domenica 18 novembre 2018

La pittura fiamminga nel secolo Quattrocento

La pittura Fiamminga
Quando tra gli appassionati di arte si parla della pittura in generale o della storia di essa con le varie tecniche e gli stili più importanti che hanno rivoluzionato davvero il modo di creare delle meravigliose opere da parte di moltissimi pittori non possiamo che pensare subito a quella che secondo il mio modesto parere è la più importante tra le tante. Stiamo parlando della pittura Fiamminga con tutte le sue meraviglie che è riuscita a donarci attraverso le opere e i capolavori di grandi maestri. Qui sotto vediamo uno di questi bellissimi capolavori della pittura fiamminga realizzato dal pittore Jan Van Eyck intitolata Il ritratto dei coniugi Arnolfini (trovate nella pagina delle opere il link all'articolo).

Jan van eyck ritratto dei coniugi arnolfini


La pittura fiamminga nasce agli inizi del secolo Quattrocento e prende il nome dall'area in cui si sviluppa, appunto l'area delle Fiandre o paesi fiamminghi che corrispondono oggi agli attuali Paesi Bassi nel Nord Europa. In quel periodo le Fiandre erano composte da bellissimi paesi molto pittoreschi in cui si viveva molto bene sia socialmente che economicamente ma soprattutto erano un importante centro culturale e artistico per molti ricchi signori e mecenati che andavano alla ricerca di nuovi artisti e nuovi stili da far conoscere poi in tutta Europa. In quest'area vi erano comprese regioni come Artois, il Brabante, Il Limborg e più a nord anche l'Olanda e la Zelanda. Dobbiamo ricordarci che tutto questo cambiamento e miglioramento per l'arte fiamminga accadeva in contemporanea anche se in maniera del tutto autonoma mentre dall'altro lato dell'Europa e più precisamente nella nostra amata Italia stava nascendo quel meraviglioso periodo che conosciamo tutti come Rinascimento italiano che parti dall'area della Toscana per poi toccare tante altre aree italiane. Ecco possiamo dire che ognuno per conto proprio e in due distinte e lontane aree nello stesso periodo ci fu un esplosione di creatività, di arte e di idee nuove che sfociarono in quelle che sono ritenute i momenti più alti nella storia dell'arte ovvero la pittura e lo stile fiammingo con i suoi grandi maestri neell'area delle Fiandre e il nostro Rinascimento soprattutto nelle zone della Toscana con artisti che vengono oggi considerati tra i più grandi in assoluto nella storia dell'arte.
Tra le città fiamminghe più importanti per la cultura e l'arte citiamo Gand, Bruges e Ypres. gli abitanti di queste città del nord svilupparono una particolare sensibilità verso la bellezza e la cultura aggiungendo però anche un elevato senso verso il sacro e la Chiesa cattolica. Molti dei nuovi artisti che vennero chiamati fiamminghi iniziarono a ricercare dei nuovi stili. Cominciarono a inserire nelle proprie opere dei simboli, dei dettagli molto piccoli ma realistici e poi con un occhio di riguardo verso la religione e il sacro. Qui sotto vediamo La Madonna del parafuoco realizzata da Robert Campin (trovate nella pagina delle opere il link per l'articolo su quest'opera).

Robert campin la Madonna del parafuoco


Le caratteristiche più importanti della pittura fiamminga.
L'uso della nuova tecnica di pittura già conosciuta ma da loro perfezionata dei colori a olio.
Una spazialità che viene unificata attraverso l'uso della luce.
La visione della realtà attraverso i più piccoli particolari che nelle opere vengono rese con una precisione a volte fotografica.
Un nuovo modo di realizzare i ritratti con una posa più da tre quarti in cui si riesce a "leggere" il carattere di chi viene ritratto.

I maestri più importanti della pittura fiamminga.
Per quanto riguarda gli artisti fiamminghi dobbiamo citare tra i tanti Jan Van Eyck che gli esperti dell'arte ritengono uno dei padri di questo stile oltre che colui che sviluppò e miglioro la tecnica dei colori a olio facendola conoscere al mondo intero attraverso le sue opere. Dobbiamo citare anche il maestro Robert Campin che fondo una Scuola d'arte e uno dei suoi migliori discepoli cioè Rogier Van Der Weyden. Questi tre artisti appena citati fanno parte del gruppo conosciuto come i primitivi fiamminghi appunto perché ritenuti i padri fondatori della pittura fiamminga.

I principali punti di forza e le novità della pittura fiamminga.
Tra le tante caratteristiche e novità portati dalla pittura fiamminga rispetto alle più tradizionali tecniche e ai linguaggi sino ad allora usate come per esempio il Tardo gotico le più importanti sono:

L'uso dei colori a olio. Anche se sappiamo da ricerche storiche fatte che questi colori a olio già si conoscevano all'inizio del Quattrocento i pittori fiamminghi ne perfezionarono di molto la tecnica sostituendo quelli usati sino ad allora ovvero i colori a tempera e portandoli ai più alti livelli con nuove miscele e pigmenti che davano una resa più brillante e superiore oltre che con la loro lenta asciugatura si poteva continuare e correggere e migliorare ogni scena e particolare del dipinto. Citiamo per questo Jan Van Eyck che contribuì con i suoi capolavori a darci una resa davvero strabiliante quasi come fosse una fotografia appena scattata. Van Eyck e Robert Campin per esempio scoprono che attraverso i colori a olio si possono realizzare bellissime velature attraverso degli strati di colore uno sull'altro sino ad arrivare al giusto livello. Con questa tecnica i pittori fiamminghi arrivano ad ottenere degli effetti plastici aventi le giuste ombre e le giuste luci come se fossero oggetti che possono essere toccati e non più soltato dei semplici dipinti su una tavola. Proprio per questo si avrà una resa spaziale davvero ottima con luci e ombre perfette come si vedono in natura. Nei ritratti eseguiti attraverso la pittura fiamminga vediamo l'uso di una nuova posa dei personaggi che si mettono di tre quarti e non più nella "vecchia" posa frontale molto idealizzata di prima. In questo modo sembra quasi che si dia più peso al carattere e all'anima di chi viene raffigurato, scoprendo così dei particolari che prima nessuno notava. Inizia un nuovo periodo d'oro dei ritratti dove vediamo tutti i signori e i ricconi che inseguono i migliori artisti fiamminghi del periodo per farsi fare un ritratto da mostrare agli amici e farsi dire cosa vedono in quell'espressione o nella profondità degli occhi. Qui sotto vediamo il ritratto di donna di Rogier Van Der Weyden.

Ritratto di donna Van der weyden


Altra grande caratteristica che possiamo riscontrare in un opera fiamminga è come detto sopra la ricerca del più piccolo particolare che viene reso nel modo più preciso e realistico. Ogni oggetto che sia in legno, in metallo o in tessuto ci trasmette esattamente quello che è. I metalli riflettono la luce in un certo modo e ci paiono freddi, i tessuti sembrano quasi che si possono sentire soffici al tatto e tanto altro ancora. Per vedere tutto questo possiamo ammirare per esempio uno dei più grandi capolavori della pittura fiamminga realizzato da Jan Van Eyck intitolato Il ritratto dei coniugi Arnolfini di cui vediamo una immagine in alto.
Come non innamorarsi delle opere che fanno parte della pittura fiamminga. Sicuramente quello che successe anche a un nostro grande artista italiano in quel tempo. Questo era il pittore Antonello Da Messina che fu uno dei primi a vedere alcune opere di Van Eyck e di altri fiamminghi e subito li volle imitare facendo conoscere anche in Italia i colori a olio e la bellezza dei ritratti con quelle caratteristiche.
Beh che dire se non meraviglia della pittura fiamminga.

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