martedì 7 ottobre 2014

Arte: lo sfondo e le figure ai nostri occhi e nella pittura

Lo sfondo e le figure nella composizione di un opera e nella nostra mente.

Visitando un Museo o una delle tante interessanti Gallerie di arte come quelle che troviamo sparse nella nostra bella Italia forse vi è capitato pure a voi mentre guardate un opera, un particolare dipinto di rimanere diciamo un po' confusi perché magari non si riesce bene a mettere a fuoco qualche importante dettaglio come una forma, una figura o lo sfondo lasciandoci così spiazzati per l'intera opera. Questo può accadere per una errata interpretazione dei dati che riceviamo. Nell'immagine qui sotto facciamo fatica a capire quale sia lo sfondo e quale la figura principale visto che la mente ci indica una volta i due visi e una volta il vaso.




Con parole facili vi dico infatti che quando osserviamo un dipinto la nostra mente si attiva all'istante per darci delle risposte e delle sensazioni appropriate. Lavorando come se fosse un computer il cervello inizia una fase di calcolo, cercando di elaborare e di decifrare una immensa mole di dati e di stimoli che arrivano in modo disordinato attraverso l'uso dei nostri sensi. Guardando il dipinto avremo soprattutto dei dati visivi che vengono trasmessi al cervello grazie ai nostri occhi che captano tutto quello che abbiamo davanti a noi. Ecco che il cervello inizia a ordinare questi dati, li seleziona in modo che noi alla fine possiamo capire e valutare effettivamente cosa stiamo osservando. Riusciamo a riconoscere di volta in volta nuovi dati dell'opera, sempre più importanti come la tecnica, i colori, il supporto, lo stile, le forme usate dall'artista, le figure o quale caratteristica presenta lo sfondo. Tutto questo avviene grazie alla nostra mente che confronta in tempo reale quello che stiamo guardando con quelli contenuti nell'enorme archivio del nostro cervello che sono registrati nel corso degli anni e che ricordiamo perché abbiamo la memoria. Sarà importante capire anche l'intera composizione dell'opera, se le sue forme o le figure sono isolate tra di loro oppure no, se queste sono separate dal resto della composizione o no, se stiamo percependo un normale sfondo oppure no. Alla fine tramite ciò riusciamo ad apprezzare meglio e a dare il giusto valore artistico a un dipinto rispetto a un altro.




Un facile esempio per far capire cosa siano lo sfondo e la figura ai nostri occhi è quello di fissare con lo sguardo una persona che abbiamo esattamente di fronte a noi. Vediamo che la persona si presenterà ben chiara e riconoscibile assumendo in questo modo visivo il ruolo di figura. Invece l’ambiente circostante attorno alla persona ci apparirà ai nostri occhi in modo sfocato e indefinito, quindi assumerà il ruolo di sfondo. Però se noi osservatori spostiamo leggermente l’attenzione sull’ambiente circostante sarà ora la persona ad apparirci vaga e indistinta.

Nel campo artistico il rapporto tra la figura e lo sfondo è tenuto molto in considerazione dagli artisti quando progettano le loro opere. Gli esperti e i critici di arte studiando la composizione di un quadro, analizzando bene il rapporto che gli artisti hanno voluto dare a figure e sfondo nei loro lavori riescono spesso a capire il messaggio dell'opera e se sono davanti a un grande capolavoro fatto da un artista geniale.

I tre tipi di rapporto più usati tra figure e sfondo in un dipinto.

Guardando le tante opere della pittura possiamo arrivare a dire che si trovano nella maggioranza dei casi tre differenti casi di rapporto tra figura e sfondo. Vediamo quali sono.


Edouard Manet opera Il piffero del reggimento



La figura prevale sullo sfondo. Questa è la modalità più frequente che viene usata dagli artisti quando progettano un opera poiché stabilisce con grande chiarezza il ruolo dei vari elementi che compongono il quadro. In questo modo l'artista stabilisce con precisione anche il loro significato espressivo agli occhi degli osservatori. In questi quadri vediamo il soggetto principale (figura) che si staglia sullo sfondo grazie a varie tecniche e strategie come un contorno ben delimitato, un colore acceso o in contrasto oppure una maggiore luminosità rispetto a tutto il resto. Vediamo un esempio di questo tipo qui sopra nel quadro di Edouard Manet intitolato Il piffero di Reggimento del 1866. Qui notiamo subito la figura principale del giovane pifferaio e i nostri occhi ci portano a seguire la sua figura ben delineata e dai colori accesi e contrastanti.


Gustav Klimt opera L'attesa



La figura non prevale chiaramente sullo sfondo. Questo è il caso di una immagine in cui lo sfondo comprende elementi diversi che possono essere più o meno significativi, i quali modificano il rapporto tra la figura principale e il contesto in cui si colloca. In questo modo la figura diviene un particolare tra gli altri presenti nel quadro assumendo un valore decorativo. Vediamo un esempio sopra nel celebre quadro di Gustav Klimt dal titolo l’Attesa realizzato intorno al 1905–1909. In questo quadro i nostri occhi fanno una certa fatica a distinguere la figura principale rispetto allo sfondo.


Francis Picabia opera



La figura e lo sfondo risultano “instabili”. Questo tipo di composizione è molto meno frequente nell’arte. La notiamo quando per esempio ammiriamo un opera come quella qui sopra di Francis Picabia. Di fronte a questo quadro la nostra percezione non riesce facilmente a determinare quale sia il soggetto principale e quale sia lo sfondo perché il nostro sistema percettivo, ricevendo simultaneamente vari stimoli distinti è costretto a scegliere e “leggere” in continua alternanza ora uno stimolo e ora l’altro senza riuscire a trovare un punto fermo.


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