I
vasi e le ceramiche cretese: la natura come protagonista.
La
lavorazione della ceramica da
parte di abili artigiani della civiltà Cretese addetti a creare
oggetti di vasellame che poi venivano dipinti costituiva una delle
più importanti forme dell' arte Cretese di questo antico e storico
popolo. Attraverso la testimonianza e la visione di reperti
come i vasi cretesi che sono arrivati sino a noi a seguito di scavi
archeologici troviamo evidente il succedersi di vari periodi
caratterizzati ognuno da un proprio stile pittorico. Per la loro
particolare decorazione possiamo distinguere tre stili o fasi
principali:
Il
primo è quello conosciuto col nome di Stile Kamàres
che si affermò tra il 2000 e il 1700 a.C.
e che deriva dal nome del luogo dove sono stati ritrovati
centinaia di reperti, la grotta di Kamàres. Di questi i più antichi
vasi risalgono addirittura a un secolo prima della costruzione dei
primi Palazzi Cretesi. Questo stile presenta nelle decorazioni sui
vasi dei motivi geometrici, rettilinei o curvilinei come per esempio
dei cerchi o delle spirali. Vi sono anche dei motivi che
si allacciano alla natura come piante, fiori o animali molto
semplificati e stilizzati. Per quanto riguarda i colori gli
artigiani cretesi usavano delle tinte vivaci e chiare con colori
bianchi, gialli o rossi che venivano messi in risalto su uno sfondo
scuro o tutto nero. Sopra vediamo l'immagine di
uno di questi vasi cretesi con pesci in stile Kamares
risalente intorno al 1700 a.C. circa.
Intorno
al XVI secolo a.C. questa vivacità cromatica del Kamares
lascia il posto a una pittura dei vasi
dalla vernice più scura su uno sfondo chiaro o bianco. Verrà
chiamato dagli esperti lo stile naturalistico. Il realismo
degli elementi naturali sia quelli della flora che quelli della fauna
come gli esseri marini è molto più accentuato e più ricco di
dettagli come possiamo vedere nell'immagine qui sotto che tratta una
celebre opera, la brocchetta di Guarnià del
1600 a.C.
In
questa piccola brocca è raffigurato un animale marino. Riconosciamo
infatti questo essere come il polipo. Questo vaso cretese è uno
splendido esempio che unisce la ricchezza dei particolari alla
realtà, infatti sembra che l'animale marino dipinto sia quasi vivo e
che può sfuggire all'osservazione di chi lo ammira, muovendosi
liberamente su tutta la superficie del vaso.
A
partire dalla fine del XV secolo a.C. e in conseguenza anche del
graduale assorbimento della civiltà di Creta con quella Micenea
troviamo nella decorazione delle ceramica un ritorno alla
stilizzazione del primo periodo
con la fase artistica che gli esperti chiamano Stile
Palazzo.
I soggetti
naturali che vengono dipinti nei vasi sono resi in modo rigido e
simmetrico con un disegno nero o marrone su uno sfondo giallo chiaro.
Nell'anfora con decorazioni di papiri (vediamo qui sopra)
realizzata con questo stile intorno al 1500 a. C. è evidente come la
pittura serva soprattutto a sottolineare la forma del vaso. I vari
elementi vegetali del vaso sono talmente semplificati da sembrare
quasi geometrici.
Grazie delle info sui papiri gialli
RispondiEliminaGrazie
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