lunedì 1 dicembre 2014

La cupola di Filippo Brunelleschi uno dei capolavori del Rinascimento

La cupola a Firenze realizzata dall'artista Filippo Brunelleschi.

Come ci indicano gli esperti uno dei capolavori dell'arte che viene considerato anche uno dei massimi simboli per quanto riguarda l'architettura del Rinascimento è la Cupola del Duomo di Santa Maria del Fiore nella città di Firenze che fu realizzata dal grande maestro Filippo Brunelleschi attraverso uno straordinario progetto e una tecnica di costruzione del tutto nuova e rivoluzionaria per quell'epoca. Vediamo questa straordinaria opera nell'immagine qui sotto in un particolare mentre più giù vediamo una piccola porzione dell'interno della cupola con la lanterna e le sue decorazioni artistiche.


La cupola del Brunelleschi a Firenze e elementi



I lavori di costruzione della Cupola per il Duomo furono iniziati dal Brunelleschi intorno l'anno 1419-20. Egli lavorò insieme ad alcuni ottimi collaboratori tra cui figurava anche un altro artista che divenne ben presto molto celebre, Lorenzo Ghiberti. I lavori per la cupola durarono molti anni arrivando sino all'anno 1436 quando il lavoro fu consegnato in tutto il suo splendore con una grande cerimonia e per essere consacrato. Sembra che il Brunelleschi ebbe l'idea dopo aver visto e studiato attentamente per anni vari reperti dell'antichità e dopo aver analizzato bene tutte le forme e gli elementi dell'architettura classica che venivano scoperti negli scavi archeologici, quindi compresi anche le celebri rovine della Roma antica. Tutto questo servì a portarlo poi al progetto e alla costruzione della sua celebre cupola di Firenze.





Pensiamo all'epoca che importanza abbia potuto avere per l'arte e per tutti i fiorentini questa cupola nella loro città. E che meraviglia nel vederla per la prima volta visto che è anche la più grande realizzata in muratura. La diagonale maggiore esterna è addirittura di circa 54 metri. Il celebre artista Leon Battista Alberti quando la vide in tutta la sua maestosità scrisse che con l'ombra della cupola si poteva addirittura coprire tutto il popolo di Firenze. Che forza che ha quest'opera e che arte sublime c'è voluta per crearla. Per la sua enormità era impossibile per il Brunelleschi usare il metodo tradizionale mediante l'uso delle centine per reggere tutta la struttura durante la fase di costruzione. Le centine sono delle impalcature da realizzare in legno e sono molto costose. Questi sono una sorta di struttura, come se fosse uno scheletro sul quale poi deve essere adagiata la cupola man mano che cresce nei giorni e viene costruita. Queste centine poi alla fine del lavoro di solito vengono tutte smontate e tolte. Ed è proprio per questo motivo oltre che per tanti altri piccoli e grandi segreti dell'architettura del Brunelleschi che deriva il grande fascino e la magia che ci tramanda questo straordinario capolavoro. La tecnica rivoluzionaria per il progetto di Brunelleschi è davvero unica. Se pensiamo che a dire degli esperti dell'epoca era quasi impossibile da poter attuare, ma sappiamo che l'opera è lì e chiunque la può ammirare anche oggi. Brunelleschi riuscì a lavorare alla sua cupola con una tecnica tale capace di auto-sostenersi da sola in ogni momento e in ogni fase della costruzione. Elenchiamo ora alcune delle caratteristiche principali e le parti che compongono questo capolavoro dell'architettura del Quattrocento. Questa costruzione è del tipo a doppia calotta. Tra queste due calotte si sviluppa uno spazio capace di far giungere le persone sino alla lanterna in alto. Guardando la cupola notiamo subito che è realizzata con numerosi mattoni che gli danno anche il caratteristico colore. Questi mattoni sono un materiale che viene disposto secondo la tecnica chiamata a “spina di pesce” che già gli antichi romani conoscevano bene. Abbiamo poi la lanterna che è la parte conclusiva più alta della cupola. Essa è di forma cilindrica e serve a illuminare l'interno. Vediamo anche i famosi costoloni di colore bianco. Essi formano la struttura portante della cupola e vanno a finire nella lanterna. La cupola è una volta del tipo a sesto acuto e non a emi-sfera. Questo perché potesse sostenersi in modo autonomo durante la lunga fase della costruzione. Cosa aggiungere di altro su questo stupendo gioiello del nostro Rinascimento italiano che ci porta gioia e orgoglio oltre che andarlo a visitare per rendersi conto della sua reale bellezza?

Voi sulla cupola del Brunelleschi che impressioni avete avuto nel vederla.


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