sabato 26 aprile 2014

L'Impressionismo per l'arte una rivoluzione artistica nata nell'Ottocento


Arte e Impressionismo: le origine, le idee e gli artisti più celebri.
Come molti avranno imparato dalla storia l'Ottocento è stato uno dei secoli più importanti per quanto riguarda i grandi cambiamenti e una nuova marcia nello sviluppo della società e della cultura in Europa. Infatti e proprio durante gli anni dell'Ottocento, soprattutto nella sua seconda metà che assistiamo per esempio a un grande fermento culturale e artistico capace di portare poi ad avere delle scoperte e delle vere e proprie rivoluzioni nell'arte come per esempio avvenne attraverso una delle forme d'arte più amate dagli artisti, ossia quella della pittura. Durante lo stesso periodo anche in Italia la pittura si rinnova sempre di più grazie a dei nuovi ideali e alle nuove tecniche trasmesse da quegli artisti che aderiscono al Movimento dei Macchiaioli.



Mentre in Francia vediamo una vera e propria rivoluzione nella pittura talmente importante e fondamentale diranno in seguito gli esperti e gli storici d’arte che da lì in poi tutto cambierà e non sarà più lo stesso. Tutto questo accade in Francia intorno agli anni Sessanta e Settanta dell'Ottocento quando verranno esposte alcune opere che mostrano delle nuove idee, delle diverse caratteristiche realizzate da alcuni francesi che verranno denominati come gli artisti Impressionisti, un nome che deriva dalla corrente artistica che hanno creato, l'Impressionismo. Usando le loro nuove idee rivoluzionarie e le loro opere gli impressionisti vogliono stravolgere il mondo dell'arte, dando una nuova identità. Verranno cambiate tutte le tradizionali regole artistiche e i vari canoni che si erano seguiti sino a quel momento. L'Impressionismo riuscirà alla fine a influenzare tutto il mondo dell'arte, portando ulteriori sviluppi anche successivamente sino ad arrivare a toccare l’arte Moderna e l'arte Contemporanea.
Questa nuova corrente artistica dell'Impressionismo vede la sua nascita e si sviluppa a partire dai primi anni Sessanta dell’Ottocento. Da alcune testimonianze storiche sembra che la prima manifestazione del gruppo di artisti appartenente agli Impressionisti viene fatta risalire all'anno 1874 quando viene allestita una piccola Mostra di arte presso lo studio di un fotografo amico il cui nome era Nadar. E proprio in questa prima occasione di mostrare la loro arte che viene coniato anche quello che diventerà un celebre nome, ossia il termine impressionismo suggerito dal titolo di una delle opere presenti intitolata Impressione Il levar del sole, un quadro realizzato dall'artista Claude Monet che è diventato oltre che celebre anche uno dei simboli dell'Impressionismo francese. Vediamo quest'opera nell'immagine su in alto. Trovate anche una descrizione di quest'opera su in alto tra Tecniche e opere d'arte.
Arte e Impressionismo con alcune caratteristiche principali.
Spesso molto diversi per carattere e temperamento i pittori impressionisti sono però uniti dal comune desiderio di rompere con tutte le regole dell’arte ufficiale. Tutti gli Impressionisti avranno lo stesso pensiero artistico oltre che alcune semplici caratteristiche che possiamo elencare qui sotto:

come già detto il rifiuto completo dei principi compositivi tradizionali. Aboliscono per le loro opere l’uso del disegno preparatorio e delle rigorose costruzioni prospettiche sino ad allora molto utilizzate nelle preparazioni di un opera dagli altri artisti.
Gli impressionisti non vogliono trattare nelle loro opere dei soggetti mitologici, storici o religiosi e non vogliono neanche trattare di soggetti che raffigurano dei temi politici o sociali che in quei periodi invece erano molto cari soprattutto ai pittori che facevano parte della corrente artistica Realista.
Inoltre i pittori impressionisti hanno anche un altra caratteristica molto importante che li distingue dagli altri loro colleghi. Loro vogliono portare il loro studio artistico che in lingua francese viene tradotto Atelier fuori, nelle strade e nelle campagne francesi. Nel senso che gli impressionisti vogliono realizzare le proprie opere d’arte, le proprie loro impressioni artistiche all’aria aperta o come era di moda dire en plein air, così da poter cogliere tutti quei momenti magici e quegli effetti della luce che potevano essere di grande ispirazione sul posto. In questo modo gli artisti notavano anche i vari cambiamenti della luce e delle ombre naturali insieme ai forti contrasti e gli effetti che trasmettevano. Questi risultati e queste idee si possono vedere per esempio in tante opere impressioniste, come nelle celebri opere di Monet. E tutto questo era il contrario di come si dipingeva prima, cioè sempre in uno studio al chiuso, idealizzando la bellezza e le forme e riportandoli su di una tela. Qui sotto vediamo due opere impressioniste di Monet che fanno parte di una serie di studi sullo stesso paesaggio (La Cattedrale di Roun) e che svela le diversità dei colori e degli effetti di luce col trascorrere del tempo come la prima mattina, il pomeriggio o la sera.



I pittori impressionisti cercano di rappresentare la realtà così come la vedono, cogliendo solo l’impressione generale senza soffermarsi più di tanto sui dettagli.



La luce e il colore sono gli strumenti più adatti per esprimere le impressioni suscitate in ogni artista dall’osservazione della realtà.
Ogni Artista poi con le proprie pennellate e col proprio stile darà un impronta più personale, magari per esempio con delle pennellate rapide e frantumate si darà un idea di istantaneità della percezione visiva. I colori chiari e luminosi non sono mescolati sulla tavolozza ma vengono accostati direttamente sulla tela.


All’origine dell’Impressionismo.
L’artista francese Edouard Manet (1832-1883) viene oggi considerato dagli esperti dell’arte come uno dei precursori della rivoluzione impressionista. Le sue opere innovative per la tecnica e per i contenuti suscitano in un primo momento l’indignazione del pubblico mentre vengono invece ammirate da quei giovani pittori ormai insofferenti di tutte quelle regole imposte negli ambienti Accademici e scolastici.



Per fare un esempio sull’indignazione avuta dalla gente francese possiamo parlare del famoso scandalo che suscito nel 1863 un dipinto di Manet, intitolato La colazione sull’erba di cui vediamo qui sopra un particolare. Lo scandalo fu suscitato sia dalla scabrosità del soggetto e sia dalle originali soluzioni pittoriche. Questo dipinto realizzato intorno all'anno 1863 è un olio su tela di circa 208 per 264 centimetri. L'opera è conservata nella città di Parigi presso il famoso Musée d’Orsay. Vediamo che raffigura due uomini per l'epoca molto moderni vestiti secondo la moda del tempo in compagnia di una donna totalmente nuda. E qui visto anche il periodo possiamo anche capire quale sia stato lo scandalo suscitato da quella strana donna nuda raffigurata nell'opera da Manet. Ma l’indignazione fu anche per quanto riguarda la tecnica pittorica che fu usata dall'artista. Infatti Manet non usò il disegno preparatorio e non usò neanche la prospettiva come era buona regola fare in quel tempo. In più fece uso di larghe zone di colore stese senza chiaroscuro con lo sfondo appena abbozzato, usando uno stile del tutto nuovo.
L'Impressionismo e il paesaggio.
Si è capito che un bel paesaggio naturale preso dal vero è uno dei temi preferiti dai pittori impressionisti. Gli artisti cercano di riprodurre sulle loro tele tutte quelle particolari impressioni, quelle vibrazioni cromatiche e di luce che i loro occhi riescono a percepire in un particolare momento di tempo mentre osservano un ambiente o un paesaggio della Natura. Per percepire e quindi poter riprodurre la mutevolezza e i più piccoli cambiamenti della Natura in relazione della luce o alle condizioni atmosferiche famosi pittori impressionisti come Claude Monet (1840-1926) o Camille Pissarro (1830-1903) decidono di dipingere en plein air, all’aria aperta. Servendosi di rapidi colpi di pennello questi artisti riescono a fissare le loro precise sensazioni e impressioni che sono fuggevoli e istantanee.
L’importanza che Monet attribuisce alla luce è evidente nella famosa serie realizzata tra il 1891 e il 1894 dedicata alla Cattedrale di Rouen. Sopra vediamo i particolari di due delle opere con La Cattedrale di Rouen realizzate nel 1894. L’artista infatti raffigura lo stesso soggetto cioè la Cattedrale numerose volte, in differenti condizioni di luce, in ore diverse e addirittura in Stagioni diverse, in modo da riprodurre poi le sue diverse impressioni visive. Guardando questi dipinti si può notare come le forme dell’edificio si dissolvono nella luce e nel colore diventando infine quasi astratte.



In confronto alla pittura di Monet quella di Pissarro è più costruttiva. Per esempio nel dipinto Tetti rossi del 1877 si può notare come le vibrazioni luministiche e cromatiche non dissolvono le forme che conservano un evidente solidità volumetrica.
Osservate nell'immagine qui sopra anche il rigore geometrico delle case.
L’impressionismo con le scene di vita.
Altri due grandi pittori impressionisti che si distinsero in quel periodo di rivoluzione artistica e culturale sono Pierre-Auguste Renoir (1841-1919) ed Edgar Degas (1834-1917) i quali nelle loro opere inseriscono molto spesso dei soggetti di vita contemporanea cercando di catturare quali siano gli aspetti più fugaci.
Per quanto riguarda la pittura di Renoir possiamo dire che evoca tutto un mondo spensierato, ricco di colori e di luci dove uomini e donne si muovono e vivono gioiosamente.



Un esempio di questo lo possiamo ammirare guardando il quadro intitolato La colazione dei canottieri del 1881 che vediamo sopra, dove Renoir descrive una colazione in una veranda alla quale partecipano giovani uomini e graziose ragazze che erano tutti veri amici del grande pittore. La graziosa fanciulla con il cagnolino è Aline Charigot che sarebbe diventata poi la moglie di Renoir mentre il giovane a destra a cavalcioni sulla sedia è l’ingegnere navale Caillebotte che fu uno dei primi sostenitori dell’Impressionismo.
Come in quasi tutta la pittura di Renoir questo quadro è festoso, pieno di gioia di vita proprio come era il reale carattere dell’artista che lo ha realizzato. Dipingere era il suo modo di essere e poiché la realtà gli presentava un mondo affascinante pieno di luci e di colori, egli fissava sulla tela le impressioni che percepiva e che erano di un angolo della sua Parigi pieno di bellezza e di gioia come poteva dargli una riunione tra amici, tra bevute e grandi mangiate.



Anche Degas si dedica alla rappresentazione della vita cittadina quotidiana nelle aree francesi ma si distingue dagli altri impressionisti perché lavora in studio e si serve della linea di contorno. Degas sente anche l’esigenza di rappresentare il movimento dei corpi nello spazio ed è per questo che tra i suoi soggetti preferiti ci sono i cavalli da corsa o magari le bellissime ballerine di danza classica, come possiamo vedere in un suo celebre dipinto a pastelli del 1877, intitolato Finale di un arabesco che vediamo qui sopra e che è collocato a Parigi presso il Musee d’Orsay.

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