Il
Doriforo di Policleto da Argo uno dei massimi capolavori della
scultura classica della Grecia antica, imitato e ammirato da tutti
gli artisti del passato e del presente per le sue innovazioni, il
grande equilibrio e le sue perfette proporzioni.
Questa
opera scultorea che fu realizzata dal maestro Policleto da Argo venne
considerata sin da subito qualcosa di unico per l'arte, un modello da
imitare con tutte le sue novità e i suoi pregi e oggi viene anche
considerato uno dei massimi simboli di quel periodo artistico che noi
conosciamo come l'Arte classica degli antichi Greci.
In
origine la scultura del Doriforo, ossia un nome che ha il significato
di portatore di lancia venne realizzato usando del materiale bronzeo
intorno all'anno 450 a.C. Il suo autore, Policleto da Argo (Argo era
la località di nascita dell'artista) fu uno dei più grandi artisti
attivi in quel periodo. Attraverso dei particolari e rigorosi studi
che comprendevano geometria e matematica, uniti anche a una sua
personale e nuova intuizione per la scultura Policleto realizza
questa sua bellissima statua definendo attraverso di essa anche delle
nuove regole che vennero chiamate “canoni” e che servirono
a realizzare una figura umana scolpita che era molto più vicina alla
perfezione. Ecco che la scultura greca raggiungerà dei livelli
talmente alti che nel futuro poche volte sono stati avvicinati o
addirittura superati. Il Doriforo è un simbolo che racchiude e
interpreta tutte queste nuove idee e i canoni di Policleto
tralasciando o cancellando magari altre informazioni che di solito
vengono prese. Infatti la critica d’arte antica non era interessata
a collocare la statua nel suo contesto storico o a sapere chi la
commissionò bensì a riconoscere soprattutto i valori che questa
esprimeva.
Oggi
purtroppo del Doriforo originale in bronzo realizzato da Policleto
non vi è più traccia ma esistono alcune copie realizzate in marmo
risalenti all’età romana che ci restituiscono tutta la bellezza e
l’aspetto che poteva avere l’originale. Qui sopra vediamo
l'immagine del Doriforo in marmo che si trova presso la città di
Napoli al Museo archeologico Nazionale, alta circa 212
centimetri e risalente alla fine del II secolo a.C. Gli esperti di
arte definiscono questa come una delle copie più belle in assoluto.
Come si vede la statua rappresenta un uomo giovane nudo dal corpo
reso in modo perfetto e atletico. La statua teneva nella mano
sinistra una lunga lancia che era poggiata sulla spalla sinistra e
uno scudo mentre nell’altra mano teneva forse un altra piccola
arma. Questi oggetti e le armi purtroppo non sono arrivati sino a
noi. La figura umana rappresentata da Policleto è colta nel preciso
momento in cui sta per portare in modo naturale la gamba sinistra in
avanti, spostando tutto il peso del corpo sulla gamba destra. In
questo modo grazie a questa forza espressiva noi riusciamo a intuire
la potenzialità del movimento che andrà a fare (movimento sospeso).
Vediamo anche che la testa che ha dei capelli in piccole ciocche è
inclinata verso destra e ci mostra un volto idealizzato dai
lineamenti molto regolari che trasmette una grande serenità. Il
corpo dell’uomo esprime grande equilibrio. Questo si vede anche
nella possente muscolatura attraverso dei rilassamenti e delle
tensioni molto naturali. La grande invenzione artistica portata da
Policleto nel Doriforo è l’aver intuito e risolto in modo perfetto
il bilanciamento e come risponde nel movimento il nostro corpo umano.
Questa nuova scoperta che verrà chiamata chiasmo Policleteo
(incrocio degli elementi), cambierà la visione e la tecnica nella
scultura per scolpire ed esprimere il movimento e i corpi. Infatti
prima una scultura di un corpo umano veniva realizzata in posizione
frontale, ferma e con le braccia distese lungo i fianchi. Policleto
ai suoi modelli fa alzare un braccio, sposta leggermente una gamba
indietro e vede come il peso e l’equilibrio del corpo rispondono a
tutto ciò, intuendo che a ogni tensione o movimento di un elemento o
di un arto del corpo doveva ripercuotersi anche da un altra parte
dello stesso (vedi il particolare). La ponderazione del Doriforo è
il risultato di una costruzione molto attenta e articolata che si
fonda sul chiasmo, appunto sull’incrocio di elementi e sulle
opposizioni delle parti del corpo generando così un equilibrio
perfetto di baricentro e pesi.
Com'è possibile non inginocchiarsi davanti a tanta...... ARTE
RispondiEliminaSono d'accordo con Te. Quest'opera lascia a bocca aperta per la sua bellezza...
RispondiEliminaUn saluto e grazie per la tua visitina e il commento