Arte
e Impressionismo: le origine, le idee e gli artisti più celebri.
Come
molti avranno imparato dalla storia l'Ottocento è stato uno dei
secoli più importanti per quanto riguarda i grandi cambiamenti e una
nuova marcia nello sviluppo della società e della cultura in Europa.
Infatti e proprio durante gli anni dell'Ottocento, soprattutto nella
sua seconda metà che assistiamo per esempio a un grande fermento
culturale e artistico capace di portare poi ad avere delle scoperte e
delle vere e proprie rivoluzioni nell'arte come per esempio avvenne
attraverso una delle forme d'arte più amate dagli artisti, ossia
quella della pittura. Durante lo stesso periodo anche in Italia la
pittura si rinnova sempre di più grazie a dei nuovi ideali e alle
nuove tecniche trasmesse da quegli artisti che aderiscono al
Movimento dei Macchiaioli.
Mentre
in Francia vediamo una vera e propria rivoluzione nella pittura
talmente importante e fondamentale diranno in seguito gli esperti e
gli storici d’arte che da lì in poi tutto cambierà e non sarà
più lo stesso. Tutto questo accade in Francia intorno agli anni
Sessanta e Settanta dell'Ottocento quando verranno esposte alcune
opere che mostrano delle nuove idee, delle diverse caratteristiche
realizzate da alcuni francesi che verranno denominati come gli
artisti Impressionisti, un
nome che deriva dalla corrente artistica che hanno creato,
l'Impressionismo. Usando le loro nuove idee rivoluzionarie e
le loro opere gli impressionisti vogliono stravolgere il mondo
dell'arte, dando una nuova identità. Verranno cambiate tutte le
tradizionali regole artistiche e i vari canoni che si erano seguiti
sino a quel momento. L'Impressionismo riuscirà alla fine a
influenzare tutto il mondo dell'arte, portando ulteriori sviluppi
anche successivamente sino ad arrivare a toccare l’arte Moderna e
l'arte Contemporanea.
Questa nuova corrente artistica dell'Impressionismo vede la sua
nascita e si sviluppa a partire dai primi anni Sessanta
dell’Ottocento. Da alcune testimonianze storiche sembra che la
prima manifestazione del gruppo di artisti appartenente agli
Impressionisti viene fatta risalire all'anno 1874
quando viene allestita una piccola Mostra di arte presso lo
studio di un fotografo amico il cui nome era Nadar. E proprio
in questa prima occasione di mostrare la loro arte che viene coniato
anche quello che diventerà un celebre nome, ossia il termine
impressionismo suggerito dal titolo di una delle opere presenti
intitolata Impressione Il levar del sole, un quadro realizzato
dall'artista Claude Monet che è diventato oltre che celebre
anche uno dei simboli dell'Impressionismo francese. Vediamo
quest'opera nell'immagine su in alto. Trovate anche una descrizione di quest'opera su in alto tra Tecniche e opere d'arte.
Arte
e Impressionismo con alcune caratteristiche principali.
Spesso
molto diversi per carattere e temperamento i pittori impressionisti
sono però uniti dal comune desiderio di rompere con tutte le regole
dell’arte ufficiale. Tutti gli Impressionisti avranno lo stesso
pensiero artistico oltre che alcune semplici caratteristiche che
possiamo elencare qui sotto:
come
già detto il rifiuto completo dei principi compositivi tradizionali.
Aboliscono per le loro opere l’uso del disegno preparatorio e delle
rigorose costruzioni prospettiche sino ad allora molto utilizzate
nelle preparazioni di un opera dagli altri artisti.
Gli
impressionisti non vogliono trattare nelle loro opere dei soggetti
mitologici, storici o religiosi e non vogliono neanche trattare di
soggetti che raffigurano dei temi politici o sociali che in quei
periodi invece erano molto cari soprattutto ai pittori che facevano
parte della corrente artistica Realista.
Inoltre
i pittori impressionisti hanno anche un altra caratteristica molto
importante che li distingue dagli altri loro colleghi. Loro vogliono
portare il loro studio artistico che in lingua francese viene
tradotto Atelier fuori, nelle strade e nelle campagne francesi. Nel
senso che gli impressionisti vogliono realizzare le proprie opere
d’arte, le proprie loro impressioni artistiche all’aria aperta o
come era di moda dire en plein air, così da poter cogliere
tutti quei momenti magici e quegli effetti della luce che potevano
essere di grande ispirazione sul posto. In questo modo gli artisti
notavano anche i vari cambiamenti della luce e delle ombre naturali
insieme ai forti contrasti e gli effetti che trasmettevano. Questi
risultati e queste idee si possono vedere per esempio in tante opere
impressioniste, come nelle celebri opere di Monet. E tutto questo era
il contrario di come si dipingeva prima, cioè sempre in uno studio
al chiuso, idealizzando la bellezza e le forme e riportandoli su di
una tela. Qui sotto vediamo due opere impressioniste di Monet
che fanno parte di una serie di studi sullo stesso paesaggio (La Cattedrale di Roun) e che svela
le diversità dei colori e degli effetti di luce col trascorrere del
tempo come la prima mattina, il pomeriggio o la sera.
I
pittori impressionisti cercano di rappresentare la realtà così come
la vedono, cogliendo solo l’impressione generale senza soffermarsi
più di tanto sui dettagli.
La
luce e il colore sono gli strumenti più adatti per esprimere le
impressioni suscitate in ogni artista dall’osservazione della
realtà.
Ogni
Artista poi con le proprie pennellate e col proprio stile darà un
impronta più personale, magari per esempio con delle pennellate
rapide e frantumate si darà un idea di istantaneità della
percezione visiva. I colori chiari e luminosi non sono mescolati
sulla tavolozza ma vengono accostati direttamente sulla tela.
All’origine
dell’Impressionismo.
L’artista francese Edouard Manet (1832-1883) viene oggi
considerato dagli esperti dell’arte come uno dei precursori della
rivoluzione impressionista. Le sue opere innovative per la tecnica e
per i contenuti suscitano in un primo momento l’indignazione del
pubblico mentre vengono invece ammirate da quei giovani pittori ormai
insofferenti di tutte quelle regole imposte negli ambienti Accademici
e scolastici.
Per
fare un esempio sull’indignazione avuta dalla gente francese
possiamo parlare del famoso scandalo che suscito nel 1863 un dipinto
di Manet, intitolato La colazione sull’erba di cui vediamo
qui sopra un particolare. Lo scandalo fu suscitato sia dalla
scabrosità del soggetto e sia dalle originali soluzioni pittoriche.
Questo dipinto realizzato intorno all'anno 1863 è un olio su tela di
circa 208 per 264 centimetri. L'opera è conservata nella città di
Parigi presso il famoso Musée d’Orsay. Vediamo che raffigura due
uomini per l'epoca molto moderni vestiti secondo la moda del tempo in
compagnia di una donna totalmente nuda. E qui visto anche il periodo
possiamo anche capire quale sia stato lo scandalo suscitato da quella
strana donna nuda raffigurata nell'opera da Manet. Ma l’indignazione
fu anche per quanto riguarda la tecnica pittorica che fu usata
dall'artista. Infatti Manet non usò il disegno preparatorio e non
usò neanche la prospettiva come era buona regola fare in quel tempo.
In più fece uso di larghe zone di colore stese senza chiaroscuro con
lo sfondo appena abbozzato, usando uno stile del tutto nuovo.
L'Impressionismo
e il paesaggio.
Si è
capito che un bel paesaggio naturale preso dal vero è uno dei temi
preferiti dai pittori impressionisti. Gli artisti cercano di
riprodurre sulle loro tele tutte quelle particolari impressioni,
quelle vibrazioni cromatiche e di luce che i loro occhi riescono a
percepire in un particolare momento di tempo mentre osservano un
ambiente o un paesaggio della Natura. Per percepire e quindi poter
riprodurre la mutevolezza e i più piccoli cambiamenti della Natura
in relazione della luce o alle condizioni atmosferiche famosi pittori
impressionisti come Claude Monet (1840-1926) o Camille
Pissarro (1830-1903) decidono di dipingere en plein air, all’aria
aperta. Servendosi di rapidi colpi di pennello questi artisti
riescono a fissare le loro precise sensazioni e impressioni che sono
fuggevoli e istantanee.
L’importanza che Monet attribuisce alla luce è evidente nella
famosa serie realizzata tra il 1891 e il 1894 dedicata alla
Cattedrale di Rouen. Sopra vediamo i particolari di due delle
opere con La Cattedrale di Rouen realizzate nel 1894. L’artista
infatti raffigura lo stesso soggetto cioè la Cattedrale numerose
volte, in differenti condizioni di luce, in ore diverse e addirittura
in Stagioni diverse, in modo da riprodurre poi le sue diverse
impressioni visive. Guardando questi dipinti si può notare come le
forme dell’edificio si dissolvono nella luce e nel colore
diventando infine quasi astratte.
In
confronto alla pittura di Monet quella di Pissarro è più
costruttiva. Per esempio nel dipinto Tetti rossi del 1877 si
può notare come le vibrazioni luministiche e cromatiche non
dissolvono le forme che conservano un evidente solidità volumetrica.
Osservate
nell'immagine qui sopra anche il rigore geometrico delle case.
L’impressionismo
con le scene di vita.
Altri due grandi pittori impressionisti che si distinsero in quel
periodo di rivoluzione artistica e culturale sono Pierre-Auguste
Renoir (1841-1919) ed Edgar Degas (1834-1917) i quali
nelle loro opere inseriscono molto spesso dei soggetti di vita
contemporanea cercando di catturare quali siano gli aspetti più
fugaci.
Per
quanto riguarda la pittura di Renoir possiamo dire che evoca tutto un
mondo spensierato, ricco di colori e di luci dove uomini e donne si
muovono e vivono gioiosamente.
Un
esempio di questo lo possiamo ammirare guardando il quadro intitolato
La colazione dei canottieri del 1881 che vediamo sopra, dove
Renoir descrive una colazione in una veranda alla quale partecipano
giovani uomini e graziose ragazze che erano tutti veri amici del
grande pittore. La graziosa fanciulla con il cagnolino è Aline
Charigot che sarebbe diventata poi la moglie di Renoir mentre il
giovane a destra a cavalcioni sulla sedia è l’ingegnere navale
Caillebotte che fu uno dei primi sostenitori dell’Impressionismo.
Come
in quasi tutta la pittura di Renoir questo quadro è festoso, pieno
di gioia di vita proprio come era il reale carattere dell’artista
che lo ha realizzato. Dipingere era il suo modo di essere e poiché
la realtà gli presentava un mondo affascinante pieno di luci e di
colori, egli fissava sulla tela le impressioni che percepiva e che
erano di un angolo della sua Parigi pieno di bellezza e di gioia come
poteva dargli una riunione tra amici, tra bevute e grandi mangiate.
Anche
Degas si dedica alla rappresentazione della vita cittadina quotidiana
nelle aree francesi ma si distingue dagli altri impressionisti perché
lavora in studio e si serve della linea di contorno. Degas sente
anche l’esigenza di rappresentare il movimento dei corpi nello
spazio ed è per questo che tra i suoi soggetti preferiti ci sono i
cavalli da corsa o magari le bellissime ballerine di danza classica,
come possiamo vedere in un suo celebre dipinto a pastelli del 1877,
intitolato Finale di un arabesco
che vediamo qui sopra e che è collocato a Parigi presso il
Musee d’Orsay.
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