martedì 14 febbraio 2012

Forme uniche della continuità nello spazio dell'artista Umberto Boccioni – una celebre opera del Novecento


La celebre opera conosciuta col lungo nome di Forme uniche della continuità nello spazio è stata realizzata da uno dei più celebri artisti del Futurismo, Umberto Boccioni nel 1913. Essa è una scultura del tipo a tutto tondo realizzata in bronzo, ed ha le dimensioni di 126,4 per 89 per 40,6 centimetri circa. La sua collocazione è presso la Galleria d'Arte Contemporanea di Milano, dove è possibile ammirarla in tutta la sua bellezza e forza espressiva.



Il grande artista e scultore Umberto Boccioni è stato uno dei maggiori rappresentanti del Futurismo, un movimento artistico italiano d'avanguardia, che si è sviluppato nei primi decenni del Novecento e di cui Boccioni partecipò attivamente anche come importante teorico. Questo Movimento, si ispira soprattutto alla realtà delle città industriali e al mito della velocità e del dinamismo, esaltandone tutti i valori e anche i vari difetti.

L'artista Boccioni è riuscito a tradurre questo mito in forme pittoriche e scultoree, insieme al concetto del dinamismo e della vitalità. Tutto questo attraverso un lavoro e un utilizzo particolare di alcuni elementi specifici del linguaggio visivo, come linee e forme.

L'opera di Boccioni Forme uniche della continuità nello spazio.

In questa scultura possiamo intravedere raffigurata una figura umana che avanza con un passo deciso. Vediamo che le forme anatomiche non sono rappresentate in modo realistico, ma sono rielaborate e forse potremmo dire reinterpretate, in modo schematico. I vari particolari del volto e del corpo infatti non sono chiaramente riconoscibili, se non dopo una attenta osservazione.

Boccioni ha costruito questa figura umana basandosi su un utilizzo di linee prevalentemente curve non chiuse ma che si prolungano nello spazio attorno. La schematizzazione delle forme insieme a questo uso particolare della linea, ha contribuito a definire questa immagine che sembra quasi deformata, ma è proprio questa deformazione a suggerire l'idea del movimento e del ritmo dell'incedere dell'uomo, un passo dopo l'altro. Osservandola, sembra quasi cogliere il ritmo di questo passo deciso e veloce, che si trasformerà forse in una corsa veloce, con quelle masse muscolari messe in evidenza, che sottolineano l'effetto di dinamicità e movimento del corpo. Il volume costituisce l'aspetto tridimensionale dell'opera. Esso è dunque l'elemento reale che ci fa percepire la figura immersa nello spazio. Anche il volume è stato usato sapientemente dall'artista Boccioni per suggerire l'idea del dinamismo. L'effetto plastico si coglie se ci muoviamo girando intorno all'opera. I volumi sono collegati allo spazio e nello spazio con armonia e questo si può notare osservando l'opera da più punti di vista. Il rapporto tra il volume e lo spazio che si può cogliere nell'opera di Boccioni si pone in termini dinamici molto accentuati. infatti sembra che i volumi cercano di proiettarsi verso lo spazio esterno, mentre quest'ultimo sembra penetrare al loro interno. Si riesce quasi a vedere e a percepire il naturale movimento di questo uomo che va con il suo passo dinamico e spedito.

La luce scivolando sui volumi modellati sapientemente, genera delle ombre proprie ben delineate. La perfetta lucentezza ricca di contrasti del materiale bronzeo, riesce ad esprimere tensione, scatto, forza e accentua meglio di altri materiali per sculture, il dinamismo e la tensione vitale.

Nel pieno rispetto della teoria del Futurismo secondo la quale tutto si muove e nulla è fermo, Boccioni è giunto ad uno dei massimi risultati della sua scultura, riproducendo il dinamismo non attraverso l'immagine di una veloce automobile o di un aereo, ma attraverso il movimento di un uomo, che diviene il punto centrale di tutto. Ma non il movimento che si coglie in un istante, ma la somma delle diverse fasi del movimento stesso, che sono state riassunte in un unica forma nello spazio. E come se vedessimo insieme tutti i frame di un breve video di un uomo che cammina.

Un opera straordinaria che rende merito a questo nostro grande artista.

1 commento:

Kigei ha detto...

Salve e complimenti per l'articolo da un semplice appassionato di arte.