L'arte
e l'architettura cretese tra sontuosi Palazzi e labirinti di stanze.
La
civiltà Cretese e la loro
bellissima Isola di Creta,
l'isola dove si sviluppò e dalla quale prende il nome questo
antico popolo citato nei libri di storia nel corso del tempo ha
dovuto fare i conti anche con la tremenda ira portata da alcuni
terremoti e da altrettanti maremoti che hanno distrutto quasi tutto.
Infatti intorno al 1700 a. C. i
maggiori Palazzi della civiltà cretese che erano stati costruiti
un paio di secoli prima furono distrutti quasi totalmente da un forte
terremoto. Il fiero popolo cretese comunque non si abbatte e riuscì
a ricostruirli più imponenti e grandiosi di prima nel 1650 a. C. un
periodo per questo chiamato Neo-palaziale.
Per
quanto riguarda l'arte le prime importanti manifestazioni
degli artisti cretesi risalgono al secondo Millennio a.C. e
raggiungono il massimo splendore nel periodo tra il 1700 e il 1500
a.C. A partire dal 2000 a.C. A differenza della civiltà Mesopotamica
o di quella Egizia che attraverso le loro opere d'arte volevano
principalmente celebrare e simboleggiare il loro potere politico e
quello religioso, i Cretesi pensava soltanto a costruire belle
architetture da poter poi decorare e abbellire con lo scopo di
rendere più piacevole e migliore la vita dei cittadini. Si inizia
così negli anni la costruzione di grandiose opere di architettura
come i celebri Palazzi Cretesi
eretti nelle città più importanti dell'isola di Creta, città come
Cnosso, Festo
o Mallia. Migliaia di uomini insieme agli abili architetti e agli
artigiani dell'epoca vengono impiegati dai Sovrani cretesi per
costruire queste immense opere d'arte, questi Palazzi che venivano
addirittura chiamati Palazzi-città talmente grandi erano le
loro dimensioni con le loro centinaia di stanze ognuno, portate in
seguito alla luce dopo alcuni scavi iniziati nel 1900 dall'archeologo
inglese Arthur Evans. Dalle testimonianze di questi ritrovamenti
si è scoperto che questi Palazzi avevano varie funzioni come per
esempio essere la residenza per i Sovrani di Creta insieme alle loro
affollate Corti. Altre stanze venivano adibite come sede religiosa
per il culto degli dei mentre altre stanze erano invece costruite per
il lavoro e le attività produttive e commerciali dell'isola. Quindi
i Palazzi Cretesi erano delle architetture davvero grandiose ma dalle
rovine portate alla luce si è anche potuto vedere che erano decorati
con gusto da stupende opere e da straordinari affreschi artistici.
Il Palazzo di Cnosso del re Minosse tra labirinti e leggende di Minotauri
Uno
dei più celebri e famosi Palazzi Cretesi è sicuramente il Palazzo
di Cnosso
che molti conoscono sin dalla scuola soprattutto perché viene legato
a un racconto fantastico di quelli che piacciono molto a grandi e
piccini. La
leggenda del labirinto e del il terribile mostro del Minotauro
(leggi sotto). Infatti sono sicuro
anche per voi
che quando pensiamo all'arte cretese e all'architettura dei loro
Palazzi la prima cosa che ci
viene in mente subito è sicuramente il mitico Palazzo che fu in gran
parte ricostruito per ordine del Re
Minosse
nella città di Cnosso
che è legato anche alla
leggenda del labirinto e del Minotauro.
In alto possiamo vedere una illustrazione della ricostruzione
dell'ala ovest del Palazzo di Cnosso.
La
leggenda del labirinto e del Minotauro
Ricordo
che la civiltà Cretese viene anche chiamata civiltà Minoica
proprio perché prende il nome da uno dei suoi più celebri Sovrani,
il Re Minosse. Secondo una celebre leggenda il re Minosse incaricò
uno dei suoi più importanti architetti, Dedalo che era stato già
artefice di numerose opere di costruire un grande e complicato
labirinto che doveva essere capace di contenere un terribile mostro.
Questo
mostro che divenne celebre nella mitologia era il Minotauro, un
essere che per metà era di origine umana mentre per l'altra metà
era di origine animale e più esattamente un toro. Questo essere
spaventoso per tutti i cittadini cretesi sembra che sia nato
dall'amore della moglie del re Minosse, Pasifae con un toro inviato
per invidia da Poseidone, il dio del mare e dei terremoti. (se
pensiamo che la moglie Pasifae diede al re Minosse ben otto figli).
Comunque continuando con la leggenda del labirinto un giorno il
Minotauro che era solito uccidere chi si avventurava nel labirinto
per poi nutrirsi della loro carne fu ucciso da Teseo, un re ateniese
il quale grazie all'aiuto di Dedalo e al famoso filo di Arianna,
innamorata di lui riuscì anche a trovare la giusta via
nell'intrigato labirinto. Dedalo fu poi imprigionato dal re ma con
delle ali di cera costruite per lui e suo figlio Icaro riuscì a
fuggire dall'isola di Creta. La leggenda ci narra inoltre che in
questa occasione Icaro volando con le sue ali di cera si avvicino
troppo al sole che sciogliendole lo fecero precipitare al suolo.
Ritornando
al Palazzo minoico di Cnosso
questo era privo di fortificazioni e difese se togliamo la parte più
antica, visto che i cretesi si sentivano molto protetti e stimati dai
popoli vicini. Era edificato su una zona collinare e la sua pianta
è molto articolata perché si componeva di circa 1300 ambienti molto
diversi tra loro che si sviluppavano su diversi livelli. Vi è un
ampio cortile al centro che è circondato da una infinità di
ambienti piccoli e aperti come per esempio porticati, terrazze,
verande e giardini pensili. Poi ve ne erano altri chiusi come gli
appartamenti del re e della regina, i numerosi magazzini, i
laboratori e le officine dove si lavorava. Di solito la distribuzione
di questi ultimi ambienti era molto funzionale, infatti i magazzini
sono tutti allineati lungo il perimetro mentre le officine e le
botteghe di artigiani si trovavano nella zona più appartata e
periferica del palazzo. Le stanze del re erano disposte attorno al
cortile centrale.
Il
palazzo cretese ha una architettura vivace e molto movimentata, si
integra con il paesaggio e stabilisce un rapporto continuo con la
natura che si trova intorno.
Questi
palazzi poi presentavano all'interno delle pareti riccamente decorate
con splendidi dipinti e affreschi. Vengono usati dei colori
chiari molto vivaci e le scene rappresentano di solito momenti di
semplice vita quotidiana o legate a riti, giochi, feste oppure delle
semplici scene di caccia o paesaggi naturali con animali e piante.
Sopra possiamo ammirare il Volteggio del toro (clicca per la
descrizione) un particolare del bellissimo affresco del palazzo di
Cnosso del 1500 a. C. circa dove si nota la composizione molto ricca
di dettagli e un gusto narrativo molto accentuato.
Nell'immagine
sotto vediamo invece una scena dipinta che riguarda una processione
sul Sarcofago di Haghia Triada dove la composizione è
rigidamente simmetrica e il movimento è solo accennato.
In
tutte e due le immagini notiamo che hanno in comune la
rappresentazione delle figure umane raffigurate di profilo. Possiamo
vedere anche una linea di contorno netta nelle due immagini che
toglie volume alle figure e la stesura del colore in modo uniforme,
cioè senza sfumature. Un altro particolare che si nota è la
differenza di colore tra gli uomini e le donne. Infatti queste ultime
sono dipinte con dei colori più chiari.
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