Arte
islamica dal deserto al mondo intero.
Il
termine Islam ha come significato “sottomissione” alla volontà
divina. L’Islam è un movimento religioso nato all’incirca nel
VII secolo nel deserto arabo da una popolazione di nomadi. Le dure
condizioni di vita unite alle caratteristiche del deserto cioè un
paesaggio che sembra estendersi all’infinito e che cambia aspetto
ogni volta che il vento solleva la sabbia, cambiando la forma delle
dune hanno influenzato il pensiero islamico delle origini. Per queste
popolazioni islamiche in origine le arti più importanti erano la
musica e la poesia in quanto l’essere nomadi, quindi spostarsi
molto frequentemente rendevano inutile agli islamici pensare a
costruire degli edifici architettonici e stabili.
Arte islamica motivi geometrici |
Il
termine di arte islamica è stato coniato nell'Occidente intorno al
XIX secolo per definire quel tipo di arte visiva che si era
sviluppata nei territori sotto il dominio dei musulmani. Le opere
dell'arte islamica comprendono un arco di tempo di quasi mille anni.
Si va da subito dopo la fondazione dell'Islam ad opera del profeta
Maometto nel VII secolo dopo Cristo sino al secolo XVII quando
assistiamo ai grandi imperi islamici. L'area che comprende l'arte
islamica è molto vasta visto che va dall'Arabia alle Indie e fino ad
arrivare in Spagna. Se pensiamo che i primi motivi artistici con
disegni geometrici e vegetali dell'arte islamica li ritroviamo che
ancora hanno uno stile bizantino e sono quelli che decorano la
cupola della roccia di Gerusalemme risalenti a circa il VII secolo
d.C.
Nel
giro di pochi secoli l’Islam si diffuse nell’Africa del Nord, in
quasi tutta l’Europa e nell’Asia occidentale e meridionale. Si
iniziarono a formare vasti imperi musulmani che venivano governati da
Dinastie anche molto diverse tra di loro. Una delle Dinastie più
importanti e anche l’ultima a livello cronologico fu la Dinastia
Ottomana che governò dal XIII secolo fino agli inizi del XX.
Nel
corso del lungo Impero Ottomano la cultura islamica si è diffusa e
si è sviluppata associando caratteri arabi alle varie tradizioni
locali dei popoli che venivano conquistati, sviluppando anche nuovi
linguaggi artistici come nel caso dell’architettura.
Le
Moschee e i Minareti
Tra le
tante regole che hanno i credenti musulmani ve ne sono due che hanno
avuto una grande influenza specie sull’architettura islamica.
Queste regole sono la preghiera collettiva e il pellegrinaggio alla
Mecca che è la città Santa che ogni credente deve fare almeno una
volta nella sua vita. Per questi motivi le principali realizzazioni
architettoniche sono diventate le bellissime Moschee.
Anche
se i principali elementi di una moschea, ovvero le colonne, i
capitelli, gli archi e le navate derivano dalle precedenti arti e
culture greche, romane-cristiane e bizantine, questa costruzione
nella sua forma più tipica ricorda la Casa del profeta Maometto a
Medina. Qui i primi seguaci del Profeta si riunivano a pregare in un
cortile recintato da un muro di mattoni. Da un lato era stato eretto
un portico fatto di tronchi di palma sul quale erano appoggiati tanti
rami. Non si trovavano altari ma i credenti rivolgevano la loro
preghiera ed il loro viso verso La Mecca, La Città Santa. Nella
costruzione delle Moschee gli architetti hanno sostituito i tronchi
di albero con tante colonne come possiamo vedere nell’immagine
sotto che riporta un particolare dell’interno della Grande Moschea
di Cordoba in Spagna che addirittura ne ha 600 di colonne.
Arte islamica |
L’aspetto
del cortile di Maometto che per quanto chiuso era in diretta
relazione con lo spazio esterno è richiamato da un gran numero di
ingressi. Su una parete si apre una nicchia (mihrab) che serve a
indicare l’orientamento della Mecca. All’esterno della Moschea
sorge una specie di torre che per certi versi richiama i campanili
cristiani. Il nome di questa torre è il Minareto dall’alto del
quale il Muezzin che è un religioso musulmano invita i fedeli a
raccogliersi per la preghiera. La forma del Minareto deriva spesso
dalle tradizioni architettoniche locali. Per esempio quello della
Grande Moschea di Samarra in Iraq ricorda la ziqqurat mesopotamica.
Vediamo sotto il Minareto della Grande Moschea di Samarra
costruito all’incirca nel 847 in Iraq.
Arte islamica minareto di Samarra |
Le
arti figurative e decorative per l’arte islamica.
I
nomadi arabi vedevano nel mondo una successione di fenomeni naturali
dovuti all’opera di un Dio che crea e distrugge secondo il proprio
volere. Da ciò possiamo capire il disinteresse per la
rappresentazione di una realtà che ha breve durata e quindi la
predilezione per i motivi ornamentali ripresi in tutte le arti
figurative. Nel XVI secolo fu poi affermata la proibizione di
dipingere o scolpire figure umane. In precedenza il divieto
riguardava solo le Moschee. I pittori e gli scultori islamici
sicuramente dovevano essere considerati i peggiori esseri sulla Terra
per questi motivi. Per questo se le Chiese cristiane sono piene di
sculture e statue di Santi e Madonne le Moschee, ma anche i palazzi e
gli oggetti di uso comune sono ornate con scritte che riportano dei
versetti presi dal Corano che come sappiamo è la Bibbia dell’Islam.
La calligrafia in questo modo è diventata una delle più importanti
espressioni artistiche islamiche.
Sotto
possiamo vedere un particolare del Salone degli Ambasciatori
dell’Alhambra con decorazioni in stucco e iscrizioni
calligrafiche della seconda metà del XIV secolo presso Granada in
Spagna.
Arte islamica |
In
questa immagine notiamo che la bellezza della scrittura unita
all’ornamentazione è data dal ritmo creato dagli stessi motivi
ripetuti più volte. Nella decorazione Islamica non deve esservi un
elemento che si distacchi dagli altri ma l’occhio deve scorrere
placidamente su tutta la superficie architettonica.
Tuttavia
la proibizione non venne sempre applicata. I Sovrani degli Stati che
si sono convertiti alla Religione dell’Islam come per esempio la
Turchia, l’Iran e l’India, quest’ultima con una grande e antica
tradizione artistica amarono circondarsi di oggetti dipinti o
scolpiti e gli artisti godettero di grande considerazione per le loro
abilità e non furono perseguitati in questi Stati.
Sotto
possiamo vedere una miniatura raffigurante il Ritratto del
sultano Ibrahim Adil Sah della prima metà del XVII secolo.
Arte islamica |
In
questa miniatura possiamo notare la fedeltà alla realtà nella
descrizione minuziosa del viso del sovrano, delle mani, della spada e
dei gioielli che testimoniano l’importanza del personaggio.
Tuttavia notiamo anche un atmosfera da favola nel dipinto. Infatti la
figura sembra quasi sospesa nell’aria e si staglia su uno sfondo
verde nel quale riconosciamo un paesaggio soltanto per la nuvola
dipinta in alto e per i piccoli fiori ai piedi del sultano.
Ancora
ai giorni nostri vi è il dibattito tra i favorevoli e i contrari
alle arti figurative ma gli esempi di miniature islamiche di ritratti
e di scene tratte da testi letterari fanno ormai parte della storia
dell’arte.
Arte islamica motivi geometrici |
Le
architetture o gli oggetti artistici dell'islam ricorrevano spesso ad
un arte decorativa fatta con schemi ripetitivi presi dalla geometria.
È proibito o almeno scoraggiato dal Corano il tentativo da parte dei
pittori islamici di raffigurare Allah e il profeta Maometto, tuttavia
alcuni motivi figurativi stilizzati vengono integrati in alcune
decorazioni di oggetti e architetture. Tra i motivi geometrici
islamici troviamo molto frequentemente forme semplici intrecciate
costituite da quadrati, cerchi e poligoni che combinati, ruotati o
riflessi tra loro danno origine a bellissimi disegni come quelli che
possiamo vedere su in alto e qui sopra.
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