Il
Tempio greco e le sue caratteristiche principali: l'architettura
e l'arte nell'antica Grecia.
Oggi
parliamo in modo semplice del Tempio sacro, cioè di quell'Edificio
progettato e fatto erigere nelle città greche in specifiche aree che
venivano chiamate Acropoli, queste di solito erano nella parte alta
della città e veniva usata dai fedeli per scopi religiosi e di culto
verso gli dei. Sin da subito gli esperti dell'arte hanno considerato
i Templi della Grecia come degli straordinari capolavori
dell'architettura. Sotto l'immagine del Tempio Partenone.
Attraverso
gli studi e le ricerche eseguite sui resti e le rovine che sono state
scoperte a seguito di importanti scavi archeologici possiamo oggi in
qualche modo intuire l'altissimo livello raggiunto nella costruzione
dei Templi dagli architetti di allora e quanto sia stato importante
ogni singolo dettaglio per avere un progetto perfetto di tali
grandiose opere erette nelle città e sui territori più importanti
della Grecia antica.
I
Templi però non venivano visti dai cittadini soltanto come delle
semplici costruzioni in cui svolgere le normali funzioni religiose ma
erano considerati dei veri e propri Edifici simbolo per il popolo
greco. Alcuni dei Templi dedicati ai mitici dei greci infatti sono
diventati uno straordinario esempio da imitare. Si ammirano per la
loro bellezza, la loro perfetta armonia o la proporzione dell’intera
architettura che abilissimi artisti erano riusciti a realizzare dopo
studi e tante ricerche, portando con essi l’arte e l’architettura
Greca a livelli altissimi, spesso mai raggiunti, capace di
entusiasmare e meravigliare qualunque ingegnere e architetto nei
tempi che seguirono e sino ai nostri giorni.
Quante
volte abbiamo sentito parlare nelle scuole dei meravigliosi Templi
Greci come di bellissimi capolavori dell'arte. Uno dei più
importanti e famosi è il Partenone edificato tra il 447 e il 438
a.C. nell’antica Acropoli di Atene in Grecia. Altri bellissimi
Templi greci sono più vicino a noi perché li troviamo nella
splendida Valle dei Templi presso la città di Agrigento in Sicilia.
Tipi
di pianta ed elementi del Tempio greco.
Il tempio greco a differenza di altri Edifici come per esempio i
faraonici Palazzi dell’antica civiltà degli Egizi o quelli della
Mesopotamia spesso davvero monumentali, è in genere di dimensioni
più piccolo e il suo progetto presenta delle innovative idee
architettoniche che tengono conto di tutte le necessità e di quello
che si era sviluppato sino ad allora per l’arte che sappiamo in
quell’epoca si evolveva e si migliorava sempre tra gli artisti
greci, spesso per motivi di vanto o di concorrenza tra le grandi
città sparse sul territorio. In base al periodo o all'età storica
(età arcaica, età classica, Ellenismo) e all'area in cui furono
costruiti possiamo trovare diverse tipologie della pianta del Tempio
greco che vanno dai più semplici sino ad arrivare a quelli più
grandiosi e belli che furono definiti per gli ordini architettonici
usati negli elementi Tempio Dorico e Tempio Ionico. Per esempio il
celebre Partenone, il Tempio dedicato alla dea Atena costruito tra il
447 e il 438 a.C. Fu costruito durante l'età Classica in stile
Dorico e con degli elementi Ionici.
Tipi
di piante per i Templi greci.
Tempio
a Oikos: corrisponde alla casa (oikos) del dio ed è costituito
da un ambiente rettangolare dove si accedeva dal lato più corto.
Tempio
in antis: un tempio in cui venivano prolungati i due lati
maggiori e vengono inserite due colonne nell'ingresso tra le ante che
servivano a reggere la trabeazione.
Tempio
prostilo e anfiprostilo: tempio con una fila di colonne davanti
all'ingresso (prostilo). Se le colonne erano anche sul retro era
chiamato anfiprostilo.
Tempio
perittero e dittero: tempio con una fila di colonne lungo tutto
il perimetro (perittero), che forma un porticato detto peristasi. Se
questo corridoio fatto da colonne detto anche deambulatorio era
doppio il tempio era dittero.
Queste
nuove concezioni dell’architettura greca porteranno nella
costruzione dei Templi alcune caratteristiche che saranno ritenute
fondamentali per un migliore risultato finale.
Sezione di un Tempio della Grecia |
Le
caratteristiche principali del Tempio greco sono un perfetto
equilibrio unito a una proporzione e una armonia tra tutti gli
elementi che compongono l'intera architettura. Ogni fedele che
frequenta il Tempio per seguire i riti sacri o semplicemente lo
osserva si rende conto come sia ben definito nelle sue misure e nelle
proporzioni. Vi è uno studio matematico e geometrico quasi maniacale
nei rapporti tra le linee orizzontali date dagli architravi o dai
basamenti e quelle verticali delle bellissime colonne. E ancora tra
gli spazi vuoti e quelli pieni con le sue perfette e precise colonne
lungo il perimetro o la cella all’interno. Questa era il locale più
sacro ove si custodivano le offerte dei fedeli e una grande statua
del dio a cui il Tempio era dedicato. La cella di solito era
accessibile soltanto al sovrano, il quale era anche un sacerdote e ad
altri sacerdoti che officiavano i grandiosi riti religiosi. Prima di
iniziare la costruzione del Tempio gli architetti greci progettavano
tutto sin nei minimi dettagli, definendo le esatte misure della
pianta e le proporzioni secondo dei rigorosi rapporti geometrici e
matematici. Si doveva stabilire quale doveva essere l’unità di
misura base, definita anche “modulo”. Di solito questa misura
veniva presa dal raggio della colonna alla base, altre volte invece
l’unità di misura base veniva data dall’altezza del gradino
dello stilobate. Da questa misura base poi si determinavano
tutte le altre attraverso delle operazioni matematiche che
riguardavano i multipli, i sottomultipli o le frazioni dell’unità
base per avere alla fine un rapporto perfetto tra tutti gli elementi
che componevano il Tempio. I cittadini assistevano ai vari riti
religiosi stando spesso al di fuori di esso e osservando il paesaggio
che si intravede attraverso gli spazi delle colonne decorate. Queste
e la cella del dio greco interna vengono irradiate da una luce
naturale che cambia nelle diverse ore diurne dando bellissimi
effetti, mentre la sera il Tempio era illuminato da torce e dal fuoco
degli altari sacri. Il Tempio era definito anche un edificio aperto
all’ambiente per la mancanza di particolari muri o pareti esterne.
Sotto vediamo un immagine con alcuni elementi visibili in un Tempio.
In base alle dimensioni, alle forme, al numero delle colonne, a come
queste vengono disposte o alla pianta utilizzata che può essere
rettangolare o circolare abbiamo alla fine diverse tipologie di
Tempio greco individuate già nell’antichità. Per esempio una
descrizione ci arriva da un famoso personaggio romano, Vitruvio
Pollione. Egli descrive il Tempio in base l’organizzazione della
pianta, degli spazi interni e alla presenza o meno della “peristasi”,
cioè il porticato che circonda l’edificio all’esterno. Per
Vitruvio anche il numero delle colonne del prònao completa la
denominazione del Tempio. Se esse sono quattro l’edificio è
definito tetrastilo, se sono sei invece esastilo e così via. Il
Partenone per esempio avendo otto colonne sul fronte e un unico
peristilio viene definito come tipologia periptero octàstilo.
Tra
i vari elementi che costituiscono il Tempio di cui alcuni ben
visibili perché esterni o per la loro particolare forma e dimensione
mentre altri un po' meno troviamo:
le
bellissime colonne allineate perfettamente all’interno o
all’esterno con i loro capitelli che a secondo del periodo
artistico possono cambiare per lo stile usato nei particolari e nelle
decorazioni (leggi articolo sugli Ordini architettonici). Il
Crepidòma era il basamento fatto con grandi gradini su cui
veniva eretto poi il Tempio. L'ultimo gradino di questo era chiamato
lo stilòbate che costituiva il vero basamento sul quale poi
poggiavano tutte le colonne. La capriata era una struttura
architettonica di materiale ligneo con forma triangolare che serviva
a sostenere il tetto. Poi abbiamo la trabeazione, un elemento
che corre lungo l’intero perimetro del Tempio e che è formata
dalla sovrapposizione di alcune fasce. queste sono l’architrave
che è l’elemento portante della struttura, il fregio che
viene messo sopra l’architrave ed è decorato di solito con
bellissimi motivi scultorei e poi la cornice, un elemento
sporgente sagomato che proteggeva il fregio e l'architrave. Molto
evidente guardando un Tempio greco è sicuramente il frontone
che ha quasi sempre una forma a triangolo con una funzione sia
strutturale che decorativa. Il frontone è composto dal timpano e
dalla cornice. Il timpano dove gli artisti collocavano delle
bellissime sculture a tutto tondo o con tecnica in altorilievo.
All’interno della costruzione del Tempio possiamo trovare alcuni
vani come il prònao, una piccola area che precedeva la
cella situata al centro che come già detto contiene la statua,
le offerte o altre reliquie del dio scelto per il Tempio e che poteva
essere accessibile soltanto a potenti Sacerdoti per i loro riti.
Troviamo ancora l’opistòdomo, una sorta di ambiente, di
portico nella parte posteriore. Altri elementi tipici del Tempio
greco sono la metopa, il triglifo o le tegole nella
parte superiore del tetto. Alcuni di questi elementi erano dipinte e
decorate e venivano inserite alternate tra esse.
Trovate altri articoli che parlano del Partenone o dell'arte greca su questo sito (vedere tra le pagine in alto opere d'arte o arte e storia).
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