Il
Discobolo di Mirone nella scultura della Grecia classica: dati e
caratteristiche di uno dei più famosi capolavori dell'arte e della
storia antica.
Il
Discobolo di Mirone è il titolo con cui subito gli amanti
dell'arte identificano una delle più importanti opere della scultura
realizzate nel cosiddetto periodo classico dell'antica Grecia.
E proprio grazie a stupendi capolavori che abbiamo la fortuna di
ammirare e che oggi sono diventati anche un simbolo per tutta l'arte
mondiale come sono le statue del Discobolo o quella del Doriforo per
la scultura, o come i grandiosi progetti realizzati per
l'architettura come sono le Acropoli di importanti città, i
bellissimi Teatri greci o ancora i famosi Templi sacri con le loro
perfette strutture, i loro elementi armoniosi, che l'antico popolo
dei Greci divenne una delle civiltà più importanti e
ammirate di tutta la storia, soprattutto per il livello raggiunto da
alcuni artisti che hanno influenzato e cambiato per sempre il
pensiero e il modo di fare arte. Sotto vediamo una immagine completa
del Discobolo di Mirone.
L'opera
del Discobolo o lanciatore del disco fu realizzata in origine intorno
all’anno 450-455 a. C. da Mirone. Questo artista era considerato
nel V secolo uno dei più grandi scultori bronzisti greci. Egli visse
e lavoro tra il 470 e il 440 a.C. durante il periodo
storico-artistico che gli esperti definiscono come la fine dello
Stile Severo e l’inizio dell’età Classica. Mirone si dedicò
soprattutto allo studio dell'anatomia e del movimento espresso dal
corpo umano che poi raffigurava nelle sue opere. Purtroppo
dell’originale in bronzo del Discobolo non si sa più niente e non
si hanno neanche delle testimonianze certe sulla sua originaria
collocazione ne sul motivo della sua committenza. Comunque per
fortuna la bellezza dell'opera con l'atleta sportivo ci è arrivata
attraverso alcune belle copie in marmo risalenti all’epoca romana.
Una di queste che a detta degli esperti è la più bella e
interessante è quella che viene chiamata la versione Lancellotti che
si può ammirare presso il Museo Nazionale Romano. La sua altezza è
di circa 124 centimetri, realizzata in marmo intorno al 450 a.C. La
statua rappresenta la bellezza e la forza ideale di un giovane atleta
greco, raffigurato con delle forme che mettono in risalto un fisico
perfetto e muscoloso da fare invidia per intenderci. L'atleta è
completamente nudo e si sta preparando a eseguire un esercizio
sportivo ben preciso. Questo momento è l’istante esatto in cui
l’uomo sta per lanciare il disco che tiene nella mano destra, da
qui deriva il nome dell’opera. Il disco è uno degli attrezzi
sportivi più antichi da lancio usati in una delle discipline durante
le Olimpiadi. L'uomo è raffigurato con un particolare movimento
naturale per il lancio, infatti vediamo il torso piegato in avanti e
in semi-rotazione verso destra esattamente come il movimento sportivo
viene richiesto a un vero lanciatore di disco. Il braccio destro
sollevato all’indietro e quello sinistro appoggiato al ginocchio
destro ci danno l’esatta posizione e il punto di massima carica e
tensione per eseguire il miglior lancio dell’attrezzo. Con questo
movimento il peso viene tutto caricato sulla gamba destra piegata che
appoggia su un piede stabile con la pianta completamente a terra,
mentre la gamba sinistra serve per dare il giusto equilibrio e
appoggia sulla sola punta del piede. Guardando l’opera percepiamo
esattamente il movimento del corpo negli istanti prima e in quelli
dopo, prevedendo ciò che accadrà.
Si
possono notare alcuni bellissimi dettagli come per esempio le vene e
specialmente tutti i muscoli di questo corpo perfetto che sono
contratti proprio per il movimento e lo sforzo che si sta eseguendo.
Questi però sembrano in pieno contrasto con l’idealizzazione del
volto sereno dell’atleta, assolutamente concentrato ma che non
manifesta nessuna tensione per l’azione eseguita guardando i
lineamenti del suo viso. Lo scultore greco con questa sua opera era
interessato soprattutto a far vedere una rappresentazione di un
particolare istante del movimento fisico dell’uomo. Questo tipo di
sculture rientrano in quel linguaggio che gli esperti definiscono
come la sospensione del movimento. Il Discobolo sembra
costruito in una sorta di due dimensioni, cioè sembra che il corpo
sia disposto su un unico piano e nella direzione del lancio. Mirone
realizzò quest'opera cercando in essa anche una costruzione più
lineare e geometrica delle forme, senza guardare troppo l’esattezza
della tridimensionalità o quello che rende in una visione laterale.
Come
spesso sentiamo dire la scultura greca ci ha insegnato davvero tanto
regalandoci opere uniche e straordinarie come questa. Quindi
facciamone grande tesoro.
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