domenica 9 febbraio 2014

Il Tempio greco e i suoi elementi: un simbolo di armonia per l'architettura

Il Tempio greco e le sue caratteristiche principali: l'architettura e l'arte nell'antica Grecia.
Oggi parliamo in modo semplice del Tempio sacro, cioè di quell'Edificio progettato e fatto erigere nelle città greche in specifiche aree che venivano chiamate Acropoli, queste di solito erano nella parte alta della città e veniva usata dai fedeli per scopi religiosi e di culto verso gli dei. Sin da subito gli esperti dell'arte hanno considerato i Templi della Grecia come degli straordinari capolavori dell'architettura. Sotto l'immagine del Tempio Partenone.



Attraverso gli studi e le ricerche eseguite sui resti e le rovine che sono state scoperte a seguito di importanti scavi archeologici possiamo oggi in qualche modo intuire l'altissimo livello raggiunto nella costruzione dei Templi dagli architetti di allora e quanto sia stato importante ogni singolo dettaglio per avere un progetto perfetto di tali grandiose opere erette nelle città e sui territori più importanti della Grecia antica.
I Templi però non venivano visti dai cittadini soltanto come delle semplici costruzioni in cui svolgere le normali funzioni religiose ma erano considerati dei veri e propri Edifici simbolo per il popolo greco. Alcuni dei Templi dedicati ai mitici dei greci infatti sono diventati uno straordinario esempio da imitare. Si ammirano per la loro bellezza, la loro perfetta armonia o la proporzione dell’intera architettura che abilissimi artisti erano riusciti a realizzare dopo studi e tante ricerche, portando con essi l’arte e l’architettura Greca a livelli altissimi, spesso mai raggiunti, capace di entusiasmare e meravigliare qualunque ingegnere e architetto nei tempi che seguirono e sino ai nostri giorni.
Quante volte abbiamo sentito parlare nelle scuole dei meravigliosi Templi Greci come di bellissimi capolavori dell'arte. Uno dei più importanti e famosi è il Partenone edificato tra il 447 e il 438 a.C. nell’antica Acropoli di Atene in Grecia. Altri bellissimi Templi greci sono più vicino a noi perché li troviamo nella splendida Valle dei Templi presso la città di Agrigento in Sicilia.
Tipi di pianta ed elementi del Tempio greco.
Il tempio greco a differenza di altri Edifici come per esempio i faraonici Palazzi dell’antica civiltà degli Egizi o quelli della Mesopotamia spesso davvero monumentali, è in genere di dimensioni più piccolo e il suo progetto presenta delle innovative idee architettoniche che tengono conto di tutte le necessità e di quello che si era sviluppato sino ad allora per l’arte che sappiamo in quell’epoca si evolveva e si migliorava sempre tra gli artisti greci, spesso per motivi di vanto o di concorrenza tra le grandi città sparse sul territorio. In base al periodo o all'età storica (età arcaica, età classica, Ellenismo) e all'area in cui furono costruiti possiamo trovare diverse tipologie della pianta del Tempio greco che vanno dai più semplici sino ad arrivare a quelli più grandiosi e belli che furono definiti per gli ordini architettonici usati negli elementi Tempio Dorico e Tempio Ionico. Per esempio il celebre Partenone, il Tempio dedicato alla dea Atena costruito tra il 447 e il 438 a.C. Fu costruito durante l'età Classica in stile Dorico e con degli elementi Ionici.
Tipi di piante per i Templi greci.



Tempio a Oikos: corrisponde alla casa (oikos) del dio ed è costituito da un ambiente rettangolare dove si accedeva dal lato più corto.
Tempio in antis: un tempio in cui venivano prolungati i due lati maggiori e vengono inserite due colonne nell'ingresso tra le ante che servivano a reggere la trabeazione.
Tempio prostilo e anfiprostilo: tempio con una fila di colonne davanti all'ingresso (prostilo). Se le colonne erano anche sul retro era chiamato anfiprostilo.
Tempio perittero e dittero: tempio con una fila di colonne lungo tutto il perimetro (perittero), che forma un porticato detto peristasi. Se questo corridoio fatto da colonne detto anche deambulatorio era doppio il tempio era dittero.
Queste nuove concezioni dell’architettura greca porteranno nella costruzione dei Templi alcune caratteristiche che saranno ritenute fondamentali per un migliore risultato finale.

Sezione di un Tempio della Grecia


Le caratteristiche principali del Tempio greco sono un perfetto equilibrio unito a una proporzione e una armonia tra tutti gli elementi che compongono l'intera architettura. Ogni fedele che frequenta il Tempio per seguire i riti sacri o semplicemente lo osserva si rende conto come sia ben definito nelle sue misure e nelle proporzioni. Vi è uno studio matematico e geometrico quasi maniacale nei rapporti tra le linee orizzontali date dagli architravi o dai basamenti e quelle verticali delle bellissime colonne. E ancora tra gli spazi vuoti e quelli pieni con le sue perfette e precise colonne lungo il perimetro o la cella all’interno. Questa era il locale più sacro ove si custodivano le offerte dei fedeli e una grande statua del dio a cui il Tempio era dedicato. La cella di solito era accessibile soltanto al sovrano, il quale era anche un sacerdote e ad altri sacerdoti che officiavano i grandiosi riti religiosi. Prima di iniziare la costruzione del Tempio gli architetti greci progettavano tutto sin nei minimi dettagli, definendo le esatte misure della pianta e le proporzioni secondo dei rigorosi rapporti geometrici e matematici. Si doveva stabilire quale doveva essere l’unità di misura base, definita anche “modulo”. Di solito questa misura veniva presa dal raggio della colonna alla base, altre volte invece l’unità di misura base veniva data dall’altezza del gradino dello stilobate. Da questa misura base poi si determinavano tutte le altre attraverso delle operazioni matematiche che riguardavano i multipli, i sottomultipli o le frazioni dell’unità base per avere alla fine un rapporto perfetto tra tutti gli elementi che componevano il Tempio. I cittadini assistevano ai vari riti religiosi stando spesso al di fuori di esso e osservando il paesaggio che si intravede attraverso gli spazi delle colonne decorate. Queste e la cella del dio greco interna vengono irradiate da una luce naturale che cambia nelle diverse ore diurne dando bellissimi effetti, mentre la sera il Tempio era illuminato da torce e dal fuoco degli altari sacri. Il Tempio era definito anche un edificio aperto all’ambiente per la mancanza di particolari muri o pareti esterne. Sotto vediamo un immagine con alcuni elementi visibili in un Tempio. In base alle dimensioni, alle forme, al numero delle colonne, a come queste vengono disposte o alla pianta utilizzata che può essere rettangolare o circolare abbiamo alla fine diverse tipologie di Tempio greco individuate già nell’antichità. Per esempio una descrizione ci arriva da un famoso personaggio romano, Vitruvio Pollione. Egli descrive il Tempio in base l’organizzazione della pianta, degli spazi interni e alla presenza o meno della “peristasi”, cioè il porticato che circonda l’edificio all’esterno. Per Vitruvio anche il numero delle colonne del prònao completa la denominazione del Tempio. Se esse sono quattro l’edificio è definito tetrastilo, se sono sei invece esastilo e così via. Il Partenone per esempio avendo otto colonne sul fronte e un unico peristilio viene definito come tipologia periptero octàstilo.


Tra i vari elementi che costituiscono il Tempio di cui alcuni ben visibili perché esterni o per la loro particolare forma e dimensione mentre altri un po' meno troviamo:



le bellissime colonne allineate perfettamente all’interno o all’esterno con i loro capitelli che a secondo del periodo artistico possono cambiare per lo stile usato nei particolari e nelle decorazioni (leggi articolo sugli Ordini architettonici). Il Crepidòma era il basamento fatto con grandi gradini su cui veniva eretto poi il Tempio. L'ultimo gradino di questo era chiamato lo stilòbate che costituiva il vero basamento sul quale poi poggiavano tutte le colonne. La capriata era una struttura architettonica di materiale ligneo con forma triangolare che serviva a sostenere il tetto. Poi abbiamo la trabeazione, un elemento che corre lungo l’intero perimetro del Tempio e che è formata dalla sovrapposizione di alcune fasce. queste sono l’architrave che è l’elemento portante della struttura, il fregio che viene messo sopra l’architrave ed è decorato di solito con bellissimi motivi scultorei e poi la cornice, un elemento sporgente sagomato che proteggeva il fregio e l'architrave. Molto evidente guardando un Tempio greco è sicuramente il frontone che ha quasi sempre una forma a triangolo con una funzione sia strutturale che decorativa. Il frontone è composto dal timpano e dalla cornice. Il timpano dove gli artisti collocavano delle bellissime sculture a tutto tondo o con tecnica in altorilievo. All’interno della costruzione del Tempio possiamo trovare alcuni vani come il prònao, una piccola area che precedeva la cella situata al centro che come già detto contiene la statua, le offerte o altre reliquie del dio scelto per il Tempio e che poteva essere accessibile soltanto a potenti Sacerdoti per i loro riti. Troviamo ancora l’opistòdomo, una sorta di ambiente, di portico nella parte posteriore. Altri elementi tipici del Tempio greco sono la metopa, il triglifo o le tegole nella parte superiore del tetto. Alcuni di questi elementi erano dipinte e decorate e venivano inserite alternate tra esse.
Trovate altri articoli che parlano del Partenone o dell'arte greca su questo sito (vedere tra le pagine in alto opere d'arte o arte e storia).

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