicuramente anche Andrea del Castagno.
Andrea
Del Castagno le sue origini e le opere.
Andrea
di Bartolo di Bargilla nasce intorno all'anno 1421 circa (la data
è incerta) ed è il vero nome del pittore Andrea del Castagno. Il
celebre nome con cui lo conosciamo tutti deriva infatti come voleva
la tradizione all'epoca per essere meglio identificati di mettere un
soprannome ai bambini avente la località della nascita della
persona. In questo caso parliamo di Castagno, oggi una
piccolissima località del Comune di San Godenzo nella zona del
Mugello in Toscana. Per quanto riguarda la data della morte di Andrea
del Castagno si è certi che avvenne nell'anno 1457 nella città di
Firenze quando ancora era molto giovane, aveva infatti poco meno di
40 anni. E proprio nella meravigliosa città di Firenze che Andrea
visse gran parte della sua vita respirando da essa tutta quella forza
artistica che emanava e che poi mise nei suoi straordinari lavori
grazie al suo talento. Quando guardiamo le opere di Andrea del
Castagno possiamo intravedere un suo personale linguaggio, un
particolare linguaggio vibrante quasi drammatico che sembra essere
mosso da una forte energia morale oltreché da una evidenza plastica
che aiuta a esaltare la grande fisicità e la forte virilità delle
figure raffigurate con un realismo aspro e spietato.
Non si
sa purtroppo molto degli anni giovanili di Andrea del Castagno tranne
di qualche notizia che può essere intesa leggenda che forse si
avvicina alla verità. Comunque pare che a scoprire il giovane
talento artistico del pittore sia stato Bernadetto De' Medici
che lo volle prendere sotto la sua protezione portandolo poi a
Firenze che intanto iniziava a essere una grande e bella città
dedicata soprattutto alla cultura e all'arte. Qui il giovane Andrea
iniziò il suo apprendistato in alcune importanti botteghe dell'arte,
le quali andavano sempre di più aprendo in città numerose in quel
periodo molto frenetico e appassionante. Tra le botteghe che Andrea
frequentò e in cui fece i primi passi nell'arte troviamo prima
quella di Paolo Schiavo e poi quella del maestro Filippo
Lippi. E proprio di
quest'ultimo che Andrea Del Castagno continuerà a portare avanti
nella sua arte il lavoro e la versione iper-disegnativa che aveva
iniziato il Lippi la quale era divenuta una costante tipica dell'arte
nella scuola fiorentina, una delle più importanti scuole per le
nuove idee e la pittura dell'epoca.
Andrea Del Castagno gruppo equestre di Niccolò da Tolentino affresco |
L'artista
apprese molto in queste botteghe ma pare che i maestri che più
influenzarono Andrea del Castagno attraverso le loro opere furono il
Masaccio che era morto proprio nel periodo in cui lui era nato e
il pittore Domenico Veneziano. Con il Veneziano sembra che
Andrea del Castagno fosse addirittura in grande competizione, una
sorta di grande amico-nemico al punto tale che il celebre biografo
degli artisti del passato Giorgio Vasari ne descrive che Andrea in
punto di morte abbia confessato l'omicidio del rivale Domenico
Veneziano attraverso un violento colpo di mazza sulla testa,
aggiungendo poi che tutto questo lo avrebbe fatto per invidia. Per
questo motivo iniziò da quel momento ad aleggiare su di lui una
oscura fama di artista e di uomo da evitare, un tipo molto strano di
quelli che noi oggi definiremmo un “pittore maledetto”. Questa
brutta leggenda, questo alone di mistero e di morte verso Andrea Del
Castagno durò molti secoli, sino a quando non venne sfatata e
smentita del tutto da alcuni esperti di arte nella seconda metà
dell'Ottocento. Insomma in qualche modo si riuscì attraverso delle
ricerche e alcuni documenti a scoprire come il pittore Domenico
Veneziano fosse morto ben quattro anni dopo Andrea del Castagno.
Durante
la sua breve carriera artistica Andrea Del Castagno realizzò molti
importanti lavori di pittura e alcuni Affreschi per degli Edifici
come Chiese e Palazzi che gli vennero commissionate da persone di
grande potere politico e religioso nella città di Firenze. Tra le su
più importanti opere quattrocentesche citiamo per esempio il David
con la testa di Golia di cui vediamo una immagine su in alto.
Quest'opera è un dipinto realizzato usando dei colori a tempera su
una pelle messa su una tavola ed è forse l'unico esempio di scudo
realizzato da un grande artista che si conosce. Questa meravigliosa
opera di Andrea è databile tra il 1450 e il 1457, quindi negli
ultimi anni di vita e oggi può essere ammirata presso il Museo della
National Gallery nella città americana di Washington. Altra
importante opera di Andrea del Castagno è l'affresco del gruppo
equestre di Niccolò da Tolentino che vediamo qui in alto.
Questo affresco è databile al 1456 e si pensa che sia l'ultima opera
realizzata dal pittore prima di morire. La possiamo trovare dipinta
sulla parete interna sinistra del Duomo di Firenze e fa “pendant”
con l'altra opera della parete interna destra dedicata al monumento
equestre a Giovanni Acuto di un altro grande pittore del
Quattrocento, Paolo Uccello.
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