domenica 18 maggio 2014

L'architettura nel Quattrocento (400) tra storia e idee dei maggiori architetti italiani

Arte, storia e idee di architettura durante il secolo Quattrocento.
Durante tutti gli anni del Quattrocento avvengono nell'Europa e quindi anche nella nostra Italia degli eventi e delle scoperte importanti grazie alle conoscenze e al genio di alcuni uomini straordinari che oggi noi celebriamo e ammiriamo perché sono entrati di diritto nella leggenda e nella storia. Sono fatti e eventi così importanti per la storia dell'uomo che gli esperti giustamente definiranno il secolo Quattrocento come uno dei secoli d'oro per i tanti cambiamenti positivi portati sia nella società che nella cultura, dopo che si è usciti da quell'oscuro periodo che erano stati gli anni del Medioevo. Sul territorio dell'Italia questi anni per quanto riguarda il campo della cultura coincidono con quel meraviglioso periodo di rinascita per l'arte che indichiamo col nome di Rinascimento italiano.

Città ideale di anonimo del 400


In questi decenni assistiamo a una grande innovazione dell'arte in tutte le sue forme. Questo avviene anche grazie all'aiuto di alcuni potenti nobili italiani che capiscono che le loro Corti e le loro Signorie composte da vasti possedimenti italiani governati da nobili Famiglie possono accrescere la loro forza e il loro nome invitando e proteggendo presso di loro i più celebri artisti e letterati dell'epoca. In questo modo vedremo che le residenze italiane dei grandi nobili come i Medici a Firenze, gli Sforza a Milano o i Gonzaga a Mantova diventeranno un punto importante e centrale dove si parla di arte. In questo modo gli artisti lavorando in piena libertà e non avendo freni per il loro grande talento riusciranno a dare il meglio di se realizzando quelle che oggi sono considerate come degli straordinari capolavori dell'arte. Anche per quanto riguarda l'architettura in Italia durante gli anni del Quattrocento avrà molti cambiamenti e novità. Alcuni architetti cercano di uscire dalle vecchie idee del recente passato cambiando le regole e lo stile usato sino ad allora che era quello Gotico. Facendo questo i nuovi architetti cercano di allontanarsi da quell'idea di verticalità esagerata e accentuata che era la caratteristica principale portata in passato, per pensare e passare a qualcosa di nuovo che abbia un perfetto equilibrio tra le varie parti e gli elementi che compongono la nuova costruzione.
Architettura: Le città ideali del Rinascimento.



Vengono intensificati gli studi su nuove tecniche e su nuovi materiali da parte dei più importanti architetti dell'epoca che sognano di realizzare il capolavoro della loro vita. Si progettano e si pianificano anche nuovi interventi sulle città che già esistono per sviluppare e celebrare meglio la forza e il potere delle Signorie oltre che in qualche caso di progettarne di nuove. Durante il Rinascimento le idee degli architetti vanno verso la direzione di aprire delle vie molto più ampie in città vecchie e che potessero avere anche un corso più lineare e regolare. Inoltre vengono pensate delle belle Piazze con forme più regolari che potessero anche allinearsi con i futuri Palazzi rinascimentali che dovranno essere costruiti. Qui sopra vediamo con una visuale ad angolo il famoso Palazzo Strozzi di Firenze.
Si iniziò a pensare così a fare progetti su come poteva essere vista una possibile città ideale. Una città che doveva riflettere appieno tutti i principi e le idee del Rinascimento. Doveva essere innanzi tutto oltre che bella una città in piena armonia e molto ordinata anche visivamente. La città poi doveva essere funzionale e soprattutto utile alla società che la abitava e la viveva. Nacquero in questo modo alcuni ottimi progetti, dei disegni e delle opere da parte di tanti artisti dell'epoca che illustravano le porzioni o le piante di città ideali dalle forme regolari a stella, quadrate o magari circolare. In alto vediamo nell'immagine una delle più celebri opere dipinte a olio su tela di Scuola italiana che ritrae una parte di una possibile città ideale di fine secolo Quattrocento. In Toscana si trova una stupenda cittadina costruita secondo queste particolari e nuove idee architettoniche del Rinascimento. Il suo nome è Pienza nella provincia Senese che venne commissionata all'architetto Bernardo Rossellini da Papa Pio II Piccolomini intorno all'anno 1459 come nuovo centro religioso e di rappresentanza.
I più importanti architetti italiani del Quattrocento.
In Italia e più precisamente nella stupenda città di Firenze ove ebbe inizio il Rinascimento italiano colui che diede inizio a questa importante fase di cambiamento per l'architettura è sicuramente l'artista Filippo Brunelleschi (1377-1446). Questo grande architetto viene considerato dagli storici dell'arte come uno degli iniziatori del Rinascimento italiano per quanto riguarda il campo dell'architettura, così come avviene per Masaccio nella pittura e per Donatello per la scultura. Filippo Brunelleschi ha la fortuna di avviare i suoi studi e i suoi progetti proprio nella sua stupenda città natale di Firenze. Questa è una città artisticamente ricca che in quel periodo è anche considerata come il centro del sapere e dell'arte, e sta attraversando una straordinaria fase di crescita e di ampliamento con tanti nuovi progetti di costruzioni architettoniche.


Attraverso importanti commissioni per nuovi cantieri che vengono date dal comune o dai ricchi signori che li finanziano, l'architetto Brunelleschi riesce a dare con il suo talento e la sua opera un volto più estetico e moderno a Firenze. L'artista con il nuovo linguaggio rinascimentale che fa vedere nei suoi lavori riesce in poco tempo a diventare celebre e a essere imitato da altri artisti anche fuori dai confini, in altre importanti Signorie come per esempio quella di Urbino, quella di Mantova o di Milano. Qui sotto vediamo una immagine relativa a uno dei massimi capolavori rinascimentali, la bellissima Cupola realizzata da Filippo Brunelleschi per la Chiesa di Santa Maria del Fiore nella città di Firenze.



Tra gli artisti un ottimo architetto che seguì le orme del Rinascimento è stato Luciano Laurana (1420-1479 circa) che realizzò alcuni importanti lavori nella città di Urbino. Un altro grande architetto del Rinascimento è anche Leon Battista Alberti (1404-1472). Alberti tra l'altro fu anche un grande teorico della materia architettura scrivendo molto e mettendo nei suoi trattati come quello famoso del “De re aedificatoria” le nuove idee e le caratteristiche dell'architettura di quel periodo. In questo ricco trattato si trovano espresse le tre norme principali sull'architettura rinascimentale.
Queste sono brevemente: ogni edificio deve mostrare la funzione cui è destinato. Ogni edificio deve dare o suggerire l'idea di una monumentalità, attraverso il riferimento di forme classiche. La bellezza dell'edificio deve derivare dall'armonia di tutte le parti e gli elementi che lo compongono.
Tutto questo servì a sviluppare precisi criteri per la costruzione nelle generazioni future rinascimentali. Si ritorna a utilizzare nell'architettura degli elementi e delle forme classiche come colonne, archi e trabeazioni. Inoltre a differenza del periodo passato del Medioevo in cui le varie maestranze e gli operai riuscivano ad avere molta libertà di azione e anche di scelta nel lavoro e nei materiali per la costruzione, nel Rinascimento gli architetti erano coloro che avevano la massima responsabilità sia del progetto che anche sul lavoro, in tutte le sue fasi di costruzione e quindi con tutte le conseguenze del caso nel bene e nel male. L'architetto rinascimentale così come l'artista pittore o scultore per le proprie opere prendeva coscienza che se riusciva a realizzare un grande capolavoro era colui che veniva osannato e celebrato con tutti gli onori, ma poteva anche andar male e quindi avere la carriera distrutta.


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